A seguito dell’appello della Pastorale Giovanile e di Caritas Ambrosiana, rivolto ai giovani delle comunità parrocchiali e realtà ecclesiali, di farsi avanti con generosità e porsi al servizio degli altri, sono stati molti ad essersi resi protagonisti di opere di carità e ad aver dedicato tempo al volontariato.


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Di seguito riportiamo alcuni esempi di #giovaninellacarità, tra i tanti che si sono realizzati e si stanno realizzando sul territorio diocesano anche a seguito dell’invito al servizio rivolto ai gruppi giovanili da parte della Pastorale Giovanile e di Caritas Ambrosiana.

Già dallo scorso maggio il gruppo giovani della Comunità Pastorale “San Fermo M.” di Nerviano (MI), effettuano, in collaborazione con il gruppo volontario vincenziano, il servizio di consegna dei pacchi Caritas e del “fresco” e continuano a farlo anche in questa seconda ondata della pandemia.

Anche i giovani della parrocchia e dell’oratorio San Giovanni Crisostomo in Milano hanno collaborato e collaborano con la Caritas locale nella distribuzione in sede e nella consegna a domicilio dei pacchi alimentari per le famiglie indigenti.

Non sono da meno i giovani della Comunità Pastorale “Maria Regina di Tutti i Santi” di Casatenovo (LC), che a partire dalla scorsa primavera, grazie ad un’ottima collaborazione con il comune, hanno attivato la “linea di assistenza a domicilio” rivolta alle persone vulnerabili. L’organizzazione è così suddivisa: mentre il comune raccoglie i bisogni dei propri cittadini, i giovani si occupano dell’acquisto di beni di prima necessità e di farmaci e della consegna a domicilio degli stessi a chi ne fa richiesta.

Anche il progetto “spesa SoSpesa”, realizzato durante il primo lockdown dai giovani di Vimercate (MB) in collaborazione con la Caritas, non si è mai fermato e continua tuttora. Posizionati all’uscita di un noto supermercato all’interno del centro commerciale di Vimercate, hanno raccolto più di 750 chili di viveri destinati alle famiglie più bisognose.

I giovani dell’Oratorio San Lorenzo in Milano hanno invece svolto e svolgono il loro servizio di volontariato presso la mensa dell’Opera San Francesco di viale Piave 2 (sempre in Milano), dove ogni sera circa 800 persone trovano ospitalità per un pasto caldo.

Ricordiamo, inoltre, i giovani della Comunità Pastorale Santa Maria Maddalena di Bellusco, Cavenago di Brianza, Mezzago, Ornago (MB): da maggio a dicembre 2020 (per un totale di più di 1.600 ore), sotto la guida di altri volontari adulti, hanno svolto lavori di imbiancatura, pulizia, manutenzione dell’oratorio di Bellusco: un altro esempio di servizio gratuito a vantaggio della comunità.

In questi mesi bui, segnati dalla pandemia, il volontariato ha quindi permesso e tuttora permette ai giovani di vivere un’esperienza forte di carità, che li educa all’importanza di essere e di esserci per l’altro gratuitamente.

È importante continuare a mettersi in prima linea nell’aiuto del prossimo. Lo ha sottolineato anche il nostro Arcivescovo Mario, durante la prima serata di Esercizi spirituali di Avvento, invitando i giovani ad alzarsi dal divano, per farsi avanti in opere di volontariato a favore dei più deboli, dei più anziani, come Maria ha fatto recandosi dalla cugina Elisabetta: opere che non siano però un singolo episodio isolato, ma una decisione a servire, sempre con prudenza naturalmente, ma con generosità.

Vi chiediamo di continuare a condividere con noi le vostre esperienze di carità, utilizzando l’hashtag #giovaninellacarità sui social, scrivendo al numero della Pastorale Giovanile (Servizio per i Giovani e l’Università) 371 4270581 oppure inviando una mail a giovani@diocesi.milano.it 

Per chi fosse interessato, cliccando qui  è possibile vedere le condivisioni che i giovani hanno effettuato tramite l’hashtag #giovaninellacarità.

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