Una lunga settimana che inizia domenica 21 gennaio 2024 e termina il 31 gennaio, nella memoria di san Giovanni Bosco, in cui riflettere sulla nostra capacità di educare le giovani generazioni e avere cura degli educatori delle nostre comunità. Proponiamo di sviluppare il tema della "diocesanità", lasciandoci orientare da 10 parole che ci aiutano a generare un senso di appartenenza ecclesiale nei più giovani. Nella forma di un laboratorio da costruire negli oratori possiamo pensare insieme a come "essere Chiesa" con e per i ragazzi e le ragazze che crescono con noi. Il momento centrale della Settimana dell'educazione sarà la Messa degli oratori che celebreremo in Duomo la sera di venerdì 26 gennaio 2024. Gli educatori potranno essere accompagnati nella preghiera e riflessione personale con il nuovo libretto "Essere Chiesa - Educatori alla scuola del Sinodo".


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Lavorare sul tema della diocesanità nella Settimana dell’educazione significa mettere al centro la nostra capacità di educare i più giovani al senso di appartenenza alla Chiesa e valutare insieme quali siano le scelte e i passi in avanti da compiere perché ragazzi, preadolescenti e adolescenti possano fare esperienza di Chiesa e comprendere di far parte di una comunità che ha un respiro diocesano e universale.

 

Nella Settimana dell’educazione, che si svolge da domenica 21 gennaio a mercoledì 31 gennaio 2024, gli educatori e l’intera comunità sono invitate a trovare occasioni di confronto, riflessione, preghiera, coordinandosi all’interno dello stesso territorio, allargando il più possibile il coinvolgimento.

Si può sottolineare, nelle forme opportune l’inizio della Settimana dell’educazione con l’invito a celebrare insieme l’eucaristia o a un momento di preghiera e di incontro domenicale (domenica 21 gennaio 2024): qui uno schema di preghiera (proposto nell’Assemblea degli oratori) che raduna gli educatori fuori sul sagrato della chiesa e prevede un ingresso in chiesa e un momento comunitario e personale. Anche il 31 gennaio 2024 potrà essere valorizzato, come conclusione della Settimana dell’educazione, con il riferimento allo stile educativo di san Giovanni Bosco (31 gennaio). Si possono ad esempio coinvolgere ragazzi e ragazze per una festa serale, di condivisione e scambio informale con i loro educatori e di rinnovo del mandato educativo.

Il momento di convocazione diocesana sarà la Messa degli oratori di venerdì 26 gennaio 2024 in Duomo con l’Arcivescovo Mario Delpini.

Inoltre, il 31 gennaio 2024 alle ore 11 invitiamo chi opera in oratorio nella città di Milano all’Ambrosianeum per la restituzione della mappatura delle proposte educative e ricreative per gli adolescenti “Il posto degli oratori“: clicca qui.

 

 

Per educare a sentirsi parte della Chiesa

Il tema dell’appartenenza ecclesiale che diamo a questa Settimana dell’educazione 2024 ci riporta a una delle finalità educative dei nostri oratori: educare alla fede perché, crescendo, ciascuno possa scegliere di continuare a sentirsi parte della comunità cristiana, con senso di corresponsabilità, impegno e servizio.

La proposta di lavorare sulla dimensione della diocesanità offre un’immagine di Chiesa concreta e reale e ben articolata, dove diversità e comunione si arricchiscono reciprocamente. La diocesanità si struttura e si vive nel proprio territorio e inquadra con chiarezza la relazione di ciascuno alla propria singola comunità, insegnandogli a guardare oltre, a fare riferimento a un tessuto ecclesiale ampio in cui ritrovarsi anche da adulto, nella realizzazione della propria vocazione che può trovare uno spazio anche “fuori” dalle proprie consuetudini. La diocesi è un riferimento riconoscibile, che aiuta a superare ogni tipo di autoreferenzialità e di personalismo.

La comunione che abbraccia una dimensione più ampia del proprio cortile o campanile permette ai più giovani di fare esperienze di fede e di vita, nelle quali lasciarsi maggiormente coinvolgere e entusiasmare e grazie alle quali può essere facile maturare scelte di impegno o maturare scelte e motivazioni.

Per questo è utile nella Settimana dell’educazione chiedersi in che modo ragazzi, preadolescenti e adolescenti possono sperimentare un senso di appartenenza ecclesiale più ampio, quali debbano essere le occasioni e le esperienze “imperdibili” da proporre loro per crescere percependo la Chiesa come “casa”, crescendo nella familiarità e nella comprensione di legami che ci fanno sentire uniti oltre i muri e i confini. 

 

 

Per curare i luoghi di comunione

Gli stessi educatori possono respirare un orizzonte nuovo quando escono dalla propria singola realtà, per condividere i loro percorsi con altri educatori dello stesso territorio, città o decanato e partecipando alle proposte e agli eventi diocesani.

Nella Settimana dell’educazione 2024 ci chiederemo dunque quali sono i luoghi di comunione che offriamo ai più giovani e come possano essere curati, perché possano suscitare e generare una familiarità alla vita della Chiesa, in modo che ciascuno possa contribuire a costruirne il futuro.  

 

Puntiamo a riscoprire il valore della comunione fra tutti gli oratori della nostra diocesi, in obbedienza a quanto i Vescovi di Milano hanno voluto per il bene delle giovani generazioni: che gli oratori si coordinassero insieme per migliorare la loro efficacia e la loro capillarità sul territorio. La loro prossimità è una risorsa ma la loro collaborazione è certamente una risposta ai cambiamenti in atto.

Le strade di comunione si tracciano innanzitutto fra oratori vicini, che sono chiamati principalmente a lavorare insieme. Insieme, possono rinsaldare la loro vocazione a essere strumento della Chiesa diocesana per l’educazione alla fede, vincendo resistenze e reticenze.

 

 

Collaborazione fra oratori dello stesso territorio

Il confronto dell’Assemblea degli oratori del 25 novembre scorso sulla diocesanità ha fatto emergere come sia necessario compiere passi in avanti soprattutto nella collaborazione fra oratori dello stesso territorio, andando a migliorare le relazioni personali e a definire meglio i ruoli di coordinamento e le modalità organizzative di un “lavorare insieme” fra oratori, anche diversi per tipologia.

 

Invitiamo a generare il confronto nelle comunità pastorali e nei decanati, facendosi aiutare dalle “10 parole per la diocesanità”, che possono essere messe in relazione con il modo di collaborare fra oratori: rispetto a ciascuna parola messa in relazione con questo ambito, ci si può confrontare su quali siano le criticità, quali gli aspetti positivi e quali gli aspetti da migliorare con proposte concrete.

 

 

Workshop in oratorio

È lo stesso lavoro che abbiamo realizzato in forma di workshop all’Assemblea degli oratori e che possiamo replicare negli oratori. In questo caso, ci si può confrontare proprio sul tema della collaborazione fra oratori dello stesso territorio

Delle carte riproducono le 10 parole della diocesanità (con uno spazio bianco per scrivere). I contorni delle carte hanno tre colori diversi: rosso indica la criticità; verde indica la positività; azzurro indica la possibilità (i passi in avanti possibili).

Scarica qui il modello per le carte

Ciascuno dei partecipanti al workshop ha 20 minuti di tempo per scegliere una carta alla volta, scrivendo su di essa le motivazioni per cui ha fatto proprio quella scelta: se sceglie una carta con il contorno rosso vorrà sottolineare una criticità in riferimento a quella parola. Tutte le scelte sono in relazione alla collaborazione fra oratori dello stesso territorio. Per esempio, una persona può scegliere la parola “partecipazione” e scrivere che, quando c’è un’iniziativa comune del territorio, sono pochi gli oratori che vi aderiscono e partecipano. La scelta delle carte continua, sottolineando volta per volta e liberamente, gli aspetti negativi o le positività o la propositività (carta azzurra).

Le carte vorranno posizionate su un cartellone perché siano ben visibili a tutti (meglio se incollate al cartellone).

Dopo 20 minuti avremo costruito una “mappa” che, rispetto alla collaborazione fra oratori, chiarisce se sono maggiori i punti critici o i punti positivi. Ogni parola esprimerà quali sono i punti che si vogliono maggiormente sottolineare. La discussione insieme farà emergere qual è la situazione della nostra capacità di collaborare in riferimento a uno “stile di diocesanità” che le 10 parole ci vogliono offrire.

Ad un certo punto della discussione ci si inviterà reciprocamente a spostarsi verso alcune proposte da fare, sempre in relazione a ciascuna parola presa in considerazione, scrivendo su altre carte blu quale possa essere il passo in avanti o la proposta o la direzione da prendere, in considerazione al rapporto fra una determinata parola e il senso di collaborazione ecclesiale fra oratori.

Insieme, si potrà arrivare a delle conclusioni che mettano in luce l’aspetto della proposta e impegni i presenti a lavorare per la buona riuscita degli obiettivi e dei passi concreti che possono contribuire a realizzare le proposte che sono emerse.

 

 

Le dimensioni della diocesanità

Durante la Settimana dell’educazione sarebbe utile riprendere le dimensioni della diocesanità che abbiamo presentato nel sussidio dell’anno oratoriano 2023-2024 e che abbiamo ripreso anche durante l’Assemblea degli oratori dello scorso novembre (vedi tutti gli allegati a questa pagina): la comunione con il vescovo; la comunione fra oratori della stessa diocesi; la collaborazione fra oratori dello stesso territorio; l’attenzione agli oratori più poveri.

Così come si è fatto all’Assemblea, si può riprendere il workshop sulla diocesanità con l’utilizzo delle carte (vedi sopra), con il riferimento alle 10 parole per uno stile diocesano e il rapporto che hanno (critico, positivo o costruttivo) con tutte le dimensioni della diocesanità. Si può utilizzare un modello di cartello, sul quale applicare le carte scelte da chi partecipa al workshop nel primo giro di raccolta di criticità, positività o propositività.

 

 

Il nuovo libretto per la preghiera e riflessione degli educatori
Essere Chiesa – Educatori alla scuola del Sinodo

Potremo entrare nei “lavori in corso” del Sinodo della Chiesa universale, facendo la nostra parte nel “cammino sinodale” di una Chiesa che vuole cambiare, per essere più vicina alle persone del nostro tempo e non tradire la sua missione.
Ci faremo aiutare dal nuovo libretto per la Settimana dell’educazione, dedicato alla preghiera e alla riflessione quotidiana degli educatori, soprattutto di quelli impegnati con preadolescenti e adolescenti.
La nostra ambizione è quella di poter educare i ragazzi e le ragazze che ci sono affidati a comprendere e accettare la sfida entusiasmante dell’Essere Chiesa, per sentirsi parte di un corpo solo e di una grande fraternità che si lascia guidare dal suo unico maestro che è il Signore Gesù.
È fondamentale allora sintonizzarsi con la voce dello Spirito Santo che abita in noi, perché sia Lui a ispirare i pensieri, i desideri, le azioni per il nostro coinvolgimento. Perché è là dove siamo, anche insieme ai più giovani, che possiamo e dobbiamo costruire una comunità che annuncia, che ama, che condivide.

Il libretto “Essere Chiesa – Educatori alla scuola del Sinodo” sarà a disposizione da giovedì 11 gennaio 2024, direttamente alla libreria Il Cortile di Milano (ma potrà essere prenotabile dall’8 gennaio 2024 su www.libreriailcortile.it). 

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