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Milano ha tenuto a battesimo il “nuovo” Csi

Grande successo per la Convention nazionale. Le linee del presidente Achini: ascolto del territorio per arrivare al nuovo Statuto e molta attenzione alla comunicazione

22 Settembre 2008
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22/09/2008

di Moreno GUSSONI

Dal saluto di Lorenzo, giovane atleta della Virtus Milano, realtà Csi che ha compie 100 anni di vita, a quello della giovane Susanna degli Special Olympics (presentati da Alessandro Palazzotti e Anna Maria Arpinati) fino alla cena di gala al Castello Sforzesco, con l’assessore provinciale allo Sport di Milano Irma Dioli e tante altre autorità: questa la riuscita prima Convention nazionale del Csi.

Tutti presenti per elogiare lo spirito del Csi che, da quest’anno, con la nuova presidenza nazionale di Massimo Achini, si rinnova. E ne hanno visto i cambiamenti il direttore generale dell’Inter Ernesto Paolillo (con cui si è ricordato Giacinto Facchetti), l’assessore regionale allo Sport Piergianni Prosperini e Bruno Pizzul (entrambi ex atleti del Csi), don Antonio Mazzi, l’on. Donato Renato Mosella, don Mario Lusek della Cei, ma anche il cardinale Dionigi Tettamanzi, che ha inviato un sentito messaggio agli oltre 360 rappresentanti del Csi riunitisi al Centro San Fedele, gremendolo come in poche altre occasioni.

Per dire il “suo” nuovo Csi, Massimo Achini è partito dal rigore di Fabio Grosso nella finale dei Mondiali 2006. «Da quell’immagine – ha detto – ricavo che il nostro quadriennio sarà una partita lunga e impegnativa, che affronteremo con determinazione, pazienza e senza fretta. Siamo chiamati a lasciare il segno nel panorama sportivo italiano, nel sistema educativo nazionale, nella società civile, nella storia del nostro tempo, ma soprattutto nel cuore di ciascuno dei ragazzi che incontriamo. Per fare questo occorrono una grande squadra, un grande allenatore, idee chiare e uno stile all’altezza».

Così, da novembre a marzo, il Csi nazionale ascolterà i suoi Comitati territoriali (quelli lombardi si troveranno il 13 dicembre) per stendere con loro il programma sportivo dell’annata 2009-2010. E, nel 2010, Achini vuole arrivare a definire il nuovo Statuto del Csi. Chianciano, ovvero l’Assemblea nazionale elettiva, si è svolta a fine giugno, ma già il dinamico presidente e la sua squadra stanno rinnovando il Csi. Achini ha ribadito che serve una legge quadro per lo sport e prestato molta attenzione alla comunicazione.

«Da ottobre – ha detto – Stadium tornerà e sarà in versione on line. Ma non ci fermeremo qui. Rilanceremo Csi flash come agenzia di informazione del Csi e, a livello di presidenza nazionale, varerò la CsiTime, una newsletter con cui informerò tutti i presidenti, e quindi i Comitati, di ciò che si discute e si decide a livello nazionale».

L’eloquio trascinante di Achini, più volte interrotto da applausi (alla fine tutti in piedi a battere le mani) nel suo discorso concluso con citazioni di Luigi Gedda, ha dimostrato che il Csi guarda al futuro con fiducia e con una grande squadra. Con quegli uomini e quelle donne speciali che a Chianciano hanno scelto Achini come presidente nazionale e, sabato 20 a Milano, hanno ribadito di voler essere della partita. Anche perché il “nuovo” Csi valorizza davvero, e molto di più, il territorio.