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Riforma: ancora lontana la sua conclusione.

Quando viene spiegato il fuorigioco agli aspiranti arbitri di calcio viene insegnato il principio “wait and see”: aspetta e vedi. Prima di segnalare o fischiare un offside, infatti, è necessario aspettare e vedere come si svilupperà il gioco: se dopo aver notato un attaccante in posizione irregolare al momento di un passaggio questo non parteciperà all’azione, l’arbitro non fischierà e tutto proseguirà normalmente1. Similmente, è bene che gli enti ecclesiastici si approccino alla Riforma del Terzo Settore con lo stesso principio: “wait and see”. La Riforma infatti è molto lontana dalla sua definitiva applicazione, dei 41 atti di diversa natura richiesti dalle leggi al governo solo 12 sono stati adottati, gli stessi testi legislativi potrebbero ancora essere sottoposti a modifiche2. È bene allora seguire l’evolversi della situazione senza affrettarsi a modifiche statuarie o decisioni difficilmente revocabili. Lo scopo di questo articolo è quindi quello di descrivere sinteticamente l’attuale situazione normativa, soffermandosi specialmente sui principali atti mancanti.

Articolo in corso di pubblicazione sul n. 69 della rivista exLege.

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