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Quella “forbice” tra ricchi e poveri

Differenze sociali in aumento in Lombardia: si allarga il gap tra le famiglie benestanti e quelle in difficoltà. Con l'aumento dei prezzi si spende di più, ma si porta a casa di meno

5 Giugno 2008

08/02/2008

di Cristina CONTI

Si allarga la forbice tra benestanti e famiglie che faticano ad arrivare a fine mese. Lo evidenzia un’indagine Prometeia per conto di Findomestic, uno dei maggiori attori nel settore del credito al consumo.

Nel 2007 rispetto al 2006 il reddito medio pro capite in Lombardia è aumentato del 2,7%: precisamente del 3,1% a Milano e Provincia contro il 2,9% del resto d’Italia. Ma tenendo conto del tasso di inflazione, che a Milano lo scorso anno ha toccato il 2%, la situazione appare meno entusiasmante. «Si spende di più, ma visto l’aumento dei prezzi non è escluso che spesso, nonostante i maggiori esborsi si porti a casa meno – sottolinea il sociologo Enrico Finzi -. C’è poi una fetta di beni e servizi il cui consumo è obbligato come benzina, riscaldamento e farmaci. Tutti i soldi spesi per queste voci non aumentano di certo il benessere delle famiglie».

Secondo il rapporto Findomestic, nel 2007 i lombardi hanno avuto a disposizione in media 21.019 euro di reddito, comprese le rendite finanziarie. Nello stesso periodo hanno consumato in media 23.287 euro l’anno di reddito, di cui 20.233 spesi: un dato che colloca queste famiglie al terzo posto nella classifica delle province italiane per ordine di ricchezza.

A fare da traino ai consumi sono le automobili, con un aumento del 14,8%. In media ogni famiglia ha speso per l’acquisto dell’auto 1.337 euro contro 1.180 del 2006. Incrementi dovuti anche agli incentivi per le rottamazioni. La spesa per gli elettrodomestici ha toccato un più 11%, trascinata dagli incentivi contenuti nella Finanziaria per il 2007.

L’indagine non dice nulla sulla distribuzione della ricchezza tra la popolazione. «Se è vero, come afferma la Banca d’Italia, che un decimo degli italiani può disporre del 45% della ricchezza del Paese, a Milano la forbice è leggermente più stretta e lo stesso decimo della popolazione può contare sul 40% delle risorse cittadine. Le differenze sociali sono, comunque, in costante crescita», aggiunge Finzi.

Per quanto riguarda la crescita del Pil, invece, la Lombardia lo scorso anno ha realizzato un aumento superiore alla media delle regioni nord occidentali e anche a quella delle regioni italiane nel loro complesso. Le esportazioni, per esempio, sono cresciute a un ritmo più elevato rispetto alla media nazionale del 2007 costituendo quasi il 30% dell’intero export italiano.