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Bando

Regione Lombardia: “Giovani Smart”, oratori in prima linea

Parteciperanno attivamente alla nuova proposta nell’ambito di «Generazione Lombardia 2.0». L’iniziativa è rivolta a ragazzi tra i 15 e i 34 anni per sostenere progetti che rafforzino i legami sociali e il contrasto del disagio giovanile

1 Luglio 2025
La sottosegretaria allo Sport e Giovani di Regione Lombardia, Federica Picchi

Più di 5,6 milioni di euro per valorizzare i giovani. Lo prevede il bando «Giovani Smart – Supportiamo il potenziale giovanile» presentato lunedì 30 giugno a Palazzo Lombardia dal sottosegretario alla Presidenza con delega a Sport e giovani, Federica Picchi. Promossa nell’ambito del piano «Generazione Lombardia 2.0», l’iniziativa è rivolta a ragazze e ragazzi tra i 15 e i 34 anni, con il sostegno a progetti che rafforzino i legami sociali, promuovano occasioni di crescita e contrastino le dipendenze e il disagio giovanile.

Don Stefano Guidi

I progetti legati ai temi sociali vedranno inoltre la partecipazione attiva di molti oratori della Lombardia. «Mi sembra importante sottolineare l’attenzione che Regione Lombardia continua a dare agli oratori delle nostre Diocesi lombarde – ha affermato don Stefano Guidi, coordinatore Odl (Oratori Diocesi Lombarde) -. Un’attenzione che continua da tanti anni fatta di stima di fiducia ed incoraggiamento e che soprattutto riconosce la capacità che gli oratori hanno di animare le relazioni sociali e di valorizzare il contributo originale degli adolescenti e dei giovani».

Il bando

Il bando prevede il finanziamento di progetti in ambiti che spaziano dall’aggregazione alla cittadinanza attiva, dalla cultura allo sport, dalla mobilità internazionale alla prevenzione del disagio, con particolare attenzione ai giovani Neet. Le candidature possono essere presentate fino al 6 agosto attraverso la piattaforma regionale Bandi e Servizi (https://www.bandi.regione.lombardia.it/servizi/home). La graduatoria uscirà a fine ottobre. «Giovani Smart – ha detto Picchi – rappresenta una delle misure più significative che Regione Lombardia ha attivato per promuovere opportunità concrete per le nuove generazioni. È un bando che nasce per costruire legami e restituire fiducia: guardare ai giovani non come problema, ma come opportunità, facendoli uscire da loro stessi e stimolandoli nell’essere protagonisti dei loro territori con attività di volontariato verso i più deboli, di ripristino di zone degradate e creazione di spazi di socialità e di promozione di stili di vita sani, con particolare attenzione al contrasto alle dipendenze e alla valorizzazione del talento».

«Anche il Consiglio regionale – ha ricordato il presidente del Consiglio regionale, Federico Romani – ha approvato misure e progetti legati alla promozione giovanile e nel mondo del lavoro. Bando Giovani Smart continua l’azione politica regionale in quella sinergia tutta lombarda dove partecipano associazioni, singoli e istituzioni. Tutti insieme impegnati per confrontarsi su progetti innovativi e concreti come quello presentato oggi».

«Dobbiamo ripristinare una grande alleanza tra famiglia e scuola – ha detto il ministro dell’Istruzione e del merito, Giuseppe Valditara – che sappia tornare a dire dei no, che dia regole. Con genitori che non si pongano sullo stesso piano di figli per recuperare benevolenza. Insieme a una scuola che sappia valorizzare talenti, dare entusiasmo ai giovani. Che aspettano solo che qualcuno trasformi la loro voglia di vivere e crescere in progetti concreti. Insieme a tutto ciò servono luoghi di aggregazione che offrano occasioni per crescere insieme, tra coetanei».

«Questo bando ha molti punti di contatti con il nostro lavoro al Ministero – ha detto il sottosegretario Paola Frassinetti – in raccordo con famiglia, mondo del volontariato . Puntiamo sulla parola rispetto, sullo sport e sul valore dell’impegno di chi è riuscito. La scuola si impegna e fornire le conoscenze, ma è importante puntare al connubio tra sport, educazione civica e inclusività. Ci mettiamo a disposizione di tutti i nostri ragazzi perché il mondo scolastico è molto attinente a questo bando. E’ qui che ai nostri giovani insegniamo a vivere, e a crescere con l’obiettivo di creare una cittadinanza attiva degna di questo nome».