Share

Territorio

Anche l’Altomilanese pensa all’Expo

In un recente convegno si è discusso delle opportunità di crescita e sviluppo, dei progetti pubblici e privati come il Polo Fieristico Sud Malpensa, dell'Assesempione e delle piste ciclabili

di Andrea GIACOMETTI Redazione

29 Settembre 2009

L’altra faccia dell’Expo: il tessuto delle imprese targato Altomilanese. Anche questo territorio è sceso in campo in vista dell’Esposizione universale del 2015. E lo ha fatto al Polo Fieristico Sud Malpensa di Castano Primo, struttura che si è posta l’obiettivo di fare da punto di riferimento per un’area che, da un punto di vista economico, è caratterizzata da un’immensa frammentazione di piccole e medie aziende. Un tessuto imprenditoriale importante, che stenta però a trovare punti in comune e a convergere in una strategia condivisa.
Un’occasione è stata offerta, nell’ambito della nona edizione dell’Expo-Fiera dell’Altomilanese, dal convegno “Expo 2015-Progetti e opportunità per l’Altomilanese”. Un appuntamento per mettere in luce la necessità di “fare squadra” in vista dell’Esposizione milanese che, come più volte è stato sottolineato, deve essere un volano per tutta l’economia del territorio. Tra gli argomenti dibattuti nel convegno, che ha visto la presenza di molti amministratori locali, le opportunità di crescita e sviluppo dell’Altomilanese in previsione dell’Expo, i progetti pubblici e privati come il Polo Fieristico Sud Malpensa, l’Assesempione, le piste ciclabili nell’Altomilanese.
Un’agenda ricca di questioni dibattute da tempo, ma che proprio in vista dall’evento del 2015 potrebbero trovare finalmente una soluzione. Tanto più che altri territori limitrofi già si stanno muovendo, a confermare che l’Expo non coinvolgerà soltanto la metropoli. È il caso del Varesotto, che ha già presentato due progetti interessanti (“ExpoVillage” ed “ExpoKids”), in procinto di superare i confini del territorio d’origine e di essere “esportati” altrove.
Anche la struttura del Polo Fieristico Sud Malpensa ha proposto due iniziative. Si tratta di due mostre permanenti, su un’area di circa 10 mila mq, dal titolo “Italian Experience” e “World Experience”, dedicate rispettivamente alle eccellenze e tipicità made in Italy e dei Paesi stranieri che vorranno essere presenti all’Expo 2015 e anche oltre (per entrambe le mostre si punta all’inserimento nel parco progetti di Expo 2015). La parte restante della struttura fieristica – circa 13 mila mq coperti totali – è già oggi utilizzata per offrire servizi di qualità alla piccola e media impresa, puntando a fare del Polo fieristico una sorta di hub delle aziende della zona. Dopo il declino dell’aeroporto, forse questa potrebbe essere l’occasione giusta per ripartire. L’altra faccia dell’Expo: il tessuto delle imprese targato Altomilanese. Anche questo territorio è sceso in campo in vista dell’Esposizione universale del 2015. E lo ha fatto al Polo Fieristico Sud Malpensa di Castano Primo, struttura che si è posta l’obiettivo di fare da punto di riferimento per un’area che, da un punto di vista economico, è caratterizzata da un’immensa frammentazione di piccole e medie aziende. Un tessuto imprenditoriale importante, che stenta però a trovare punti in comune e a convergere in una strategia condivisa.Un’occasione è stata offerta, nell’ambito della nona edizione dell’Expo-Fiera dell’Altomilanese, dal convegno “Expo 2015-Progetti e opportunità per l’Altomilanese”. Un appuntamento per mettere in luce la necessità di “fare squadra” in vista dell’Esposizione milanese che, come più volte è stato sottolineato, deve essere un volano per tutta l’economia del territorio. Tra gli argomenti dibattuti nel convegno, che ha visto la presenza di molti amministratori locali, le opportunità di crescita e sviluppo dell’Altomilanese in previsione dell’Expo, i progetti pubblici e privati come il Polo Fieristico Sud Malpensa, l’Assesempione, le piste ciclabili nell’Altomilanese.Un’agenda ricca di questioni dibattute da tempo, ma che proprio in vista dall’evento del 2015 potrebbero trovare finalmente una soluzione. Tanto più che altri territori limitrofi già si stanno muovendo, a confermare che l’Expo non coinvolgerà soltanto la metropoli. È il caso del Varesotto, che ha già presentato due progetti interessanti (“ExpoVillage” ed “ExpoKids”), in procinto di superare i confini del territorio d’origine e di essere “esportati” altrove.Anche la struttura del Polo Fieristico Sud Malpensa ha proposto due iniziative. Si tratta di due mostre permanenti, su un’area di circa 10 mila mq, dal titolo “Italian Experience” e “World Experience”, dedicate rispettivamente alle eccellenze e tipicità made in Italy e dei Paesi stranieri che vorranno essere presenti all’Expo 2015 e anche oltre (per entrambe le mostre si punta all’inserimento nel parco progetti di Expo 2015). La parte restante della struttura fieristica – circa 13 mila mq coperti totali – è già oggi utilizzata per offrire servizi di qualità alla piccola e media impresa, puntando a fare del Polo fieristico una sorta di hub delle aziende della zona. Dopo il declino dell’aeroporto, forse questa potrebbe essere l’occasione giusta per ripartire.