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Nessuno senza dimora entro l’Expo 2015

Affrontare il problema di chi vive sulla strada oltre l'emergenza dei piani anti-freddo: con questo obiettivo la Caritas Ambrosiana, insieme ai principali soggetti del terzo settore operanti a Milano, ha presentato un documento con alcune richieste concrete alle istituzioni

5 Giugno 2008

18/04/2008

di Silvio MENGOTTO

Affrontare il problema di chi vive sulla strada oltre l’emergenza dei piani anti-freddo. Per questo la Caritas Ambrosiana ha presentato un documento, sottoscritto dai principali soggetti del terzo settore operanti a Milano, e alcune proposte concrete al Comune.

A presentare il documento, don Roberto Davanzo, direttore della Caritas Ambrosiana, Nicoletta Masucci, dell’associazione “Avvocati per Niente”, Raffaele Gnocchi, responsabile della Commissione per la grave emarginazione, e Lino Lacagnina, responsabile del Centro servizi per il volontariato nella Provincia di Milano.

Un recente documento del Parlamento europeo invita tutti gli Stati membri dell’Ue «a debellare il fenomeno della grave emarginazione entro il 2015», data che coincide con l’apertura dell’Expo a Milano. Per don Davanzo «sarebbe bello se Milano diventasse il capofila di questo grande impegno europeo. Una straordinaria occasione perché rimanga un segno tangibile in Milano, oltre ai grandi segni dell’architettura».

Sul tema, nel novembre 2007, in Vaticano, si è svolto il primo incontro internazionale per la Pastorale dei senza fissa dimora. Il documento ufficiale è un esplicito e autorevole invito pastorale alle comunità al fine di affrontare un problema che riguarda molte città in tutto il mondo.

La proposta Caritas, dal canto suo, nasce dalla consapevolezza che a Milano, nonostante lo sforzo del Comune e del volontariato, si muore ancora di freddo, come è accaduto lo scorso inverno a due persone senza dimora.

Da questa consapevolezza – e con la volontà di superare la logica dell’emergenza – il documento, firmato dalla Commissione per la grave emarginazione, contiene due richieste: 1) la costituzione di un tavolo sulle povertà estreme e la progettazione degli interventi territoriali; 2) la creazione di un Osservatorio permanente sulla grave emarginazione adulta.

Per Davanzo, si chiede «un osservatorio stabile e un tavolo di coordinamento che, in qualche modo, riconosca in questa galassia di presenze una voce ascoltata, con cui il Comune può confrontarsi».

Il documento “Milano solidale. Temi e prospettive di intervento con gli ultimi” osserva che sulla strada sempre più spesso si trovano insospettabili, che richiedono un approccio, un ascolto diverso perché non sono solo numeri. I “predestinati” all’emarginazione sociale hanno lasciato il posto ai “vulnerabili”, cioè persone che cadono in condizione di indigenza per avvenimenti, anche di portata modesta.

Inoltre Caritas Ambrosiana e “Avvocati per Niente” aprono un nuovo servizio di consulenza gratuita per chi vive sulla strada. Si tratta di uno sportello aperto, in forma sperimentale, dalla prima settimana di maggio in via Bergamini 10. Ogni venerdì pomeriggio, dalle 13.30 alle 15.30, per i prossimi tre mesi, due avvocati offriranno assistenza gratuita su questioni civili, penali e amministrative.

Lino Lacagnina, infine, ha illustrato il percorso dei corsi base previsti per la formazione dei volontari che collaboreranno alla realizzazione di questi progetti.