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Mondialità

Comuni brianzoli operatori di pace in Terra Santa

Muggiò, Besana Brianza, Cesano Maderno, Desio, Nova Milanese e Varedo attivamente impegnati nel progetto "Pro Gerusalemme", che mira a favorire il dialogo interetnico, interculturale e interreligioso tra israeliani e palestinesi

Veronica TODARO Redazione

28 Maggio 2009

Brianzoli «benefattori della Terra Santa». Il titolo, che in realtà è stato assegnato poco tempo fa al sindaco di Muggiò Carlo Fossati, si adatta perfettamente a tutti i brianzoli che con la loro generosità stanno contribuendo a costruire un percorso di pace. Sarà infatti anche grazie alla cordata di sei Comuni impegnati nel progetto “Pro Gerusalemme” se si riuscirà a favorire il dialogo e il rispetto tra giovani appartenenti a etnie, culture e religioni differenti in un’area in cui si giocano i destini del mondo.
Muggiò, Besana Brianza, Cesano Maderno, Desio, Nova Milanese e Varedo ci credono da anni. Da quando il progetto, di cui il Comune di Muggiò è capofila, è stato presentato da padre Ibrahim Faltas, francescano, parroco di Gerusalemme e rappresentante della Custodia francescana presso lo Stato di Israele e l’Autorità palestinese, conosciuto soprattutto perché, nel 2002, già responsabile della Basilica della Natività della cittadina palestinese, fu coinvolto nell’assedio armato alla chiesa, distinguendosi come capace mediatore tra israeliani e palestinesi.
Il progetto “Pro Gerusalmme” prevede la realizzazione, presso la parrocchia San Salvatore di Gerusalemme, nel quartiere di Bet Hanina, che significa “Casa della misericordia”, di un centro di aggregazione giovanile e di una fondazione per il dialogo interreligioso intitolati a Giovanni Paolo II. La cordata dei Comuni brianzoli si sta occupando di contribuire alla realizzazione di uno di questi lotti, recuperando in tre anni i fondi necessari attraverso uno stanziamento nei bilanci comunali, circa 71 mila euro, con l’organizzazione d’iniziative sul territorio, grazie a un’attività di sensibilizzazione dei cittadini e di promozione del progetto. Al raggiungimento dell’obiettivo, infatti, concorrono anche istituti scolastici, associazioni di volontariato, organizzazioni, istituzioni, realtà formali e informali attive nell’ambito dei territori coinvolti.
L’opera, che ha complessivamente un costo di circa 4,7 milioni di euro, ha lo scopo di recuperare, ammodernare, adeguare e rendere fruibile il vecchio centro parrocchiale di Bet Hanina, oggi fatiscente e composto da una chiesa, un salone conferenze e riunioni, un immobile contiguo per attività sociali, culturali e didattiche e campi sportivi. Il progetto intende ridisegnare gli spazi interni ed esterni del centro, adeguandoli a quelle che sono le esigenze attuali di tipo educativo, culturale, sociale e religioso. Data la vastità e l’ampiezza degli interventi, il progetto è stato diviso in tre stralci di circa un milione di euro l’uno: uno di questi verrà realizzato grazie alla generosità dei brianzoli.
Intanto, nel contesto di un pellegrinaggio in Terra Santa organizzato da don Fulvio Rossi, parroco di San Giuseppe a Muggiò, il sindaco Carlo Fossati è stato insignito a Gerusalemme del titolo di «benefattore della Terra Santa», firmato da padre Pierbattista Pizzaballa, Custode della Terra Santa, quale segno di ringraziamento del suo impegno a favore dei luoghi sacri. Brianzoli «benefattori della Terra Santa». Il titolo, che in realtà è stato assegnato poco tempo fa al sindaco di Muggiò Carlo Fossati, si adatta perfettamente a tutti i brianzoli che con la loro generosità stanno contribuendo a costruire un percorso di pace. Sarà infatti anche grazie alla cordata di sei Comuni impegnati nel progetto “Pro Gerusalemme” se si riuscirà a favorire il dialogo e il rispetto tra giovani appartenenti a etnie, culture e religioni differenti in un’area in cui si giocano i destini del mondo.Muggiò, Besana Brianza, Cesano Maderno, Desio, Nova Milanese e Varedo ci credono da anni. Da quando il progetto, di cui il Comune di Muggiò è capofila, è stato presentato da padre Ibrahim Faltas, francescano, parroco di Gerusalemme e rappresentante della Custodia francescana presso lo Stato di Israele e l’Autorità palestinese, conosciuto soprattutto perché, nel 2002, già responsabile della Basilica della Natività della cittadina palestinese, fu coinvolto nell’assedio armato alla chiesa, distinguendosi come capace mediatore tra israeliani e palestinesi.Il progetto “Pro Gerusalmme” prevede la realizzazione, presso la parrocchia San Salvatore di Gerusalemme, nel quartiere di Bet Hanina, che significa “Casa della misericordia”, di un centro di aggregazione giovanile e di una fondazione per il dialogo interreligioso intitolati a Giovanni Paolo II. La cordata dei Comuni brianzoli si sta occupando di contribuire alla realizzazione di uno di questi lotti, recuperando in tre anni i fondi necessari attraverso uno stanziamento nei bilanci comunali, circa 71 mila euro, con l’organizzazione d’iniziative sul territorio, grazie a un’attività di sensibilizzazione dei cittadini e di promozione del progetto. Al raggiungimento dell’obiettivo, infatti, concorrono anche istituti scolastici, associazioni di volontariato, organizzazioni, istituzioni, realtà formali e informali attive nell’ambito dei territori coinvolti.L’opera, che ha complessivamente un costo di circa 4,7 milioni di euro, ha lo scopo di recuperare, ammodernare, adeguare e rendere fruibile il vecchio centro parrocchiale di Bet Hanina, oggi fatiscente e composto da una chiesa, un salone conferenze e riunioni, un immobile contiguo per attività sociali, culturali e didattiche e campi sportivi. Il progetto intende ridisegnare gli spazi interni ed esterni del centro, adeguandoli a quelle che sono le esigenze attuali di tipo educativo, culturale, sociale e religioso. Data la vastità e l’ampiezza degli interventi, il progetto è stato diviso in tre stralci di circa un milione di euro l’uno: uno di questi verrà realizzato grazie alla generosità dei brianzoli.Intanto, nel contesto di un pellegrinaggio in Terra Santa organizzato da don Fulvio Rossi, parroco di San Giuseppe a Muggiò, il sindaco Carlo Fossati è stato insignito a Gerusalemme del titolo di «benefattore della Terra Santa», firmato da padre Pierbattista Pizzaballa, Custode della Terra Santa, quale segno di ringraziamento del suo impegno a favore dei luoghi sacri.