Un sogno. Attorno verdi montagne e le cime innevate delle Grigne sopra Bellagio. In basso i riflessi metallici, bluastri, del lago appena increspato da una brezza leggera. E davanti a noi una bianca dimora principesca, elegante, armoniosa nelle forme, nobile nelle linee. L�abbraccia un giardino da fiaba, dove tutto pu� forse succedere, dove nulla � scontato, tra la meraviglia di aiuole fiorite e piante secolari, nello stupore di scorci inattesi e di sentieri di silenziosa bellezza.Villa Carlotta ha nome questo incanto, a Tremezzo, sulla sponda occidentale del Lago di Como. Andare pi� oltre non si pu�, neppure volendolo. In quest�angolo del Lario ci si deve fermare per forza, a respirare, ad ammirare. A immaginare.�Bella, vero?�. Una voce un po� roca, ma gentile, ci sorprende alle spalle. � un vecchio dalla corta barba bianca, un cappello dalle larghe falde, sgualcito, macchiato, a nascondere lo sguardo. �Sa�, dice come per giustificarsi, �� tanto tempo ormai che sono qui, eppure ancora riesco a stupirmi...�.Abbozziamo un sorriso, incerti, sorpresi. �Lei � del posto?�, proviamo a buttare l�. �Potremmo dire cos�, risponde il nostro misterioso interlocutore, mentre divertito estrae una lucida pipa dal grembiule di pesante tessuto che ha legato in vita. �Allora, magari, ha qualche storia da raccontarci...�, diciamo pi� per cortesia che per convinzione, mentre con gli occhi cerchiamo una via di fuga, discreta e non offensiva. �Certo, certo...�, sussurra come a se stesso il vecchietto. �Ma a voi cosa interessa, in particolare?�. �L�origine...�, balbettiamo in un imbarazzo crescente. �L�origine di questo posto. Ecco, s�: lei sa com�� nata villa Carlotta? Chi l�ha voluta? E perch� ha un giardino cos� bello?�. Ora ride, l�uomo dal capello, e tossisce, portandosi una mano al petto. �Uh, quante cose volete sapere...�. Ma invece di cominciare a raccontare, il suo sguardo indugia sul parco, sbuffando nuvole di tabacco aromatico. �Sono stati i Clerici�, dice poi, all�improvviso, strappando alcune foglie secche da una vicina siepe. �I Clerici?�. �S�, la famiglia Clerici, mercanti lariani che dal Quattrocento si sono arricchiti con il commercio dei tessuti e che poi sono diventati illustri membri del patriziato ambrosiano. Non ne avete mai sentito parlare?�, dice osservandoci con aria di bonario rimprovero. �Beh, s�... Avevano palazzi e ville anche a Milano, se non ricordiamo male�. �E non solo l�. I Clerici, da quando avevano cominciato a prestar denari al ducato, avevano messo insieme una fortuna colossale, in terreni e prestigio�, spiega l�uomo, alzando eloquentemente un sopracciglio.�Fu Giorgio Clerici, alla fine del Seicento, a far costruire questa villa, proprio l� dove i suoi avi erano stati semplici pescatori�. �Un rifugio dorato, cio�, lo interrompiamo noi, volendo mostrarci ben informati. �Ma quale rifugio e rifugio!�, sbotta il vecchietto agitando la pipa. �Questa era una villa di delizie�. �Ovvero?�. �Ovvero una villa dove organizzare feste grandiose, con centinaia di invitati, principi, dame del gran mondo e teste coronate, in un susseguirsi di danze e pranzi luculliani, tra divertimenti e sorprese d�ogni genere�.�E da allora qui nulla � cambiato, giusto?�. �Sbagliato�, ci corregge ancora l�inaspettato cicerone. �Perch� la villa fu comprata nel 1801 da Gian Battista Sommariva, avvocato ricchissimo e amico di Napoleone. Un bel soggetto, ve l�assicuro�. �Perch�, scusi, cosa ha fatto?�. �I suoi interessi, soprattutto, mischiandoli un po� troppo con quelli della collettivit�... Era arrivato perfino a essere nominato vicepresidente della neonata Repubblica Cisalpina, ma la sua gestione non proprio cristallina della cosa pubblica lo costrinse infine ad abbandonare la vita politica�.

testo e foto di Luca Frigerio ——————————– Un sogno. Attorno verdi montagne e le cime innevate delle Grigne sopra Bellagio. In basso i riflessi metallici, bluastri, del lago appena increspato da una brezza leggera. E davanti a noi una bianca dimora principesca, elegante, armoniosa nelle forme, nobile nelle linee. L’abbraccia un giardino da fiaba, dove […]

ramo occidentale del Lario

ramo occidentale del Lario

…Andare più oltre non si può, neppure volendolo. In quest’angolo del Lario ci si deve fermare per forza, a respirare, ad ammirare. A immaginare….

�E venne a ritirarsi qui, a Tremezzo...�. �Esattamente, ma solo dopo aver trasformato la dimora dei Clerici secondo i sui gusti e dopo averla munita di un parco magnifico�.�Strano...�, osserviamo un po� sospettosi. �Al contrario. Il Sommariva era un appassionato botanico e un esperto agronomo: mantenne il giardino all�italiana creato dai Clerici, inserendolo per� in un variegato contesto paesaggistico, fatto di boschetti, di vigne, di orti e di campicelli�. La storia si fa sempre pi� interessante. �E le statue?�, chiediamo. �La villa � piena di opere d�arte, lo dicono tutte le guide�. �E hanno ragione�, conferma il nostro amico, giocherellando con una cesoia improvvisamente uscita da un�altra tasca del grembiule. �Il Sommariva�, ci spiega pazientemente, �era anche un instancabile collezionista. Un mecenate, che sostenendo le arti e gli artisti riusciva a farsi perdonare certi peccatucci... Questo palazzo sul Lago di Como divenne cos� anche la sua galleria personale, ammirata e invidiata. Capite?�.�S�, certo...�, mormoriamo, non del tutto convinti. Poi, per darci un contegno, aggiungiamo alla svelta un�altra domanda. �Ma Carlotta chi era? La moglie del Clerici? L�amante del Sommariva?�. �Ma no!�, esclama l�anziano, ridendo da sotto il cappello. �Carlotta era la figlia di Marianna di Nassau... Gi�, dall�espressione della vostra faccia capisco che questo nome non vi dice nulla. Marianna era la principessa dei Paesi Bassi, moglie di Alberto di Prussia. Nel 1834 acquist� per una notevole somma questa villa, con l�intero giardino e la splendida collezione d�arte, e don� il tutto alla figlia Carlotta il giorno delle sue nozze�. �Un bel regalo...�, pensiamo a voce alta, complice forse l�invidia. �Senza dubbio. Un regalo che mostr� di gradire assai anche il marito di Carlotta, Giorgio II Meiningen, granduca di Sassonia�. �Amava questi luoghi?�, ci informiamo. �Molti, tra i signori di tutta Europa, li hanno amati�, risponde grave il vecchietto. �Ma il granduca aveva un motivo in pi� per apprezzare questo possedimento di Tremezzo: come il Sommariva, anch�egli era una patito della botanica, un maniaco di fiori e piante, un entusiasta creatore di verdi prospettive... Sotto la sua guida, il giardino di Villa Carlotta divenne uno dei pi� belli e importanti del Lario. Forse dell�Italia intera, persino�.Cambiando lentamente posizione, l�uomo si raddrizza, mentre il suo sguardo scivola dietro le nostre spalle, accarezzando i magnifici rododendri, le siepi di camelie, le numerosissime azalee. Poi si lascia sfuggire un sospiro, forse di nostalgia, o pi� probabilmente di sollievo. Soltanto allora ci prende la curiosit� di sapere chi sia, quel nostro compagno. �Gi�, non mi sono presentato...�, si scusa. �Sono Giovanni, uno dei giardinieri della villa. Ecco, vede quegli alberi ad alto fusto laggi�? Ho aiutato anch�io a piantarli. Al granduca piacevano tanto...�, e cos� dicendo punta una mano ossuta verso una coloratissima macchia di piante, rimanendo per qualche secondo con il braccio teso a mezz�aria. �Ma quelli, quelli avranno pi� di un secolo di vita!�, quasi urliamo, esterrefatti. �Eh gi�, come passa il tempo. Ma ora devo proprio salutarla. Mi ha fatto piacere parlare con lei. Le auguro una buona giornata e, soprattutto, un buona passeggiata. Arrivederci�.E come era arrivato, il vecchietto dalla corta barba bianca e dal grande cappello scompare, lasciandoci con i nostri dubbi e i nostri sogni. Ma l�avevamo detto: a Villa Carlotta tutto pu� succedere. Basta volerlo.
�E venne a ritirarsi qui, a Tremezzo…�

�E venne a ritirarsi qui, a Tremezzo…�

«Esattamente, ma solo dopo aver trasformato la dimora dei Clerici secondo i sui gusti e dopo averla munita di un parco magnifico». «Strano…», osserviamo un po’ sospettosi. «Al contrario. Il Sommariva era un appassionato botanico e un esperto agronomo: mantenne il giardino all’italiana creato dai Clerici, inserendolo però in un variegato contesto paesaggistico, fatto di […]

Notizie utili, sussidi e riferimenti

Un preciso sussidio propone questo itinenario come viaggio/pellegrinaggio, e documenta il quadruplice approccio alla storia, alla cultura e alla spiritualità della Grecia: GRECIA CLASSICA E CRISTIANA. Grecia antica, san Paolo, monachesimo e Ortodossia. Lungo l’itinerario la meditazione biblica – assieme a qualche possibile celebrazione eucaristica – verte per lo più sulle due lettere ai Corinzi, […]

L’Ortodossia

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L’Ortodossia e’ religione di stato in Grecia, con forte tendenza a identificarsi con la “grecità”. Questo crea problemi nel dialogo tra “chiese sorelle” incamminate a crescere nell’unità voluta da Cristo. Se ne può cogliere la eco nell’incontro con un parroco ortodosso (es. quello di Kalambaka). E’ giunto il momento di scambiare un dialogo diretto con […]

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E poi il viaggio continua: a testimoniare gli effetti della diffusione del Cristianesimo, dopo la prima predicazione paolina, troviamo oggi chiese antiche e moderne, monasteri secolari: quello bellissimo di Ossios Loukas, ricco di mosaici che si richiamano all’arte bizantina, e gli affascinanti monasteri costruiti sulle rocce nei dintorni di Kalambaka, le meteore poste tra cielo […]

L’apostolo Paolo

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Tante domande senza risposte precise, alle quali l’Apostolo Paolo, giunto ad Atene per portare la buona novella del Cristo, avrebbe voluto rifarsi, per dare una speranza nuova, una certezza consolante: "Io vengo ad annunciarvi quel Dio che voi adorate senza conoscerlo" (At 17,23), ma all’Areopago quasi tutti gli girarono le spalle: "ti ascolteremo un’altra volta…". […]

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Attraverso la visita alla acropoli di Atene, con il maestoso Partenone, l’elegante Eretteo e il Museo che raccoglie preziosi frammenti, ci troviamo davanti a testimoni di un passato glorioso; statue, bassorilievi e resti di frontoni raccontano vicende storico-mitologiche del popolo greco. Ne deriva uno spaccato di vita risalente a più di 2000 anni fa, quando […]

NOTIZIE UTILI Il Santuario della Beata Vergine del Perello si trova tra le parrocchie di Rigosa eSambusita, che a loro volta sono parte dei comuni di Algua e Selvino. Al santuario, distante da Bergamo una trentina di chilometri, si arriva percorrendo la ValBrembana, deviando per� al bivio di Ambria in quella della Val Serina, prendendo […]

Provincia di Bergamo

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…Maria, agli abitanti di queste vallate, aveva chiesto fede, preghiera, carità. E un santuario, che fosse segno della devozione di un popolo, anche per le generazioni a venire…

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Santuario di Monte Perello

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di Luca Frigerio Rogiero non poteva credere ai suoi occhi. La falce gli era caduta di mano, e giaceva per terra, tra l’erba appena tagliata. Una donna, sì, una donna ammantata di luce, splendente tanto da oscurare il sole, stava lì davanti a lui, apparsa dal nulla. E lo guardava, con una dolcezza infinita, con […]

Viaggio nella Grecia classica e cristiana

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“Cantami, o diva, del Pelide Achille l’ira funesta..”, così comincia l’Iliade; e così cominciava la nostra iniziazione scolastica a quel mondo classico che costituisce ancora – nella storia, nella letteratura, nell’arte e nella filosofia – la radice dell’uomo occidentale. Il viaggio in Grecia intende raccogliere in sintesi le suggestioni di una terra ricca di bellezze […]

Casa Emmaus

Casa Emmaus

Casa Emmaus è situata sulla sponda lombarda del Lago Maggiore.L’accoglienza dei volontari che la seguono è discreta e attenta. La struttura, di recente costruzione, è offerta in autogestione, per consentire ai giovani ospiti di imparare a servire e ai responsabili che li accompagnano e li conoscono di condurre le giornate con libertà e amicizia. Gli […]

NOTIZIE UTILI www.museodiocesano.it Museo Diocesano di Milano Corso di Porta Ticinese 95 20123 - Milano tel: 02.89.40.47.14 fax: 02.89.40.75.77 Come arrivare al MuseoCon i tram 9, 15, 29 e 30 che conducono in piazza XXIV Maggio. Da piazza Duomo (MM1-MM3): con i tram 3 e 20 (turistico). Da Sant'Ambrogio (MM2): con l'autobus 94, scendere all'ultima fermata di Via De Amicis. Parcheggi parcheggio in piazza XXIV Maggio (Darsena)  

NOTIZIE UTILI www.museodiocesano.it Museo Diocesano di Milano Corso di Porta Ticinese 95 20123 – Milano tel: 02.89.40.47.14 fax: 02.89.40.75.77 Come arrivare al MuseoCon i tram 9, 15, 29 e 30 che conducono in piazza XXIV Maggio. Da piazza Duomo (MM1-MM3): con i tram 3 e 20 (turistico). Da Sant’Ambrogio (MM2): con l’autobus 94, scendere all’ultima […]

264 - giancarlo Redazione Diocesi

MILANO

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di Luigi CrivelliResponsabile Ufficio Beni Culturali Diocesi di Milano(Il Segno – novembre 2001) Finalmente è fatto, si potrebbe dire con qualche soddisfazione. Dopo un periodo di auspici, di attese, di articolate decisioni arcivescovili, di onerosi e problematici restauri, di proposte culturali tese a definirne la sede la sua agibilità e i contenuti, il Museo Diocesano […]

264 - giancarlo Redazione Diocesi

Parlando alla sessione della prima Assemblea plenaria della Pontificia Commissione per i Beni Culturali della Chiesa nel settembre 1995 Giovanni Paolo II ha detto: «Ben presto la parola conservazione… è apparsa chiaramente inadeguata, perché riduttiva e statica; se vogliamo inserire i beni culturali nel dinamismo della evangelizzazione, non ci si può limitare a mantenerli integri […]

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  Le �b�te� del Barba Di tempo ne � passato da quando ha raccontato la sua ultima storia, ma a Pescarzo sono ancora in molti a ricordarlo, il Barba Cord�ro. Il Barba era un �fabulatore�, un cantastorie, che nel tepore delle stalle, nelle lunghe sere d�inverno, alla luce fioca e calda di poche lanterne, narrava […]

VAL CAMONICA

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Come due sentinelle, silenziose, ieratiche, la pieve di San Siro e il monastero di San Salvatore vegliano dalle opposte sponde del fiume Oglio, nel territorio di Capo di Ponte…

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