Categoria: Vivere la Chiesa
Itinerari di fede nel mondo
- GRECIA Viaggio nella Grecia classica e cristiana ISRAELE Gerusalemme, Shalom! GERMANIA Alle sorgenti del Danubio Dresda I mercatini di Natale Viaggio nel nord-ovest della Germania LE BELLEZZE DELLA WESTFALIA GERMANIA Seiffen (Sassonia) il paese dei balocchi
Eremita e battezzatore
Fuggito dalla persecuzione della donna indemoniata, Marino trovò riparo alla Baldasserona, in una grotta detta oggi Sacello del Santo. Per un anno Marino ebbe per letto la ghiaia della fredda terra, con una pietra per guanciale; visse tra le belve in solitudine; pregò incessantemente, lavorando a un suo orto da cui prendeva cibo solo a sera e bevendo poca acqua che sgorgava dalla rupe.Vestito di poco panno, forte della sua innocenza e sopportando il gelo, combatté con la preghiera le immagini di belve mostruose suscitate dal diavolo e perseverò confidando solo nel Signore.
La storia
Secondo un'antica tradizione, Marino approdò a Rimini nel 257, insieme all'amico Leo, dall'isola di Arbe in Dalmazia per sbozzare la pietra nei pressi del porto. Qui diffondeva il Vangelo tra i suoi compagni, per i quali scavò un pozzo, ancora visibile nel chiostro della Chiesa dei Santi Marino e Bartolomeo. Mossa dal diavolo, una donna giunse dalla Dalmazia e, affermando di essere moglie di Marino, lo accusò di averla abbandonata. Saputo ciò, Marino si allontanò da Rimini e si rifugiò in una grotta sulle pendici del Monte Titano, nel luogo detto Baldasserona. Qui visse da eremita.Alcuni pastori lo videro, parlarono di lui e la donna poté trovarlo. Marino si rifugiò dentro la grotta: dopo: dopo sei giorni di preghiera la donna rinsavì e ritornò a Rimini dove, dopo aver confessato la sua colpa, morì. Marino allora, volendo vivere in solitudine e preghiera portò sulla sommità del monte dove costruì una piccola chiesa.Verissimo figlio di una matrona riminese, proprietaria di molte terre e del monte Titano, salì a provocarlo, ma fu punito con mutismo e paralisi. Portato a, la madre Felicissima comprese l'accaduto e corse dal santo promettendogli qualunque cosa egli volesse. Marino chiese solo la loro conversione e la terra bastante alla sua sepoltura; poi risanò Verissimo e battezzò tutti i suoi famigliari. Felicissima allora gli donò tutto il monte.Marino lasciò la sua cella sul Titano solo quando Gaudenzio, vescovo di Rimini, lo chiamò a sé insieme a Leo, avendo conosciuta la loro fama. Leo, ordinato sacerdote, si recò nel paese che da lui prese poi il nome e così fece Marino che umilmente volle restare diacono. Alla sua morte, nel 301, lasciò la terra avuta in dono alla comunità che gli si era radunata intorno.
Gite ed escursioni
Santa Caterina Valfurva (So)
Capo di Ponte: San Siro e san Salvatore
Il piccolo borgo di Cemmo, infatti, si stende più in là, oggi come un tempo, quasi timoroso di turbare la quiete della plebana.Delle sue origini poco si sa. Una leggenda la vuole fondata da Carlo Magno. Un’altra la dice costruita in origine dai Camuni convertiti dal vescovo Siro, patrono di Pavia, apostolo infaticabile che si […]
Itinerari culturali nel mondo
Egitto, In crociera sul Nilo Russia, Verso San Pietroburgo, Mosca e lungo "l'anello d'oro" Siria e Libano, Viaggio in contromano... Turchia, La magia della Cappadocia...
L’archivio, biblioteca e fototeca
Alla conservazione e allo studio della ininterrotta serie di documenti raccolti dalla Fabbrica dal 1386 ad oggi – e anche per il futuro – provvede l’Archivio della Fabbrica. Il prezioso materiale, nel quale è contenuta tutta la storia del Duomo (le vicende della sua costruzione, gli apporti dei molti artisti, gli interventi e i rapporti […]
Il Duomo di Milano, il novecento
Il sec. XX ha offerto, come proprio contributo, le cinque porte di bronzo modellate da noti scultori; la centrale, messa in opera nel 1906-08, è dedicata alla Vergine; le laterali collocate tra il 1948 e il 1965, celebrano la storia e personaggi del cristianesimo milanese e del Duomo. Dal 1946 inizia il gravoso impegno di […]
Il Duomo di Milano, il seicento
L’azione di riforma iniziata da san Carlo fu condotta coerentemente a termine dal cugino card. Federico Borromeo; la “facciata alla romana”, sospesa quando erano state quasi del tutto ultimati i cinque portali e le quattro finestre laterali, veri capolavori del manierismo milanese, fu ripresa attorno alla metà del secolo in forme gotiche secondo il progetto […]
Il Duomo di Milano, l’ottocento
L’inizio del nuovo secolo vide l’incoronazione in Duomo (26 maggio 1805) di Napoleone I Bonaparte a re d’Italia, al cui volere si deve la conclusione della facciata ad opera di Carlo Amati e Giuseppe Zanoja (1807 – 1814), con il conseguente, però, depauperamento del patrimonio della Fabbrica. Vennero completate le guglie, nelle quali furono collocate […]
Il Duomo di Milano, il settecento
Oltre alla ricca produzione di statuaria del tipico barocchetto milanese (si ricordano, tra gli altri, gli scultori Giuseppe Perego, il Mellone e Elia Vincenzo Buzzi), il secolo fu dominato da due problemi: la facciata e la guglia maggiore. Quest’ultima ebbe maggior fortuna. Dopo vari studi di Giuseppe Merlo e di Antonio Quadrio, nel 1765 Francesco […]
Il Duomo di Milano, il cinquecento
Sulla cupola appena ultimata, l’Amadeo progettò e costruì il tiburio ottagonale che, completato dalla grande guglia, doveva manifestare, come già previsto alla fine del Trecento, la simbolica presenza dell’Eterno Padre assiso in trono e attorniato dagli Evangelisti, i quattro gugliotti, prolungamenti verso il cielo dei piloni centrali sui quali si regge l’intera struttura principale del […]
Il Duomo di Milano, il quattrocento
Si è indugiato a trattare della fase iniziale del Duomo, perché fondamentale per capire il suo linguaggio architettonico e scultoreo e per far luce sulla genesi del suo straordinario gotico. Già attorno al 1394, sotto la direzione di Filippino degli Organi e su un progetto iniziale di Nicola de’ Bonaventis, si era concluso il finestrone […]
Uffici della Basilica Metropolitana
Accoliti Fr. Paolo Mulone, AccolitoAcc. Romano Pigni, Accolito (i. 1972)Dr. Acc. Fausto Ruggeri, Accolito (i. 1976)Sig. Giovanni Battista Bilancia, Coll.Sig. Giovanni Lorenzi, Coll.Sig. Stefano Teneggi, Coll. Associazione “Amici del Duomo” Mons. Dr. Angelo Giuseppe Majo, PresidenteSig.ra Carla Giani, Segr.Arch. Ernesto BrivioProf. Giorgio RumiDr. Giuliano Vigini Associazione S. Marta per l’Accoglienza e il Cerimoniale Dr. Marco […]
Il Duomo di Milano, i primordi
Per ottenere questo risultato, Gian Galeazzo il 16 ottobre 1387 costituì la Veneranda Fabbrica del Duomo, assegnandole un regolamento-statuto che le consentisse di provvedere alla raccolta delle ingenti risorse umane e finanziarie richieste dalla progettazione e dall’esecuzione delle opere strutturali, artistiche e decorative della nuova cattedrale. L’organigramma del governo della Fabbrica fu all’origine altamente rappresentativo […]
Il museo del Duomo
Le esigenze di conservare il ricco materiale-documentario e opere d’arte che, nella cura conservativa del Duomo, necessitano per la loro salvezza di essere raccolte e salvaguardate in ambienti idonei, ha determinato l’Amministrazione della Fabbrica del Duomo ad allestire un proprio Museo, la cui esistenza era stata prospettata ed auspicata già alla fine del sec. XIX. […]
La cappella musicale
Sito ufficiale della Cappella musicale del Duomo di Milano Nella religione cristiana è tutta l’arte, intesa come frutto dell’anima e della creatività dell’uomo-credente, ad esprimere la lode di Dio. Questo compito, nel Duomo, non è affidato solo all’architettura, alla scultura e alle vetrate che vi profondono tesori di inventiva, di intuizioni felici, di tecniche ardite […]
Il rito ambrosiano
La centralità dell'opera di Sant'Ambrogio per la Chiesa di Milano;i Compatroni dei milanesi: San Galdino e San Carlo; rito liturgico ambrosiano: così la Chiesa di Milano rivive e celebra il mistero della Salvezza.
Il Duomo di Milano, la storia
I primordi Sull’area occupata dal Duomo e dalla sua piazza, dall’epoca romana fino a quella viscontea, erano sorte ed esistevano, tra i vari edifici sacri cristiani, queste più significative presenze: la basilica Vetus (III sec. d.C. ?), citata da S. Ambrogio, alla quale apparteneva la vasca battesimale di S. Stefano alla Fonti, ritrovata sotto la […]



















