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L’ Ufficio Enti è costituito all’interno del Settore per gli Affari Economici.

Il suo scopo è duplice:

– mettersi al servizio dell’amministrazione delle Fondazioni e delle Associazioni soggette al Vescovo diocesano (tabella B allegata all’Istruzione circa gli atti amministrativi soggetti ad autorizzazione del 19 marzo 2014);

– seguire in modo specifico le persone giuridiche pubbliche ecclesiastiche che, oltre a dipendere canonicamente dall’Arcivescovo di Milano, «perseguono finalità generali di carattere diocesano» (cf cost. 186 del Sinodo diocesano 47°). Rientrano in tale ambito gli Enti definiti come «centrali» (di cui al punto 2.2. § 2 dello Statuto della Curia arcivescovile di Milano: Opera Diocesana per la Preservazione e la Diffusione della Fede, Caritas Ambrosiana, Fondazione Diocesana per gli Oratori Milanesi, Centro Ambrosiano di Documentazione e Studi religiosi e anche, benché non di natura ecclesiastica, Fondazione Opera Aiuto Fraterno e Opera Pia delle Chiese e Case Parrocchiali Povere della Diocesi di Milano) ma anche altri Enti (persone giuridiche pubbliche ecclesiastiche, società collegate alle persone giuridiche pubbliche ecclesiastiche e Enti da esse costituiti, nonché altri Enti che perseguono finalità generali di carattere diocesano e i cui amministratori sono nominati in misura maggioritaria – in modo diretto o indiretto – dall’Ordinario diocesano) così come definiti dall’Arcivescovo, sulla base di una proposta formulata dal Vicario episcopale per gli Affari Generali, sentito il Consiglio per gli Affari Economici della Diocesi.

A) In riferimento a tutte le Fondazioni e alle Associazioni soggette al Vescovo diocesano, l’ Uff cio Enti assume principalmente le seguenti competenze:

    1. rappresentare in modo esclusivo il primo interlocutore cui le Fondazioni e le Associazioni devono rivolgersi per ricevere assistenza in ordine allo sviluppo di attività di natura amministrativa (sia per richiesta avanzata spontaneamente dagli Enti sia per attività sollecitate dall’autorità ecclesiastica in seguito alla sua attività di vigilanza), sia che tali attività siano poi soggette ad autorizzazione in base alla predetta istruzione, sia nei casi in cui l’attività non sia soggetta ad autorizzazione o la richiesta concerne una semplice consulenza;
    2. indirizzare le richieste agli Organismi di Curia competenti in ambito amministrativo, ossia l’ Ufficio Consulenza Amministrativa, che presterà l’assistenza tecnica necessaria, l’Avvocatura per gli approfondimenti di carattere normativo e lo sviluppo della conoscenza in ambito legale, l’ Ufficio per i Beni Culturali per quanto riguarda l’ambito dell’arte sacra e l’Ufficio Autorizzazioni Amministrative, per il rilascio degli atti autorizzativi e la vigilanza sugli Enti;
    3. seguire lo sviluppo delle istanze introdotte presso gli Organismi di Curia sopra identificati fino al loro esito conclusivo, consentendo un’informazione puntuale sull’iter avviato e garantendo il celere svolgimento degli adempimenti richiesti (anche in riferimento all’acquisizione dei pareri previsti), ricorrendo per questo anche ai più idonei procedimenti documentali (gestione delle pratiche) e ai relativi supporti informatici;
    4. tramite il Responsabile, riferirsi al Vicario episcopale di settore per ogni questione inerente lo sviluppo dell’attività dell’Ufficio o degli Organismi di Curia cui le singole istanze sono state affidate;
    5. prestare la sua opera all’Ordinario diocesano quando questi intenda promuovere (per iniziative concordate a livello di Consiglio episcopale milanese o di Vicari episcopali di settore, anche su richiesta del Consiglio per gli Affari Economici della Diocesi CAED e del Collegio dei Consultori CoCo) iniziative concernenti l’attività amministrativa degli Enti sopra identificati.

B) Per gli Enti che, a seguito di definizione dell’Arcivescovo, risultano perseguire finalità generali di carattere diocesano (tra i quali l’Istituto per il sostentamento del clero di Milano, tabella C allegata alla predetta Istruzione circa gli atti amministrativi soggetti ad autorizzazione), l’ Ufficio Enti assume il compito di essere un punto di riferimento unitario e un coordinamento per la gestione dei beni e delle attività (nel rispetto della competenza dell’art. 6 del Regolamento. del Consiglio per gli Affari Economici della Diocesi); in particolare attraverso l’assunzione delle seguenti specifiche competenze (da attuare nel rispetto della legittima autonomia che compete a ciascun Ente in ragione della sua natura giuridica peculiare):

  1. consentire l’acquisizione, l’aggiornamento e lo sviluppo di un quadro conoscitivo unitario
    degli Enti e delle società e porre tale visione di insieme al servizio della responsabilità dell’Ordinario diocesano e degli stessi amministratori dei singoli Enti;
  2. promuovere, secondo le indicazioni del Consiglio per gli Affari Economici della Diocesi e le scelte operate dall’Arcivescovo, Io sviluppo di un’azione coordinata, nel rispetto delle procedure stabilite dai singoli statuti;
  3. favorire lo sviluppo di specifiche forme di sinergia tra Enti e società operanti in ambiti
    omogenei (che possono essere individuati a livello esemplificativo nei seguenti: assistenza/accoglienza; cultura; educazione scolastica; formazione; erogativo; servizi), tenendo conto delle indicazioni dei Vicari episcopali competenti in ragione della materia;
  4. sollecitare l’acquisizione dei bilanci preventivi (cf can. 1284, § 3) e consuntivi (per
    l’acquisizione dei consuntivi l’Ufficio Enti si rapporterà con la responsabilità dell’Ufficio amministrativo diocesano circa i rendiconti degli enti ecclesiastici di cui al can. 1287, § 1), approvati dai consigli di amministrazione dei singoli Enti e proporre delle linee-guida per accompagnarne la predisposizione;
  5. sollecitare l’acquisizione di periodiche informazioni relative alle posizioni bancarie (attive e passive) e agli investimenti finanziari;
  6. offrire agli amministratori e revisori presenti nei diversi consigli di amministrazione o collegi dei revisori a seguito di nomina dell’Ordinario diocesano il supporto che da questi può essere richiesto per l’adempimento del proprio incarico e favorire la partecipazione degli stessi alle iniziative di coordinamento;
  7. se richiesto dall’Ordinario, offrire suggerimenti che possono favorire l’individuazione di amministratori di spettanza dello stesso (anche laddove l’Ordinario è richiesto di dare pareri o gradimenti su scelte effettuate da altri);
  8. offrire un punto di riferimento unitario cui gli amministratori dei diversi Enti e delle società possano rivolgersi per le questioni inerenti la propria attività, fatta salva la competenza degli altri organismi di Curia sugli aspetti pastorali, di vigilanza (Ufficio Autorizzazioni Amministrative) e giuridici (Avvocatura);
  9. l’Ufficio Enti, con il supporto dell’ Ufficio Consulenza Amministrativa, può essere chiamato a svolgere per alcuni enti, su indicazione del Vicario episcopale per gli Affari Generali e secondo le indicazioni dei rispettivi consigli di amministrazione, specifiche attività di amministrazione e di supporto tecnico, per le quali potrà collaborare con l’Ufficio dell’Economo.

L’Ufficio è retto secondo la strutturazione prevista nella Parte Prima per gli uffici (cf punto 2.4) ed è affidato a un Responsabile, nominato per un tempo determinato. Spetta in particolare al Responsabile, oltre alla conduzione e organizzazione dell’Ufficio, mantenere i rapporti con gli Amministratori degli Enti collegati e riferire al Vicario episcopale di settore per tutte le problematiche su cui è competente.

Il Responsabile dell’Ufficio presenzia alle sedute del Consiglio per gli Affari Economici della Diocesi quando richiesto dal Presidente dello stesso.

Per lo svolgimento della sua attività, in particolare per gli atti formali connessi all’accoglienza delle istanze che pervengono al Sevizio, questi usufruirà della competenza della Segreteria Unificata, costituita presso l’Ufficio Parrocchie.

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