Almanacco liturgico Il Santo del giorno Il Vangelo di oggi Agenda dell'Arcivescovo

Il Coordinamento delle Unioni Professionali è così regolamentato:

Scopo del Coordinamento, alla luce delle indicazioni del Sinodo diocesano 47°, è quello di:

a) favorire la missionarietà delle singole Unioni Professionali, centrata sulla testimonianza cristiana nell’esercizio della professione e l’approfondimento culturale alla luce del Vangelo, e promuovere e coordinare il loro servizio ai diversi livelli della vita diocesana (parrocchie, decanati, zone pastorali, Diocesi), in un corretto rapporto con le altre realtà pastorali e, in particolare, con le Consulte degli Organismi diocesani più direttamente riguardanti l’ambito delle diverse professioni.

b) favorire e sostenere l’attuazione, da parte di ogni Unione Professionale, di una formazione spirituale, culturale, sociale e politica degli aderenti, che sia adeguata alla odierna condizione storica;

c) essere luogo di discernimento, alla luce del Vangelo, di situazioni e problemi emergenti nella società e nei diversi ambiti di interesse delle varie Unioni Professionali, anche in vista dell’elaborazione di proposte circa programmi, iniziative interdisciplinari, interventi, prese di posizione rivolti ai membri delle diverse Unioni, alla comunità ecclesiale nelle sue varie articolazioni, alla stessa società;

d) presentare all’Arcivescovo e agli organismi diocesani (Organismi di Curia, Consiglio Pastorale Diocesano, ecc.) suggerimenti e indicazioni negli ambiti di propria competenza, anche su richiesta degli stessi Organismi;

e) offrire ai responsabili delle singole Unioni Professionali Cattoliche esistenti in Diocesi, nel rispetto dell’autonomia e specificità delle stesse:
occasioni di approfondimento del ruolo delle Unioni Professionali nell’ambito del piano pastorale diocesano;
un luogo di riferimento per l’individuazione di cammini riguardanti gli aspetti della crescita cristiana comuni a tutte le Unioni Professionali;
un luogo di confronto e di coordinamento per un’animazione missionaria all’interno della pastorale d’ambiente e del territorio, da realizzare anche mediante opportune e corrette collaborazioni con le realtà pastorali e    con le istituzioni della società;
periodiche occasioni di incontro per un proficuo scambio di esperienze, informazioni e indicazioni in merito alle attività delle Unioni Professionali;

f) individuare le modalità più opportune per coinvolgere i movimenti ecclesiali nei diversi ambienti professionali, favorendone la comunione ecclesiale in prospettiva missionaria, di testimonianza cristiana e di evangelizzazione della cultura;

g) studiare forme di convocazione diocesana e di accompagnamento di tutte quelle nuove figure professionali e di lavori professionalizzati, con particolare riferimento a quelle sorte con i nuovi e diversificati percorsi di formazione universitaria (nuove lauree e lauree brevi).

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