Un momento di ritiro per gli adolescenti, così come farebbero in gruppo nel mezzo della Quaresima. Un ritiro che inevitabilmente ha una dimensione personale e prevede una scelta consapevole da parte dei ragazzi: trovare del tempo domenica o lunedì per vivere un momento di preghiera e riflessione alla luce del Vangelo della IV Domenica di Quaresima, la Domenica del Cieco.


Proponiamo agli adolescenti una scheda per vivere il logo momento di Ritiro spirituale “fatto in casa”, uno strumento utile per gli adolescenti, da usare per pregare personalmente a casa. Sono segnate diverse attività che, a seconda del gruppo e della sensibilità di ciascuno, sarà possibile usare in toto oppure come base da cui trarre solamente alcuni spunti. A partire dal brano evangelico della IV Domenica di Quaresima, La domenica del Cieco (Gv 9, 1-38b), vengono forniti degli spunti di riflessione e preghiera personali, che possano coinvolgere la sfera affettiva e personale degli adolescenti, calandosi nel contesto odierno. È richiesta la partecipazione dei ragazzi nell’inviare agli educatori delle riflessioni e delle foto (al termine dell’attività). Si vuole quindi investire sulla preghiera personale, ma anche sull’interazione.

Prima di iniziare, viene chiesto ai ragazzi di trovare un posto tranquillo della casa, dove si possa stare senza essere disturbati, mettendo il cellulare in modalità aereo e trovando una posizione adeguata per la preghiera. Si chiede quindi di fare silenzio fuori e dentro di sé.

Si inizia allora questo momento con la lettura del salmo 139 (138).

STRUTTURA:

  • PRIMO MOMENTO. Riflessione sulla propria vita/storia
  • SECONDO MOMENTO. Vedo ciò che mi circonda? Riflessione sui valori, persone, momenti importanti che aiutano a cambiare sguardo
  • TERZO MOMENTO. Vedo, vado e torno. Riflessione sul cambiare sguardo, capacità di vedere il bello che mi circonda. Infine fare qualcosa di concreto che testimoni questo cambiamento
  • PREGHIERA FINALE

Scarica qui la scheda per gli adolescenti, da inviare con la proposta di vivere questo Ritiro.

Scarica qui la scheda per gli educatori, utile per i contenuti e per accompagnare i ragazzi.

 

 

PRIMO MOMENTO

Passando, vide un uomo cieco dalla nascita

Attività 1
Visione del film “Marie Heurtin” – dal buio alla luce. Si tratta di un valido spunto di riflessione che si può proporre ai ragazzi in diverse occasioni, come un cineforum.

CONTENUTO

Il passaggio di Gesù proprio vicino al cieco nato non lascia indifferente il Signore. Gesù viene interpellato dai suoi discepoli. Un semplice passare di là può suscitare stupore, sgomento, curiosità… c’è qualcosa che mi tocca nel mio quotidiano? Esiste uno spunto che magari abbiamo già visto che può dare significato al mio quotidiano?

Prova allora a farti interpellare da questo film, accogliendo con curiosità le provocazioni proposte.

Attività 2
Compila una tua carta d’identità che descriva un po’ chi sei e cosa fai nella vita, le tue passioni e i tuoi interessi. Qual è la tua compagnia? Cosa fai e con chi passi la maggior parte del tempo libero? Qual è il tuo impegno in oratorio? Pratichi sport? Come vivi la scuola?

CONTENUTO

Il cieco nato aveva una sua storia, delle caratteristiche che lo contraddistinguevano dagli altri. Così come il cieco, ciascuno ha delle specifiche caratteristiche che ci permettono di essere noi stessi.

Quali sono i valori fondamentali che caratterizzano la vita di ciascuno? Su quali valori si costruisce la propria vita? E il proprio rapporto con Dio da cosa è dato? Che cosa consente a ciascuno di entrare in relazione con Lui?

Attività 3
Scrivi in breve la tua storia, partendo dall’infanzia, poi le medie, fino ad arrivare a oggi. Quali sono i momenti della tua vita che ricordi con piacere? Quali sono i nodi fondamentali della tua vita? Per aiutarti in questa azione, prova a chiudere gli occhi e mettere un sottofondo musicale adatto.
Quanto ti impegni nelle situazioni che vivi quotidianamente?

Scrivi a un tuo educatore (o al don, alla consacrata, al coordinatore) con cui hai maggiore confidenza un momento importante della tua vita, un momento felice che vorresti condividere. Magari si tratta di un’esperienza che hai vissuto con l’oratorio.

CONTENUTO

La storia dell’uomo cieco è la storia di ciascuno. È la storia di chi guarda ma non vede, di chi vive ma non se ne accorge, di chi è amato, ma si sente solo. E la mia storia? Da dove parte? Dove sta andando? Quali sono i momenti fondamentali della vita?

 

 

SECONDO MOMENTO

…e i suoi discepoli lo interrogarono: «Rabbì, chi ha peccato, lui o i suoi genitori, perché sia nato cieco?». Rispose Gesù: «Né lui ha peccato né i suoi genitori, ma è perché in lui siano manifestate le opere di Dio. Bisogna che noi compiamo le opere di colui che mi ha mandato finché è giorno; poi viene la notte, quando nessuno può agire. Finché io sono nel mondo, sono la luce del mondo». Detto questo, sputò per terra, fece del fango con la saliva, spalmò il fango sugli occhi del cieco.

Attività
Lasciati ispirare dal dipinto che vedi. Quali sono le cose che vedi ogni giorno, ma a cui non dai importanza? In questo momento puoi guardarti attorno, cercando di vedere il bello che ti circonda: prova a guardarlo con occhi nuovi. Riconosci in questa situazione straordinaria un’occasione per vedere con un’altra prospettiva la tua quotidianità? Quali sono i piccoli gesti che i tuoi cari fanno per te? Come vivi la tua quotidianità in casa? Il rapporto con la tua famiglia? Trovi del tempo per gli altri?

Nel 1889 Vincent Van Gogh si trovava nell’ospedale di Arles, per curare una grave malattia mentale. Quei giorni apparentemente tristi e senza speranza si rivelarono per lui – al contrario – una sorgente di creatività eccezionale. Quando ne aveva la possibilità, Vincent accedeva a tela e colori e dipingeva, come in questo caso: uno scorcio del cortile dell’ospedale. Il ricovero e la clausura per lui non furono fonte di disperazione, ma occasione per guardarsi dentro ed esprimersi con il suo talento, la pittura. In questo dipinto i colori sono un po’spenti, i rami spogli, quasi a farci intendere l’umore di Van Gogh. Ecco allora che silenzio, solitudine e isolamento fanno il miracolo: risvegliano la creatività, scatenano i nostri talenti e fanno vedere il presente (solo all’apparenza negativo) con occhi nuovi.

CONTENUTO

Il fango, simbolo del contatto con la terra, del lavoro quotidiano, della vita che, a volte, mette alla prova, mette in difficoltà. Gesù sputò per terra: un gesto fuori dalle righe, fuori dalla normalità, fuori dagli schemi. Un gesto che genera un cambiamento. Quali sono i momenti significativi della vita che hanno portato numerosi cambiamenti? Quali quelli che hanno fatto crescere? Quegli avvenimenti (positivi e negativi) che mi hanno cambiato?
Anche nei momenti di difficoltà si possono scoprire nuovi modi di guardare il mondo. C’è la possibilità di cambiare modo di guardare quanto ci circonda.

 

TERZO MOMENTO

…e gli disse: «Va’ a lavarti nella piscina di Sìloe» – che significa Inviato. Quegli andò, si lavò e tornò che ci vedeva.

Attività
Prenditi ancora qualche minuto di tempo. Tempo per pensare, riflettere, pregare.
Hai già riflettuto sulla tua vita e la tua storia, sulle persone e sui momenti importanti.
Adesso è il momento di deciderti, di andare. Dove? A fare cosa? Ora ti è chiesto di prendere delle decisioni e fare qualcosa. Aiuta in casa, prova a sentire qualcuno con cui non parli da tempo, chiama i tuoi parenti.

Alla fine di questo percorso, guardati intorno, guarda fuori dalla finestra e fai una fotografia nel momento della giornata che preferisci (mattino presto, tramonto) oppure scatta una foto di un particolare che ti colpisce. Invialo ai tuoi educatori e condividilo sui social con l’hashtag #IOPREGODACASA.

Questa attività può diventare davvero un’opportunità per condividere sui social dei contenuti importanti. Per questa ragione viene chiesto agli educatori di fare delle storie dalla pagina Instagram del proprio oratorio taggando @fondazioneoratorimilanesi e con l’hashtag #IOPREGODACASA. Le foto migliori verranno ripostate.

CONTENUTO

Questo è il momento giusto, una situazione che diventa occasione, è il momento di decidere e andare. Si tratta di fidarsi del Signore e cambiare la propria vita, cambiare radicalmente il proprio modo di pensare e agire. L’uomo cieco dalla nascita decide di andare alla piscina di Sìloe: un cammino faticoso, ma che ha portato molti frutti.

Non bisogna semplicemente adagiarsi in una situazione, facile o complicata che sia. Bisogna trovare tempo e forza per rialzarsi, per vivere la vita a pieno. Così ciascuno, in una situazione di straordinaria quotidianità, deve ritrovare il modo migliore per vivere, facendo un’attenta analisi delle cose veramente importanti, di come usare il proprio tempo.

 

 

PREGHIERA FINALE

Per concludere al meglio questo momento di riflessione, affida al Signore il tuo cammino, le situazioni e le persone a te care con questa preghiera.

Signore,
TI RINGRAZIO perché tu mi vuoi bene per quello che sono, con i miei pregi e i miei difetti. 
AIUTAMI a non fermare la mia attenzione solo sulle cose che non vanno ma a riscoprire le cose belle che mi circondano.
TI RINGRAZIO per le persone che mi hai messo accanto: i familiari, gli amici, i professori, le persone che mi aiutano a crescere. 
AIUTAMI a non dimenticare mai il valore prezioso dell’amore condiviso, della custodia del fratello, soprattutto in questi giorni particolari.
TI RINGRAZIO per tutte le esperienze che mi hanno aiutato a maturare, a camminare, con passione, sulle tue strade. 
AIUTAMI a rimettermi sempre in gioco, a non “tirarmi indietro” quando mi chiedono una mano perché c’è più gioia nel dare che nel ricevere. Amen.

 

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