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Sirio 09 - 15 dicembre 2024
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Ricordo

Don Giovanni Moioli, un maestro e un amico

A 40 anni dalla morte del teologo ambrosiano la sua figura e la sua opera sono al centro di un incontro in programma il 7 ottobre a Vimercate, che Formazione del clero e Centro studi di spiritualità propongono a tutti i preti diocesani

di Ivano VALAGUSSA Vicario episcopale per la Formazione permanente del clero

1 Ottobre 2024
Don Giovanni Moioli

Il tempo aiuta a riconoscere i veri maestri. In tutti i campi: nell’arte, nella letteratura, nella scienza… A distanza di qualche anno, a volte di molti anni, è più facile riconoscere ciò che non è solo una moda passeggera e, quindi, merita di essere valorizzato e ricordato per sempre. Anche nella spiritualità succede così, sia per i grandi santi, sia per i grandi autori.

Sembra che stia succedendo così anche per don Giovanni Moioli (Vimercate 1931-1984), sacerdote della Diocesi di Milano e teologo, del quale quest’anno ricordiamo il quarantesimo anniversario della morte e del quale continuiamo a leggere con frutto gli scritti. Questo è il motivo per il quale è in corso di pubblicazione l’opera omnia della quale è in uscita l’undicesimo volume, sui quattordici previsti: Scritti sul prete (Centro Ambrosiano). È appena arrivato nelle librerie anche un volume più agile Discepoli di Gesù. Al cuore dell’esperienza cristiana (Glossa, 120 pagine, 14 euro), nel quale sono state raccolte alcune delle più belle pagine di don Moioli sulla spiritualità. Un’occasione per conoscere meglio la sua esperienza e il suo pensiero.

Riconoscersi discepoli

Tra i motivi che giustificano lo costante presenza degli scritti di don Moioli nelle nostre letture vi è certamente la ricchezza dei contenuti. Al centro del suo pensiero emerge sempre con forza e chiarezza il riferimento a Gesù: «Nessuno è propriamente un credente cristiano» finché «non ha imparato da Lui a conoscere chi è Dio e chi è l’uomo» (Discepoli di Gesù, p. 3). Un rapporto con Gesù che apre la strada al discepolato: «A ciascuno è chiesto di diventare discepolo di Gesù» (p. 18). Un discepolato che invita ad abbracciare «le due dimensioni dell’abbandono fiducioso in Dio e della dedizione ai fratelli» che «sono le due facce della carità: l’amore di Dio e l’amore del prossimo» (p. 10).

Ciò che rende ancora più affascinante ed efficace la riflessione di don Moioli è che non solo la propone agli altri, ma, anche se con molta discrezione, lascia intravedere come egli la viva per primo. In un passaggio dedicato a La condizione del discepolo, rivolgendosi a Gesù, quasi in forma di preghiera, scrive: «Tu non sei qualcuno che mi dice una verità che è più grande di me: Tu sei la Verità. […] Tu sei l’ultima parola, Tu sei l’ultima cosa, Tu sei l’assoluto. […] Che è come dire: il centro non sono io. Io mi realizzo, io sono, ma mettendomi in Te» (pp. 20-21).

L’incontro a Vimercate

Per questi motivi, e certamente per molti altri, più passa il tempo e più ci sembra di trovare in queste pagine le parole di un vero maestro e di un amico. Così il Vicariato per la Formazione permanente del clero e il Centro studi di spiritualità della Facoltà teologica dell’Italia settentrionale danno appuntamento ai sacerdoti della Diocesi di Milano lunedì 7 ottobre a Vimercate (via Maddalena di Canossa 6), per ricordarlo in un incontro rivolto al clero diocesano (vedi qui la locandina) che si svolgerà con il seguente programma: alle 10 riflessione introdotta da chi scrive e affidata a monsignor Claudio Stercal, don Guglielmo Cazzulani e don Cristiano Passoni; alle 11.30 concelebrazione eucaristica presieduta dal Vicario generale, monsignor Franco Agnesi.

Le adesioni vanno comunicate tramite questo form.