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Anniversario

Padre Monti, una vita per la promozione integrale della persona

A vent’anni dalla beatificazione del fondatore dei Figli dell'Immacolata Concezione, il 12 novembre l’Arcivescovo presiederà una Messa nel Santuario di Saronno a lui dedicato. Il Rettore tratteggia il suo carisma e illustra la realtà attuale della Congregazione

di Cristina CONTI

8 Novembre 2023
La tomba del Beato Padre Monti

A vent’anni dalla beatificazione di padre Luigi Maria Monti, fondatore della Congregazione dei Figli dell’Immacolata Concezione, domenica 12 novembre, alle 10, l’Arcivescovo presiederà una celebrazione eucaristica nel Santuario del Beato a Saronno (via San Giacomo 5). «Ci stiamo preparando a celebrare il bicentenario della nascita del nostro fondatore, che si aprirà il 24 luglio 2024 e durerà fino alla stessa data del 2025 – spiega padre Gianluca Ferrara, rettore del Santuario di Saronno -. Senza dimenticare ovviamente i 20 anni dalla sua beatificazione. Per noi è molto importante la celebrazione con l’Arcivescovo, perché padre Monti è figlio della terra ambrosiana ed è necessario far conoscere la sua figura nel territorio in cui ha vissuto e operato».

Quali sono i tratti fondamentali del suo carisma?
Padre Monti è nato a Bovisio Masciago, dove ha vissuto per 16 anni, durante tutta la sua giovinezza. Questo periodo è stato molto importante per la nascita della Compagnia dei frati, anche se spesso nelle biografie viene trascurato. Infatti qui si trovavano nella bottega, pregavano e andavano ad aiutare i malati nelle case. A Roma, poi, nell’ospedale di Santo Spirito è stato a servizio dei malati. Negli ultimi 15 anni della sua vita, a Saronno, si è occupato degli orfani e ha dato vita al ramo educativo della Congregazione. Il suo carisma si può quindi riassumere nel promuovere l’integrità e il benessere della persona. All’interno di una visione mariana in cui le virtù pedagogiche e mediche vengono esercitate come ha fatto Maria, quando si è presa cura di suo Figlio. Vicinanza alle persone, preparazione e cura del futuro dei ragazzi perché diventino buoni padri di famiglia o buoni religiosi. In particolare su questo aspetto sono molto significative le ultime parole del nostro fondatore, pronunciate il giorno della morte, l’1 ottobre 1900: «Vi raccomando i miei ragazzi come pupilla dei vostri occhi». Una forte attenzione dunque alla loro crescita e alla loro maturazione.

Quali sono oggi le attività in cui siete impegnati? E dove si svolgono?
Oggi a Saronno abbiamo una scuola di grafica, gestita dalla Fondazione Daimon, e un poliambulatorio, di cui si occupa l’impresa Bioanalisi. C’è poi il Santuario diocesano con i ricordi di padre Monti nella Cripta. In occasione delle celebrazioni di questo e del prossimo anno, abbiamo previsto anche il “Ritorno di Padre Monti”: la reliquia verrà posta in un’urna espositiva che andrà in pellegrinaggio nelle varie zone in cui è presente oggi la Congregazione. Attualmente siamo attivi nei cinque continenti con parrocchie e scuole. Le attività prevalenti sono cappellanie ospedaliere, comunità per minori e case per anziani. In Italia in particolare siamo operativi in Calabria, Sicilia, Lazio, Trentino, oltre che a Milano. Come esempio di cura degli anziani vorrei citare la nostra realtà di Velletri, dove abbiamo una cappellania in una Rsa e ci occupiamo dell’accompagnamento per l’autonomia degli anziani con alcuni mini alloggi dedicati.