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Milano

Preti 2023, nel segno del desiderio di pace

È quanto traspare dal motto dei 15 candidati al sacerdozio che sabato 1 ottobre, nel Duomo di Milano, riceveranno l’ordinazione diaconale dall'Arcivescovo: dalle 9 la diretta tv e web

di Ylenia Spinelli

26 Settembre 2022
Un'ordinazione diaconale degli anni scorsi

L’umanità ha sempre più sete di pace, quella che Dio ci ha promesso e che solo lui può donarci. Ne sono consapevoli i 15 candidati al sacerdozio che sabato 1 ottobre, nel Duomo di Milano, riceveranno l’ordinazione diaconale. La solenne celebrazione, presieduta dall’arcivescovo Mario Delpini, avrà inizio alle 9: diretta su Telenova (canale 18), www.chiesadimilano.it e youtube.com/chiesadimilano (vedi qui il tableau).

Ed è proprio il comune desiderio di pace, in questi mesi segnati dalla pandemia e dal conflitto in Ucraina, che ha spinto gli ormai prossimi diaconi a scegliere come motto di classe l’annuncio della nascita di Gesù fatto dagli angeli ai pastori: «Pace in terra agli uomini che egli ama» (Lc 2,14).

La pace nasce dal basso, dalle relazioni quotidiane, occorre sceglierla come modo di stare insieme e va coltivata, spiegano i candidati, aggiungendo che la pace è «una qualifica dell’uomo e della donna che testimoniano con la vita un Amore più grande». Questo amore è quello di Gesù che sulla croce si è donato a tutta l’umanità.

L’immagine

Il motto, che guiderà i candidati fino all’ordinazione sacerdotale del prossimo 10 giugno, è ulteriormente rafforzato dall’immagine che li accompagnerà nel ministero, il dipinto Luce e colore. Il mattino dopo il diluvio di W. Turner, appartenente al romanticismo inglese. Qui il vortice di luce travolge la figura di Mosè, intento a redigere il libro della Genesi. «Mosè scrive della stessa vicenda da lui vissuta – spiegano i candidati -: in mezzo al deserto il serpente di bronzo posto sull’asta è farmaco per quanti lo guardano e diventa così profezia della salvezza che viene dal Crocifisso innalzato sul Golgota».

E aggiungono: «Alla nostra sete di salvezza è chiesto di guardare alle piaghe del Crocifisso Risorto che ci offre il dono della pace, quella autentica e profonda. Come questa luce dipinta, la pace è dono che sorprende chi la contempla, pervade con i suoi toni caldi tutta l’umanità e vuole raggiungere ogni singolo angolo della terra, anche quello più oscuro. Con la nascita di Gesù, Dio ci rivela che il suo è un volto di pace, offerto ad una umanità chiamata anzitutto a sentirsi amata».

L’inno

Il tema risuonerà nell’inno dei candidati, Pace in terra agli uomini, composto dal concertista e direttore d’orchestra Roberto Bacchini, che verrà eseguito in occasione dell’ordinazione diaconale (leggi qui). L’introduzione del canto, nella versione orchestrale, è affidata alle trombe e ai tromboni che rimandano alla «grande gioia» declamata nel testo iniziale del ritornello e all’annuncio solenne cui partecipa il popolo di Dio «grande gioia nella tua Chiesa».

Di questo gioioso annuncio di pace che vince il male e di amore che salva desiderano farsi portavoce i 15 candidati al diaconato.

Chi sono

Ecco i 15 candidati.
Alonge Domenico, Baroni Francesco, Biancardi Matteo, Bombelli Riccardo, Borgonovo Riccardo, Foti Alessandro, Garzonio Matteo, Gerosa Gabriele, Grimoldi Giovanni, Lozza Matteo, Mottadelli Raffaele, Speroni Jacopo, Torretta Alessandro, Valenti Luca e Zambon Marco.
Giovani di età compresa tra i 32 e i 24 anni, provenienti dalle diverse zone della Diocesi, in particolare da quella di Rho e Monza. Alle spalle differenti percorsi di studio (7 sono laureati) e lavorativi. Alcuni candidati hanno vissuto esperienze missionarie o nello scoutismo.