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17 giugno

«Preti verdi», nel segno della «Laudato si’»

Nel chiostro del Convento di Sant’Angelo incontro con gli autori del libro edito da Terra Santa e con due sacerdoti impegnati per l’ecologia integrale

15 Giugno 2021

Preti verdi. L’Italia dei veleni e i sacerdoti-simbolo della battaglia ambientalista del giornalista Mario Lancisi è un’inchiesta che esplora l’Italia dei veleni e delle morti per inquinamento ambientale, attraverso le denunce di preti e cittadini coraggiosi.

Il libro sarà presentato a Milano giovedì 17 giugno, alle 18, nel Chiostro del Convento di Sant’Angelo in piazza Sant’Angelo 2 (M2-Moscova e M3-Turati). Sarà il sesto evento del «Festival della Resilienza – Autori, libri e incontri per resistere e ripartire» che si conclude il 24 giugno.

L’autore, Mario Lancisi, giornalista del Corriere Fiorentino, e Diego Pretini, giornalista del Fatto Quotidiano, dialogheranno con due protagonisti del libro: don Albino Bizzotto, sacerdote vicentino, fondatore dell’associazione «Beati i costruttori di pace» di Padova, e il sacerdote bresciano don Gabriele Scalmana. Don Bizzotto parlerà della sua lunga esperienza di impegno nel Veneto cementificato, don Scalmana della sua formazione scientifica, oltre che teologica e pastorale, dell’esperienza di missione, dei più recenti impegni contro l’inceneritore di Brescia e gli stoccaggi sotterranei.

Preti Verdi (Edizioni Terra Santa 2021) è un itinerario – da Sud verso Nord – che prende le mosse dalla Sicilia e risale in Campania, Puglia, Toscana, fino al Piemonte: dall’inquinamento del polo petrolchimico a quello dei rifiuti tossici, da quello dell’acciaio a quello dell’amianto e dei pesticidi. Con don Bizzotto e don Scalmana,  protagonisti del libro sono anche padre Guidalberto Bormolini e il villaggio «ecologico cristiano»; don Michele Olivieri e i fuochi di Battipaglia; padre Maurizio Patriciello e la Terra dei fuochi; padre Nicola Preziuso e l’ex Ilva di Taranto; don Palmiro Prisutto e il polo petrolchimico di Augusta; don Marco Ricci e le discariche abusive del Vesuvio; don Giuseppe Trifirò e l’inquinamento tra Messina e Milazzo; padre Bernardino Zanella e l’Eternit di Casale Monferrato.

I sacerdoti incontrati da Mario Lancisi sono uomini semplici, ma di grande statura: caparbi nella denuncia e miti nello stile, attenti alle persone e tuttavia capaci di tenere testa ai potenti di turno; soprattutto ispirati dalla Laudato si’, la grande enciclica di papa Francesco, che nel 2015 ha aperto la nuova stagione della «ecologia integrale». In nome della natura da salvare e del Creato da custodire come istanza civile, prima ancora che religiosa, culturale e politica.

Sullo sfondo di questo viaggio contemporaneo si staglia il flagello della pandemia. Forse c’è un nesso causa-effetto tra inquinamento della terra e coronavirus? Forse. Il libro non affronta direttamente questo tema, ma la dicotomia salute e lavoro che caratterizza le sue pagine ha attraversato anche l’anno del Covid-19. Ai «preti verdi» preme soprattutto richiamare l’attenzione su questa dicotomia irrisolta, che in molti casi – dall’Italsider all’Eternit, dai rifiuti industriali alla cementificazione selvaggia – pone la domanda cruciale: viene prima la borsa o la vita? Perché la grande sfida è conciliare la difesa della vita con lo sviluppo economico.

L’incontro, realizzato in collaborazione con le Edizioni Terra Santa e il Commissariato di Terra Santa per il Nord Italia, si svolge all’aperto con ingresso gratuito su iscrizione alla piattaforma https://www.eventbrite.it/e/157650674411
o via mail a eventi@edizioniterrasanta.it

Tutte le informazioni sul «Festival della Resilienza 2021»: https://www.fondazioneterrasanta.it/festival-della-resilienza-2021/