Almanacco liturgico Il Santo del giorno Il Vangelo di oggi Agenda dell'Arcivescovo

Dopo due anni dedicati al libro dell’Esodo, in ascolto della Parola di Dio attestata nelle Scritture dell’Antico Testamento, quest'anno i Gruppi di ascolto della Parola tornano al Nuovo Testamento

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Per espresso desiderio dell’Arcivescovo, mons. Mario Delpini, nell’anno pastorale 2019/2020 la Chiesa ambrosiana si porrà in attento ascolto della Lettera ai Filippesi. Lo stesso Arcivescovo ha chiesto che i Gruppi di ascolto della Parola dedichino l’anno pastorale all’approfondimento della cosiddetta «Lettera della gioia».

Leggere Paolo è sempre una scommessa. Infatti caratteristica dell’apostolo non è la chiarezza ma la densità. Paolo procede ad ondate, con un linguaggio carico e spesso complesso. Inoltre il fedele, che partecipa all’Eucaristia domenicale, ascolta nella proclamazione della seconda lettura testi presi qua e là dall’epistolario paolino, senza minimamente rendersi conto come una lettera sia costruita, quale finalità abbia e quale sia la sua profondità teologica. A ciò si aggiunge l’usanza pressoché universale di non prendere in considerazione Paolo nella predicazione, così che l’opacità dell’apostolo si inspessisce.

L’occasione di leggere per intero una lettera dell’apostolo delle genti è davvero una grazia. Non si tratta di una delle grandi lettere teologiche (come Galati e Romani) e nemmeno di una lettera dove la situazione della comunità chiede a Paolo una serie di interventi circostanziati (come la Prima ai Corinti). In Filippesi prevale il tono della consolazione, della gioia, dell’affetto. Inoltre la sua brevità (si tratta di quattro capitoli) permette di ascoltarla e meditarla per intero, dall’inizio alla fine, senza alcuna omissione.

Filippesi fa trasparire la grande umanità di Paolo, la sua simpatia per la prima comunità della Macedonia da lui fondata, la profonda comunione che lo lega a questi cristiani. Soprattutto si evidenzia il grande amore di Paolo per il Signore Gesù, la cui vicenda è sintetizzata mirabilmente dall’inno del capitolo secondo, la totale dedizione dell’antico persecutore alla causa del Vangelo.

Questi i temi degli incontri
1. Rendo grazie al mio Dio ogni volta che mi ricordo di voi (Fil 1,1-11)
2. Per me vivere è Cristo! (Fil 1,12-26)
3. Per questo Dio lo super-esaltò ((Fil 2,1-11)
4. Dedicatevi alla vostra salvezza… (Fil 2,12-30)
5. Fratelli, fatevi insieme miei imitatori (Fil 3,1-4,1)
6. Siate sempre lieti nel Signore (Fil 4,2-9)
7. Sono ricolmo dei vostri doni (Fil 4,10-23)

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