Share

Intervista

Magnoli: «Chiesa in debito? Sì, perché dipende dalla Rivelazione»

Il responsabile della Pastorale liturgica approfondisce il significato dell’espressione utilizzata dall’Arcivescovo nell’omelia della Messa crismale: «Occorre fare del Vangelo una pagina che orienta le scelte di vita»

di Annamaria BRACCINI

8 Aprile 2018

«Chiesa in debito» in riferimento alla Parola di Dio: questa l’espressione che l’Arcivescovo ha utilizzato per caratterizzare la sua omelia nella Messa crismale del Giovedì santo. Ma qual è il significato? Lo chiediamo a monsignor Claudio Magnoli, responsabile del Servizio diocesano per la Pastorale liturgica: «Vuol dire che la Chiesa non vive di se stessa, ma di un dono che ha ricevuto attraverso la trasmissione della Rivelazione, della Parola del Vangelo giunta a ciascuno di noi per la strada dei testimoni evangelici, ossia di chi ci ha preceduto. La Chiesa è “in debito” perché deve rendersi conto di questa dipendenza».

Un debito da onorare ogni giorno?
Certamente. L’Arcivescovo ha voluto sottolineare la necessità che la generazione attuale sia, a sua volta, capace di questo lascito e si impegni, con tutte le sue forze e con la Grazia, a trasmettere la Parola. Questo è il debito da “pagare”, non solo da quanti seguono il Signore, ma soprattutto va pensato per i tanti che sembrano indifferenti, o ostili, al messaggio del Vangelo.

Monsignor Delpini ha citato specificamente i giovani…
L’Arcivescovo ricorda la necessità che questa trasmissione della Buona Notizia avvenga, con un’attenzione particolare, alle nuove generazioni: è una sua preoccupazione che i ragazzi, gli adolescenti e i giovani possano respirare la grazia del Vangelo, conoscerne la forza, potendo amare Colui che è il cuore del Vangelo stesso, Gesù.

Per «non ridurre la Scrittura a un libro da leggere», ha raccomandato i Gruppi di Ascolto e la Lectio divina…
Sono strade percorribili, che la Diocesi ha già sperimentato a partire dal grande magistero del cardinale Martini. L’Arcivescovo lo rilancia e riaggiorna. Il metodo della Lectio rimane ininterrottamente positivo e va quindi ripreso. Fare del Vangelo una pagina ascoltata, meditata, approfondita, pregata – una pagina che diventa orientatrice di scelte di vita -, appare sempre più urgente.

Anche la liturgia della Parola, specie domenicale, è coinvolta in questo processo?
Senza dubbio. Lo spazio della liturgia ha, prima di giungere al culmine sacramentale, un’attenzione profonda all’annuncio della Parola dell’Antico e Nuovo Testamento, che non sono soltanto una lettura personale, ma divengono coinvolgimento ecclesiale e ascolto nella comunità. Anche questo è un modo per pagare il “debito”.

Leggi anche

In libreria
Copertina La Chiesa in debito

«La Chiesa in debito», in un instant book l’omelia della Messa Crismale

Pubblicato dal Centro Ambrosiano, sarà in distribuzione dopo Pasqua. In vendita anche on line