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Dal 5 al 27 gennaio presso la Torre Colombera a Gorla Maggiore «SU QUESTA PIETRA. L’OPERA DELLA FEDE»

La mostra, che verrà realizzata negli spazi espositivi della Torre Colombera, propone al pubblico un cammino distribuito in tre parti, come sono i piani della Torre. Nel primo piano è messa a tema l'esperienza del laboratorio come luogo della creazione. In esso si racconta della secolare esperienza della Scuola d'Arte Beato Angelico di Milano (con alcuni strumenti dei suoi laboratori), e di alcuni Maestri del �900, attraverso cui si rende manifesto come l'uomo si mette all'opera illuminato da Dio.

3400 - incroci Redazione Diocesi

21 Luglio 2010

La mostra, che verrà realizzata negli spazi espositivi della Torre Colombera, propone al pubblico un cammino distribuito in tre parti, come sono i piani della Torre. Nel primo piano è messa a tema l’esperienza del laboratorio come luogo della creazione. In esso si racconta della secolare esperienza della Scuola d’Arte Beato Angelico di Milano (con alcuni strumenti dei suoi laboratori), e di alcuni Maestri del ‘900, attraverso cui si rende manifesto come l’uomo si mette all’opera illuminato da Dio.

«Su questa pietra. L’opera della fede» è il titolo di una mostra che verrà inaugurata il 5 gennaio 2008 presso la Torre Colombera a Gorla Maggiore alle 16.30 al Vicolo Bennati. Resterà aperta fino al 27 gennaio (giovedì e sabato dalle 16.30 alle 19; domenica e festivi ore 10-12 e 16-19).

La mostra, che verrà realizzata negli spazi espositivi della Torre Colombera, propone al pubblico un cammino distribuito in tre parti, come sono i piani della Torre.

Nel primo piano è messa a tema l’esperienza del laboratorio come luogo della creazione. In esso si racconta della secolare esperienza della Scuola d’Arte Beato Angelico di Milano (con alcuni strumenti dei suoi laboratori), e di alcuni Maestri del ‘900, attraverso cui si rende manifesto come l’uomo si mette all’opera illuminato da Dio.

Al secondo piano, la relazione tra immanenza e trascendenza si traduce in quella tra arte e culto. La ricchezza delle opere qui esposte (sempre della Scuola Beato Angelico), al servizio della liturgia, annunciano la salvezza col linguaggio della bellezza.

Al terzo piano, viene affrontato il rapporto tra l’opera e Dio, eccezionalmente reso tangibile nell’opera del Duomo di Milano, riprodotto nei quadri di Pietro Albetti, e cadenzato dai bozzetti delle guglie (sempre opere del Beato Angelico di Milano). Qui saranno definitivamente evidenti il compito e la testimonianza dell’arte e il suo rapporto con il Mistero di Dio.

Il percorso è arricchito di testi a carattere meditativo (Peguy, Benedetto XVI, Tarkovskij, Corti, Claudel, ecc), che aiutano a meglio comprendere il significato dell’opera.

I curatori della mostra sono Pietro Albetti e Maria Vigorelli. Si prendono appuntamenti per le scolaresche ai seguenti numeri: tel. 0331.614801; 0331.61.99.08; Vigorelli 333.3474601.