Aspettative, desideri, paure. Il “bagaglio” verso la Giornata mondiale della gioventù, immaginando la valigia – o meglio, lo zaino – nel quale riporre tutto ciò che agita il cuore, preparandosi a questa grandiosa esperienza, è comune a tutti i giovani del mondo. Ma il viaggio di un gruppo di peruviani è ancora più speciale: andranno alla Gmg grazie a un’accoglienza sostenuta dall’Ufficio Missionario, dalle comunità nelle quali saranno ospiti (oltre alle offerte donate alla Traditio Symboli) e dalla Pastorale giovanile di Milano, insieme ai giovani del decanato di Paderno Dugnano, dopo alcuni giorni nelle parrocchie di Lainate e Macherio.
L’intuizione dei fidei donum
«L’idea di un gemellaggio tra la diocesi di Milano e il Vicariato apostolico di Pucallpa, nell’Amazzonia centrale peruviana, per permettere ad alcuni giovani della regione di prender parte alla Gmg di Lisbona è nata attraverso l’intuizione dei missionari fidei donum presenti nel territorio (tre sacerdoti e una coppia di laici, Kumar e Marta Galbiati, con la piccola Letizia), condividendo alcune idee sui giovani – ci racconta proprio uno di loro, don Luca Zanta -. La Chiesa ci invia come ponti per creare una relazione di scambio tra due Chiese sorelle che possono farsi a vicenda dei doni: fidei donum. Allora quale miglior scambio che quello tra i giovani per partecipare insieme a un evento che rafforza la fede di entrambe le Chiese?».
«Il motto di questo gemellaggio – prosegue don Luca -, scelto proprio dai 9 giovani (dai 19 ai 26 anni, sono parte di quello che definiscono «equipo tecnico della pastoral juvanil» e provengono da varie parrocchie di Pucallpa) che insieme a una suora e un sacerdote arriveranno venerdì 14 luglio nella nostra Diocesi, è Juntos en la fe – Uniti nella fede».
Emozione e timore
I giovani sono entusiasti: quando è stato loro comunicato erano molto emozionati, qualcuno si è commosso. Sono anche un po’ intimoriti, come è naturale: qualcuno è la prima volta che esce da Pucallpa, non solo dal Perù, e difficilmente avranno nuovamente le possibilità economiche per un altro viaggio del genere, che toccherà Italia e Portogallo, passando per la Spagna, e prima di rientrare in Perù anche qualche giorno ad Assisi. Temono la difficoltà di comunicazione e la fatica dei ritmi, ma sperano di vivere un’esperienza forte, per conoscere di più la realtà milanese e la Pastorale giovanile, per farne tesoro per la loro realtà, sperimentando come i giovani italiani vivono la loro fede, durante le attività estive (con gli oratori vivranno alcuni giorni in montagna), in uno scambio culturale che crei nuove amicizie e condividendo allo stesso tempo l’entusiasmo di una Chiesa giovane ai primi passi nell’organizzazione pastorale.
Esperienza di universalità
«L’accoglienza dei giovani peruviani nella nostra Diocesi e poi per la Giornata mondiale della gioventù è un’occasione che ci permette di fare esperienza dell’universalità della Chiesa, con linguaggi e modi diversi di vivere la fede, a seconda delle tradizioni e della storia di ogni popolo – sottolinea don Marco Fusi, responsabile del Servizio diocesano per i Giovani e l’Università -. La Gmg a Lisbona infonderà un cuore missionario che i giovani potranno poi mettere in campo con i loro coetanei. L’incontro con i giovani peruviani sarà un’altra opportunità per crescere ancora di più come giovani missionari dentro le nostre realtà quotidiane e anche con uno sguardo ad gentes, al mondo intero».