La richiesta di papa Francesco di vivere questo ottobre come un “mese missionario straordinario” interpella anche gli oratori, che sono chiamati quindi a “partire” con le loro attività ordinarie, in modo straordinario.


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Partire e inserirsi sono le due parole chiave che possono spronare anche i ragazzi a vivere il mese missionario straordinario, riconoscendosi parte di una “missione” da compiere, quella di portare nel mondo il comandamento dell’amore e l’annuncio della salvezza. La partenza può significare per loro correre verso i propri amici con uno spirito nuovo, disposti a fare il primo passo, e a interpretare qualcosa dello stile del Vangelo, nelle loro esperienze quotidiane. Inserirsi significa imparare ad accogliersi gli uni gli altri, proprio all’interno dell’oratorio, che può essere proposto a tutti come “una seconda casa”, da vivere e da costruire insieme.

 

Potremo coinvolgere ragazzi e ragazze per chiedere loro come rendere l’oratorio sempre più missionario, corrispondendo all’intuizione di san Giovanni Paolo II che ha definito l’oratorio come “ponte fra la strada e la Chiesa”. Gli adolescenti si prepareranno a sperimentare la dimensione dell’“uscire”, in occasione della Notte dei Santi del 31 ottobre, che sarà vissuta a contatto con gruppi ed esperienze di carattere missionario.

 

Sarà fondamentale curare l’altro aspetto del Mese missionario straordinario che è la riscoperta della “missione ad gentes come una delle attenzioni costanti che anche l’oratorio, attraverso gruppi e attività, può sempre custodire.

Un suggerimento che diamo consiste nell’associare il lancio delle proposte presentate nel sussidio CREARE E PROGETTARE, quei percorsi possibili che sono presentati nella fase del “creare e progettare” di Oratorio 2020, come un’occasione per rilanciare le attività dell’oratorio in chiave missionaria, facendo qualcosa di nuovo, o “facendo meglio” – con più consapevolezza – in quegli ambiti che l’oratorio sceglierà di valorizzare con l’azione.

Estratto MISSIONARIETA’ del sussidio CREARE E PROGETTARE

 

Tutto quello che facciamo ci invita a essere «missionari». Lo stesso Arcivescovo Mario Delpini nella sua Lettera pastorale “La situazione è occasione” (ed. Centro ambrosiano), ci stimola a mettere in pratica, nei nostri ambienti, gli elementi caratterizzanti della missione che sono appunto il partire e l’inserirsi.

Lo fa in riferimento alla necessità di mettere in pratica la Chiesa dalle genti, con un autentico inserimento di quanti hanno lasciato le loro terre di origine e ora fanno parte delle nostre comunità (quanto possa fare l’oratorio in questa direzione è evidente a tutti), ma soprattutto alimentando la coscienza di dover avere uno “slancio” verso gli altri, nel segno della partenza, cioè dell’“andare verso l’altro”, anche se e proprio perché ancora non lo conosciamo.

L’inizio dei percorsi deve dunque alimentare le nostre relazioni, può invitarci l’un l’altro, nel far nascere o crescere il senso di amicizia fra le persone che è una delle caratteristiche peculiari dell’essere “discepoli del Signore”. L’oratorio può fare molto in tal senso. L’invito rivolto agli educatori di preadolescenti e adolescenti a partecipare a EduCare 2019 “Fare casa” dovrebbe subito generare un cambiamento di prospettiva e di attitudine (e qualche azione virtuosa), nella direzione di costruire con i ragazzi, preado e ado soprattutto, un oratorio davvero capace di “missione”, con tutti. Il percorso di EduCare 2019 è dunque strettamente collegato al mese missionario straordinario.

 

L’oratorio può farsi carico, quest’anno in modo straordinario, di educare alla passione per la missione ad gentes, imparando a sostenere i missionari e i fidei donum e venendo a conoscenza delle tante storie di missione che possono affascinare molti e suscitare il desiderio di fare lo stesso nei propri ambiti di vita.

Bisogna, infine, pensare con creatività a come far “partire” tutti i gruppi e tutte le esperienze, dopo la Festa di apertura degli oratori del 22 settembre prossimo, perché si abbia la sensazione di una partenza in senso missionario, da “discepoli-missionari”. È una richiesta esplicita del nostro Arcivescovo che non vorremmo disattendere.

 

Siamo invitati dunque a pensarci. Sarebbe utile costituire un gruppo di lavoro che possa studiare, in queste settimane che precedono la Festa dell’Oratorio, a come dare una forma “missionaria” a tutte le attività che partiranno fra settembre e ottobre e a come rendere il mese di ottobre 2019 davvero straordinario.

 

La Notte dei Santi 2019 degli adolescenti
chiude il mese missionario straordinario

Stiamo collaborando con l’ufficio per la pastorale missionaria e con diversi enti missionari, affinché l’edizione 2019 della Notte dei Santi degli adolescenti abbia un carattere di invito ad essere “discepoli e missionari” sul nostro territorio.

Celebreremo dunque con gli adolescenti la fine del mese missionario straordinario, in compagnia dell’Arcivescovo e dei Vescovi ausiliari della Diocesi, vivendo la serata di giovedì 31 ottobre 2019 attorno alla Basilica di Sant’Ambrogio a Milano. Il percorso coinvolgerà tutti per riscoprire le radici del proprio battesimo, le peculiarità dell’essere cristiani, l’impegno a partire per essere nel mondo annunciatori del Vangelo.

Sarà dunque una Notte dei Santi speciale, a cui invitiamo tutti i gruppi di adolescenti con i loro educatori.

 

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