Giovedì 9 ottobre, presso la chiesa di San Marco a Milano, è in programma l’inaugurazione del nuovo anno accademico dell’Università della Terza età Cardinale Giovanni Colombo. Alle 10 la Messa presieduta da monsignor Piergiacomo Grampa, Vescovo emerito di Lugano, alle 11 dialogo tra Carlo Baroni, giornalista del Corriere della Sera, e Alberto Quadrio Curzio, già docente di Economia e Preside della Facoltà di Scienze politiche all’Università Cattolica di Milano, sul tema «Gli anziani sono un carico economico per la società o anche una risorsa?».
Le lezioni iniziano lunedì 13 ottobre e terminano venerdì 15 maggio 2026, è già possibile iscriversi ai corsi: la segreteria è aperta dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 16.50. Il nuovo orario delle lezioni e la scheda con le istruzioni per iscriversi online sono disponibili sul sito www.utemilano.it. Il costo è di 300 euro, valido per l’intero anno accademico. Tutti i corsi – tranne i laboratori – si svolgono contemporaneamente in presenza e online.

La storia
In occasione della festa di Pentecoste del 1973, l’allora Arcivescovo di Milano, cardinale Giovanni Colombo, indirizzò una lettera pastorale alla Diocesi per sensibilizzarla alla tematica sempre più ampia e grave degli anziani. Da qui nacque l’iniziativa di creare l’Università della Terza età, che – dietro l’esempio della prima, sorta a Tolosa – cominciava a diffondersi anche in Italia, a Trento, Torino, Bologna, Roma e pure a Milano.
Il cardinale Colombo sognò così di coronare con una simile istituzione il Movimento della Terza età, che si andava rapidamente estendendo in ogni parrocchia. Il Capodanno 1982, allo scambio telefonico d’auguri, il cardinale Colombo si sentì affidare dall’allora monsignor Martini l’auspicio che, nell’incipiente anno, ricco d’iniziative per gli anziani, anche la Chiesa ambrosiana dovesse pensare all’istituzione di una Università della Terza età, che fu poi inaugurata il 29 ottobre 1983, alla presenza delle più alte autorità religiose e civili. L’Università – la cui sede oggi è presso la parrocchia di San Marco – non ha mai smesso di garantire ai propri studenti le lezioni, i corsi e i laboratori, parte integrante dell’offerta didattica di ogni anno accademico.
I numeri
Anche nel 2025 si è confermata la crescita del numero degli studenti e delle studentesse dell’Ute. Nel 2021/2022 il Covid ne aveva ridotto il numero a 410, nel 2022/2023 una bella ripresa fino a 479, nel 2023/2024 l’Università è arrivata a contare 521 iscritti e nell’anno appena concluso un bel balzo fino a 568. Nell’anno che si è concluso sono stati attivati alcuni nuovi corsi, particolarmente apprezzati, come il corso di Botanica, con il professor Bianchi, insegnante all’Istituto agrario di Vertemate con Minoprio (Co).
Gli studenti dell’Ute hanno mostrato di apprezzare quei corsi che non figuravano tra le materie di studio del loro percorso giovanile di studi e che sono invece fondamentali per i loro nipoti: è il caso dell’Intelligenza artificiale, che nel prossimo anno disporrà di un corso annuale.




