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Disciplina ed educazione

“O religione o bastone?”

L'illusione di chi usa la forza per cambiare le cose e le persone. Può darsi che le cose cambino, certamente non le persone. Esse cambiano solo con il linguaggio dell'amore

Vittorio CHARI Redazione Diocesi

17 Aprile 2009

L’Inghilterra non finisce mai di stupire! Contro la violenza giovanile ha inventato “i buttafuori antibulli a scuola”. Come in discoteca, come nei Pub.
Verranno assunti specialisti “con preparazione militare”, ex poliziotti e ex guardie carcerarie o ex-pompieri. Per un giro di vite, la Lega a Bergamo assumerebbe dei metalmeccanici, in Inghilterra invece no: con i giovani d’oggi ci vuole “lo sbirro” dalle spalle quadrate, dal manganello in mano.
Devono mantenere l’ordine in classe! Se le cose non andranno bene, importeranno dall’Italia le “ronde” per garantire la sicurezza anche fuori dal perimetro scolastico.
L’Inghilterra non finisce mai di stupire! Contro la violenza giovanile ha inventato “i buttafuori antibulli a scuola”. Come in discoteca, come nei Pub.Verranno assunti specialisti “con preparazione militare”, ex poliziotti e ex guardie carcerarie o ex-pompieri. Per un giro di vite, la Lega a Bergamo assumerebbe dei metalmeccanici, in Inghilterra invece no: con i giovani d’oggi ci vuole “lo sbirro” dalle spalle quadrate, dal manganello in mano.Devono mantenere l’ordine in classe! Se le cose non andranno bene, importeranno dall’Italia le “ronde” per garantire la sicurezza anche fuori dal perimetro scolastico. Don Bosco e il ministro della regina Anni fa, nel 1863, un ministro della regina Vittoria con un amico era arrivato a Torino e, accompagnato da un nobile della città sabauda, venne nell’oratorio e dato uno sguardo alla casa, si recò ad incontrare don Bosco, che si trovava nella sala ove studiavano più di un centinaio di giovanetti. Si meravigliò non poco il Ministro, vedendo tanta moltitudine di ragazzi in perfetto silenzio, con un solo assistente sulla cattedra: “Come è mai possibile, ottenere tanto silenzio e tanta disciplina? Ditemelo e, voi, – disse all’amico, che era suo segretario personale – scrivete quanto dirà questo sacerdote”.Don Bosco rispose che il mezzo che lui usava non poteva essere applicato dal ministro nelle sue opere. “Sono arcani solamente svelati ai cattolici. Sono la frequente confessione e comunione e la messa bene ascoltata”. Il Ministro, riconoscendo la verità delle parole di don Bosco, gli chiese: “Non si può supplire con altri mezzi?”. Don Bosco fu molto esplicito nel dichiarare che se non era possibile il ricorso alla religione, gli unici mezzi erano le minacce e il bastone: “Avete ragione! Avete ragione! O religione o bastone. Voglio raccontarlo a Londra”. Le persone cambiano con il linguaggio dell’amore Non so se l’abbia raccontato allora, dovrebbe raccontarlo adesso: “O religione o bastone”. Mentre si fa di tutto per cancellare Dio, si ricorre alla forza, alla violenza, che è sempre suicida. Si legga il brano del Vangelo dove il Cristo rimprovera Pietro che vuole difenderlo a colpi di spada: “Rimetti la tua spada al suo posto, perché tutti quelli che prendono la spada, di spada moriranno”. È l’illusione di chi usa la forza per cambiare le cose, le persone. Può darsi che le cose cambino, certamente non le persone. Esse cambiano solo con il linguaggio dell’amore: “Nulla ha senso al di fuori dell’amore. Ho vissuto per anni nel mezzo della Guerra. Ho sperimentato la cattiveria dell’uomo, la sua crudeltà, la sua iniquità e ne sono uscita con una convinzione incrollabile: che ciò che conta è amare. Solo l’amore libera l’uomo da tutto ciò che lo rende schiavo; solo l’amore fa respirare, crescere, fiorire; solo l’amore fa sì che non abbiamo più paura di nulla, che noi porgiamo la guancia a chi ci colpisce perché non sa quello che fa, che noi rischiamo la vita per i nostri amici, che tutto crediamo, tutto sopportiamo, tutto speriamo”. È la testimonianza di Annalena Tonelli, martire in Somalia. Il Sacro è cancellato? A quanti condividono “i buttafuori nella scuola” regalo un’altra testimonianza forte. È il testo di un altro salesiano, l’arcivescovo Thomas che, nel commento alla VII stazione della Via Crucis al Colosseo, il Venerdì Santo, scrive: «Nella vita pubblica tutto rischia di essere desacralizzato: luoghi, promesse, preghiere, pratiche, parole, scritti, formule religiose, simboli, cerimonie. La nostra vita sociale diviene sempre più secolarizzata. Il sacro è cancellato. La vita religiosa diventa timida. Così vediamo che le questioni più importanti sono collocate tra le inezie e le banalità glorificate. Valori e norme, che tenevano insieme la società e guidavano la gente a più alti ideali, sono derisi e gettati a mare. Gesù continua ad essere ridicolizzato». «Siamo sconvolti, ha scritto monsignor Thomas, nel vedere i livelli di brutalità in cui gli esseri umani possono sprofondare … quando si lascia che il senso del sacro si sgretoli e il sentimento religioso è classificato tra i resti sgraditi dell’antichità». Anche lui in altre parole conferma don Bosco: “O religione o bastone!”. Personalmente sono per la religione!