Almanacco liturgico Il Santo del giorno Il Vangelo di oggi Agenda dell'Arcivescovo

Il Coordinamento Diocesano Associazioni, Movimenti e Gruppi fa riferimento al Settore per la Cultura, la Carità, la Missione e l’Azione sociale ed è presieduto dal Vicario del settore. In alcune occasioni la presidenza è assunta direttamente dall’Arcivescovo.

Esso è attuazione di quanto previsto dalla cost. 395 del Sinodo diocesano 47°:
§ 1. La diversità delle aggregazioni laicali presenti in Diocesi, che arricchisce la vita della Chiesa ambrosiana, rende necessaria un’azione convergente e unitaria delle aggregazioni stesse, perché si mettano sempre più a servizio delle comunità, se ne sentano parte viva e ricerchino in ogni modo l’unità, anche pastorale, con la Chiesa particolare e con le parrocchie.
§ 2. In particolare, a tale scopo e secondo lo spirito e la lettera del can. 394 del Codice di diritto canonico, la Diocesi ha promosso e intende continuare a promuovere e valorizzare uno specifico strumento denominato Coordinamento tra associazioni, gruppi e movimenti. Esso prosegua la sua opera preziosa, finalizzata a favorire uno spirito di fraternità fra le diverse aggregazioni laicali nell’accoglienza del volto proprio di ciascuna, ad accrescere lo slancio apostolico e a individuare le forme più adeguate per una concreta collaborazione a tutti i livelli, a partire da quello parrocchiale, sotto l’autorità dell’Arcivescovo e in piena sintonia con il cammino della Diocesi.
§ 3. L’Azione Cattolica, secondo la sua particolare ministerialità, svolge il compito di segreteria di questo coordinamento, attuando anche così il servizio, a cui è chiamata, per la crescita della comunione tra le diverse aggregazioni che vi partecipano”.

Possono far parte del Coordinamento, a giudizio dell’Arcivescovo, le Associazioni, i Movimenti e i Gruppi, pienamente conformi ai criteri di ecclesialità (cf Esortazione apostolica postsinodale Christifideles laici, 30 dicembre 1988, n. 30), che abbiano in Diocesi una presenza significativa per numero di aderenti o tradizione e che siano impegnati a condividerne il piano pastorale e i programmi annuali.

Il Coordinamento potrà dotarsi di un proprio Regolamento, approvato dall’Arcivescovo.