Milano, 5 novembre 2025 – Si svolgerà sabato 8 novembre in Duomo, a partire dalle ore 9, il Giubileo diocesano dei cori, con l’Arcivescovo di Milano, mons. Mario Delpini.
Inizialmente la celebrazione era prevista presso il Santuario dell’Addolorata di Rho, ma l’elevato numero di iscritti ha reso necessario individuare una sede più capiente: sono infatti attese in Cattedrale almeno 1.800 persone tra direttori e coristi appartenenti a 142 cori, provenienti da tutto il territorio ambrosiano.
Dopo un momento iniziale di preghiera, seguirà una meditazione guidata da mons. Fausto Gilardi, responsabile del Servizio di Pastorale liturgica e Penitenziere maggiore della Cattedrale, con la possibilità di celebrare il sacramento della Riconciliazione.
Alle 11.30 l’Arcivescovo presiederà la celebrazione eucaristica giubilare. La mattinata vedrà anche il coinvolgimento della Cappella Musicale del Duomo, con i bambini e gli adulti guidati dal direttore Alberto Sala.
«Il Giubileo – spiega don Riccardo Miolo, collaboratore del Servizio di Pastorale liturgica della Diocesi, – è l’occasione per far sentire a tutte le comunità che c’è un respiro comune di Chiesa nel cantare: se le realtà locali fanno talvolta esperienza di una certa fatica nel vivere con entusiasmo la loro missione, basta spesso una scintilla per ridare vigore all’impegno e alla ricerca di musiche che aiutino le assemblee a celebrare cantando». La celebrazione di sabato rappresenta quindi – continua don Riccardo – «un’occasione per i coristi di riconoscersi come una porzione di Chiesa e questo ridà speranza, fa sentire meno soli e rende percepibile la presenza di Dio quando, come dice il Vangelo, “due o tre si riuniscono in preghiera”».
Al termine, mons. Delpini consegnerà a tutti i direttori una sua lettera dal titolo “Il canto della profetessa”, che nasce dal desiderio di mostrare una strada alternativa alla liturgia intesa come mero “dovere religioso”.
Il testo nella prima parte intreccia tre brevi storie di vita parrocchiale, immaginarie ma ispirate a esperienze reali, in cui accade l’imprevisto: tre estranei alla comunità, di fronte a una passività con cui si vive il rito, domandano con insistenza ai fedeli abituali “Perché non cantate?”, decidendo di farsi avanti per dare il loro contributo nel migliorare la qualità del canto e della musica.
Nella seconda parte si tracciano i contorni spirituali, umani e musicali della figura che guida nel canto l’Assemblea: l’Arcivescovo ribadisce che non si tratta di un musicista professionista quanto, piuttosto, di un fedele che decide di acquisire competenze dal punto di vista liturgico e musicale, ponendosi così davanti all’assemblea per suscitarne il canto, l’ascolto, il dialogo con gli altri attori coinvolti nel rito.
Al termine della lettera sono presenti alcuni QR code in cui vengono riportati i sussidi musicali per cantare la Messa festiva e alcuni riferimenti ai materiali e ai corsi di formazione, rivolti agli animatori musicali della liturgia, proposti dal Servizio di Pastorale liturgica.
La celebrazione sarà trasmessa in diretta streaming sul portale www.chiesadimilano.it e sul canale YouTube ChiesadiMilano.
Nota per gli operatori della comunicazione
L’ingresso in Duomo per giornalisti, fotografi e operatori televisivi che intendono seguire la celebrazione di sabato è dalle porte laterali, lato Arcivescovado. Fotografi e operatori dovranno posizionarsi nell’area delimitata attorno alla prima colonna sul lato destro guardando l’altare.
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