Agli inizi degli anni Ottanta era stato prorettore dell’Università Cattolica a fianco di Giuseppe Lazzati, e poi aveva retto l’ateneo del Sacro Cuore dal 1998 al 2002. Sergio Zaninelli è morto martedì 23 settembre a 96 anni, nella sua casa a Milano.
«Con affetto e profonda gratitudine, l’intera famiglia dell’Università Cattolica ne ricorda l’esemplare servizio a favore dell’Istituzione, la figura di appassionato maestro e di autorevole studioso di storia economica, e l’alto magistero scientifico», dice l’attuale rettore, Elena Beccalli, ricordando il legame e l’impegno del professor Zaninelli per l’ateneo dei cattolici.
Zaninelli era nato a Milano nel 1929. Laureatosi in Giurisprudenza all’ Università degli Studi di Milano nel 1955, dal 1959 aveva iniziato la carriera accademica in Cattolica, prima come assistente alla cattedra di Storia economica, diretta dal professor Mario Romani, poi come docente di Storia del movimento sindacale, di Storia economica e di Storia dell’agricoltura.
Vincitore di cattedra nel 1970, dopo un quinquennio presso l’Università di Trento, nel 1975 era ritornato in Cattolica assumendo la direzione dell’Istituto di storia economica e sociale e dell’Archivio. Dal 1980 al 1983 era stato pro-rettore; poi, per tre mandati triennali, era stato Preside della facoltà di Economia e commercio. Ricoprendo infine la carica di Magnifico Rettore dell’Ateneo, fino al 2002.
La trentennale attività di Sergio Zaninelli alla Direzione dell’Archivio per la storia del movimento sociale cattolico in Italia è documentata nel volume da lui curato: Alla scuola di Mario Romani, pubblicato nel 2004 da Vita e Pensiero.
Dal 2012 era stato anche presidente dell’Istituto Auxologico Italiano di Milano. Nel 2019 aveva ricevuto dalle mani dell’arcivescovo di Milano Mario Delpini, l’onorificenza pontificia di Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine di San Gregorio Magno.
Il ricordo di Pietro Cafaro, docente di Storia economica all’Università Cattolica, su CattolicaNews:
«“Non chiamatemi maestro: l’Università Cattolica e la Storia economica hanno conosciuto ben altri maestri. Consideratemi un compagno di viaggio nella vostra formazione di studiosi”. Così amava rivolgersi ai suoi allievi il professor Sergio Zaninelli, con quel piglio semplice e diretto che lo caratterizzava. In realtà, però, Zaninelli è stato davvero un maestro, e un grande maestro.
Anzitutto un didatta capace di appassionare l’uditorio con una parola al tempo stesso ricca e chiara: riusciva a entrare in risonanza con chi lo ascoltava, fosse un’aula universitaria, l’auditorium di un convegno o una saletta parrocchiale. Da Mario Romani, il suo maestro che letteralmente venerava, aveva ereditato non solo il rigore metodologico, ma anche la passione per quella che oggi chiameremmo Terza missione. Il tutto nella convinzione dell’importanza di una “formazione permanente”, capace di favorire inclusione e mobilità sociale.
La sua figura occupa un posto centrale nella storiografia economica e sociale italiana, sia per l’ampiezza dei temi trattati, sia per il metodo rigoroso e la capacità di unire ricerca, didattica e impegno civile. Dalla scuola di Romani aveva appreso l’attenzione scrupolosa alle fonti, la chiarezza metodologica, la lettura critica dei nessi cronologici e causali. Diffidava delle semplificazioni e denunciava il rischio di frammentazione della disciplina, rivendicando invece la necessità di collegare costantemente passato, presente e futuro».
I funerali si svolgeranno venerdì 26 settembre alle 11 nella parrocchia di Santa Maria Nascente (piazza Santa Maria Nascente, 2) a Milano.
Ascolta qui il ricordo di Pietro Cafaro dedicato a Sergio Zaninelli, ai microfoni di Radio Marconi.







