Sirio 26-29 marzo 2024
Share

Scarp de’ tenis

Lupo Alberto “lancia”
la mostra-tributo a Enzo Jannacci

Sull’ultimo numero in distribuzione l’intervista a Luca Carboni, un dossier sul diritto alla casa e l’approfondimento sull’hockey su prato, la prima federazione sportiva a riconoscere come italiano chi nasce in Italia

30 Ottobre 2015

Da sabato 31 ottobre è in distribuzione il numero 196 della storia ventennale di Scarp de’ tenis. Ecco quanto si può trovare sul nuovo numero della rivista:

Tributo a Enzo Jannacci

“Gente d’altri tempi. Enzo Jannacci, nuove canzoni a colori” è la nuova grande mostra-tributo al maestro (a cura di Davide Barzi e Sandro Paté) organizzata da Scarp de’ tenis, che raccoglie l’omaggio di cinquanta artisti e fumettisti al cantautore milanese. La mostra si terrà al Castello Sforzesco di Milano dal 10 dicembre al 15 gennaio. L’inaugurazione è prevista il 10 dicembre alle 18.

Casa, diritto negato

In Italia il difficile accesso alla casa rappresenta uno dei problemi più gravi, creando fenomeni crescenti di marginalità ed esclusione sociale. In assenza di politiche e di misure strutturali, le famiglie sotto sfratto (in aumento) si vedono costrette a occupare. Ma esistono progetti che funzionano. Scarp è andata a cercarli. E li racconta.

Le rubriche delle grandi firme di Scarp

Scarp ospita il contributo di qualificati editorialisti. Nella sua rubrica Gianni Mura racconta la figura di Arthur Ashe, il principe nero del tennis mondiale, amico di Mandela e difensore dei diritti civili. Pietro Colaprico intervista invece “Francesco De Pedis”, lo sconosciuto quarantenne che vuole candidarsi come sindaco di Milano.

L’intervista a Luca Carboni

Quella di Luca Carboni, a detta di critici e esperti, è stata l’ultima grande stagione dei cantautori italiani. Con Pop-Up il musicista bolognese torna sulla scena. Da protagonista. «Rifletto molto sul mio ruolo – racconta -. E lo canto pure».

Hockey su prato: «In campo? Tutti italiani»

La Federazione Italiana di Hockey su prato, nel 2013, ha scelto di applicare lo Ius soli, riconoscendo dunque come “italiani” tutti i giocatori e le giocatrici nati nel nostro Paese. Intanto in Tanzania c’è chi vive un sogno, grazie a un’italiana, allenatrice della nazionale africana.

Youssoupha, atleta e recordman che non trova lavoro

Ha dovuto lasciare il suo Paese e si è ritrovato a rappresentarlo sui grandi palcoscenici sportivi internazionali. È la storia di Youssoupha Diouf, ventottenne atleta paraolimpico, arrivato a Milano dal Senegal, che lo scorso settembre, ai campionati africani d’atletica, ha stabilito il record di lancio del giavellotto.

Le altre storie

One Vibe Africa, volontari a suono di musica, Flor Art Cafè: libri al posto delle slot, a Rimini una ludoteca per favorire l’incontro tra genitori detenuti e figli.