È l'esperienza diocesana per eccellenza che proponiamo agli adolescenti dei gruppi degli oratori ambrosiani, la Notte bianca della fede per mettersi in viaggio e incontrare un altro volto della Chiesa e la realtà viva di un'altra Città diversa dalla propria. La meta quest'anno è stata Genova. Gli adolescenti hanno incontrato l'Arcivescovo della diocesi genovese al Porto Antico e hanno percorso i vicoli e i caruggi del centro cittadino, vivendo intensi momenti di testimonianza. La preghiera ha dato il ritmo ad ogni momento di questa Notte bianca della fede, culminando il mattino del 1 maggio con la S. Messa presso la Cattedrale di San Lorenzo, presieduta dal Vescovo ausiliare Luca Raimondi che ha guidato con la sua presenza tutto il cammino degli adolescenti. Ringraziamo per l'ospitalità la Diocesi di Genova e, soprattutto, per la testimonianza di fede che ci ha lasciato.


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Era il 2019 quando prendemmo contatti con la Diocesi di Genova per chiedere di ospitarci per la Notte bianca della fede. Ora nel 2023, dopo quattro anni, siamo riusciti a far vivere questa esperienza ad adolescenti che non sono più gli stessi, in tutti i sensi.

Domenica 30 aprile e lunedì 1° maggio 2023 siamo stati a Genova, per questo incontro diocesano così originale, perché vissuto con il coinvolgimento di un’altra diocesi, facendo respirare agli adolescenti una dimensione ecclesiale molto più ampia della propria. Siamo stati ospiti dell’Arcivescovo Marco Tasca, della Pastorale giovanile di Genova, del Seminario – e dei seminaristi – della città, capitanati da don Fully Doragrossa, e dei Salesiani dello storico oratorio di Don Bosco di Sampierdarena.

«La piena disponibilità della Chiesa genovese ad accoglierci con una fraternità e generosità senza riserve è stata fra le cose che ci ha più commosso. Pensando al rinvio dovuto al Covid, siamo quasi più contenti – ha affermato don Stefano Guidi, direttore della Fom – che sia andata così, perché questi adolescenti, con tutto quanto hanno passato, hanno più bisogno di esperienze di questo genere, per una riconquista della socialità e della dimensione comunitaria».

La Notte bianca della fede per molti di loro è stata una “sorpresa”, perché hanno potuto vivere, in piccolo, quelle dimensioni che si sperimentano durante una GMG: ritrovarsi in una città nuova da diverse provenienze (pensando a diversi oratori che si incontrano), sentirsi parte di un tutto che è la Chiesa, anche fuori dalla propria realtà, vivere la precarietà del cammino e dell’essere ospitati su un “pavimento”, in un salone di un Seminario o in una palestra di un Oratorio, come quello dei Salesiani di Sampierdarena che hanno aperto le porte a centinaia dei nostri adolescenti, in totale “spirito di famiglia”.

«Camminerai» è stato il titolo di questa Notte bianca della fede: un’espressione di piena fiducia verso il futuro degli adolescenti e di impegno a costruire con loro un cammino che sia di “discepolato”, dietro al Signore Gesù, nell’ascolto del suo vangelo, nella frequentazione dei sacramenti e dentro una comunità viva che dia una bella testimonianza di che cosa significa essere Chiesa.

La Notte bianca della fede 2023 è stata vissuta secondo la formula collaudata per questo evento diocesano: l’animazione e l’incontro con il Vescovo ospitante in un luogo significativo della città, l’esperienza dell’incontro con la Chiesa locale, fatto di testimonianze per le vie della città, con esperienze per pregare, riflettere, fare silenzio, testimoniare come gruppo e in prima persona – anche nel gioco e nell’animazione – la bellezza dell’essere cristiani. E poi la mattina successiva la S. Messa conclusiva con un nostro Vescovo ausiliare, a rinsaldare il legame con la propria Chiesa diocesana.

Ci ha accompagnato per tutto il tempo di questo incontro il Vescovo ausiliare di Milano Luca Raimondi che ha voluto condividere tutte le tappe di questa Notte e ha di fatto guidato il cammino degli adolescenti durante l’incontro.

Ci siamo trovati dunque al Porto Antico, uno dei luoghi più antichi e suggestivi di Genova, guardando le barche ormeggiate e l’Acquario, con la gente che passeggiava e noi a ballare i balli dell’oratorio, dando testimonianza, secondo lo stile dell’animazione in oratorio.
Il cammino della Notte bianca della fede è iniziato con la “preghiera della partenza” e con le “barchette di carta” da affidare con la propria preghiera al “mare”, in ascolto dell’Arcivescovo di Genova Marco Tasca che ha voluto accoglierci e darci il suo benvenuto e la sua benedizione.
Il Vangelo che abbiamo ascoltato: «Venite dietro a me, vi farò diventare pescatori di uomini» ha dato avvio alla riflessione: «Camminare per noi significa seguire, andare dietro a una persona, implica fidarsi di Gesù Cristo, e questo ci basta ha commentato l’Arcivescovo Marco –. Essere “pescatori di uomini” per noi significa “tirar fuori” gli altri da quelle condizioni che gli impediscono di vivere ed essere felici. Vale la pena vivere questa “missione” e rispondere alla domanda “per chi sono io?”. Camminate allora e camminate insieme agli altri».

Fra i vicoli e i caruggi del centro di Genova, gli adolescenti si sono messi in cammino, scoprendo la meraviglia di chiese in cui gli stili architettonici si sono sovrapposti e che hanno fatto la storia della città, ma soprattutto rendendosi conto di quanto sia bello dare “testimonianza”, mettendosi in ascolto di chi vive la sua fede a Genova nei diversi ambiti di vita.

Anche la musica di Fabrizio De André ha potuto dare la sua “testimonianza” richiamando la necessità di costruire una umanità attenta al rispetto dell’altro, alla vittoria sull’emarginazione, il rancore e il pregiudizio. Gli adolescenti grazie alle esecuzioni della compagnia musicale Coloredelvento hanno potuto mettersi in ascolto di questa musica d’autore ricca di contenuti che sanno di “buona novella”.

E poi l’ascolto delle consacrate francescane della comunità di Boccadasse che hanno invitato gli adolescenti a interrogarsi su dove e come hanno incontrato il Signore Gesù, come e quando si sono lasciati “pescare” da lui.

Anche la congregazione dell’Oratorio di San Filippo Neri ha dato testimonianza offrendo l’idea di oratorio che san Filippo aveva e che può essere ancora un segno e una testimonianza per le giovani generazioni di oggi.

La Notte bianca della fede ha avuto il suo momento giocoso con il “gioco delle curiosità”, vinto dal gruppo degli adolescenti dell’Oratorio di Merate, ma anche il suo momento centrale con l’Adorazione eucaristica, in cui ciascuno davanti al Signore ha potuto rinsaldarsi nella consapevolezza di sentirsi amato e chiamato a essere testimone di luce.

La vita è vocazione: è una delle convinzioni e degli atteggiamenti a cui vogliamo educare gli adolescenti. La Notte bianca della fede di quest’anno invitando ragazzi e ragazze a comprendere la loro chiamata a essere discepoli del Signore ha così celebrato la sessantesima Giornata di preghiera per le vocazioni.

Grazie al Vescovo Luca al termine del percorso abbiamo potuto vivere la “preghiera della buonanotte”, un richiamo alla “tenerezza” come stile di vita da alimentare per il proprio cammino futuro, a imitazione della “tenerezza di Dio”.

Dopo il riposo notturno, questo incontro diocesano non poteva che concludersi con l’Eucaristia. L’abbiamo celebrata nella Cattedrale di Genova con il Vescovo Luca Raimondi a presiederla e a ricordare agli adolescenti che anche loro possono rivivere l’esperienza del cammino con accanto il Signore Gesù, come quei due discepoli di Emmaus (brano che è stato letto durante la Messa), leggendo da soli il Vangelo, partecipando a tutti i costi all’Eucaristia domenicale, vivendo nella Chiesa e mai fuori di essa, pronti a fare esperienza di «Gesù che ha buttato la sua vita per donarla a me».

Puoi rivedere la Messa della Notte bianca della fede cliccando qui.

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