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In Duomo, la messa del giovedì santo celebrata dall’Arcivescovo

Milano, 1 aprile 2021 – «In questa sera così intensa, in questa celebrazione così suggestiva, noi siamo indotti a riconoscerci tra i discepoli che non capiscono, quelli che non resistono, quello che hanno paura. (…) Eppure proprio in questo sentirci una delusione per colui che ci ha chiamati, proprio in questo sentirci inadeguati alla missione che ci è affidata noi riceviamo il principio di ogni consolazione: “prendete, mangiate; bevetene tutti: questo è il sangue della nuova alleanza»: è un passaggio chiave dell’omelia che l’Arcivescovo di Milano, mons. Mario Delpini, ha pronunciato in Duomo, durante la Messa in Coena Domini.

Nella celebrazione del Giovedì santo che apre il triduo pasquale non si è svolta quest’anno la tradizionale Lavanda dei piedi, a causa delle misure di contenimento del Covid-19.

«Noi, anche oggi, siamo come gli altri discepoli – ha detto anche mons. Delpini -, siamo tra quelli che sono spossati, logorati dalla tensione, insofferenti nei confronti di un contesto ostile e di una situazione opprimente. La stanchezza diventa insostenibile e noi ci lasciamo vincere dalla prostrazione e ci abbandoniamo al sonno. (Ma) Gesù dice: “io continuo ad amarvi, io continuo a darmi per voi. Il mio corpo, il mio sangue: la mia vita per voi”»

Nella mattinata di domani l’Arcivescovo consegnerà gli oli santi (benedetti durante la Messa crismale di questa mattina) nelle zone della Diocesi più lontane da Milano, ovvero Lecco, Seveso e Varese. Nel pomeriggio, in Duomo, alle ore 17.30, celebrerà la Passione e Deposizione del Signore. Sabato santo, alle ore 18, la Veglia pasquale. La Domenica di Pasqua, alle ore 11, la Messa Pontificale e alle ore 16 i Secondi Vesperi Pontificali.

Testo integrale dell’omelia di questo pomeriggio.

Stefano Femminis
Responsabile Ufficio Comunicazioni sociali
Arcidiocesi di Milano

 

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