Cei: «Costruire ponti di dialogo, soccorrere l’umanità sofferente, essere sempre al servizio degli ultimi»
«Esprimiamo i sentimenti di commozione e gioia delle Chiese in Italia nell’accogliere la notizia della Sua elezione al Soglio Pontificio». Così si apre il messaggio della Presidenza della Cei indirizzato a Papa Leone XIV in occasione della sua elezione. «Insieme alle comunità ecclesiali eleviamo il canto di lode al Signore per il dono della Sua chiamata a essere “principio e fondamento visibile dell’unità nella fede e della comunione nella carità”», prosegue il testo, richiamando il Messale Romano.
La Cei accoglie con gratitudine l’invito del nuovo Papa a «essere una Chiesa missionaria, una Chiesa che costruisce i ponti, il dialogo, sempre aperta a ricevere come questa piazza con le braccia aperte, tutti, tutti coloro che hanno bisogno della nostra carità, la nostra presenza, il dialogo e l’amore».
Nel messaggio, i vescovi italiani affermano di sentirsi «uniti in modo speciale a Lei, a motivo del Suo ruolo del tutto unico di vescovo di Roma e primate d’Italia». Le comunità ecclesiali si stringono intorno a lui come «colui che custodisce l’unità nella carità». La Cei ribadisce l’impegno a «costruire ponti di dialogo, a soccorrere l’umanità sofferente e a essere sempre al servizio degli ultimi e dei più bisognosi». Infine, l’auspicio che il ministero di Leone XIV, affidato all’intercessione di Maria, «illumini il popolo di Dio con la verità del Vangelo e lo edifichi con la testimonianza di vita».
Il Ccee: «Ci farà sentire vicinanza e incoraggiamento»
In un messaggio gli auguri della presidenza del Ccee, Consiglio Conferenze Episcopali Europee: “Il cardinale Robert Francis Prevost, da Prefetto del Dicastero per i Vescovi, ha sempre accompagnato il lavoro del nostro Consiglio indicando ai vescovi europei le priorità della missione della Chiesa. In questo momento così difficile per il nostro Continente siamo convinti che il Santo Padre non mancherà di farci sentire la sua vicinanza e il suo incoraggiamento». Poi un accenno alla guerra in Ucraina che «ricorda la necessità di impegnarci per un’Europa riconciliata».
Caritas Italiana: «Un messaggero di speranza»
«La pace sia con tutti voi». È stata la prima espressione dal Santo Padre Leone XIV che risuona oggi come una chiamata e un impegno per tutti noi.
Ringraziamo il Signore per questo dono e ci stringiamo attorno al nuovo Pontefice riconoscendo in Lui un messaggero di speranza per un mondo assetato di fraternità e di senso.
Troppe regioni del mondo sono ancora sconvolte dalle guerre; vaste popolazioni soffrono per disuguaglianze e povertà; milioni di persone sono costrette a migrazioni drammatiche lontano dalla propria terra. A queste crisi umanitarie si aggiunge l’urgenza della crisi ambientale, che minaccia la nostra casa comune e colpisce in particolare i più fragili.
Il Papa ci ha invitato a «costruire ponti, con il dialogo, con l’incontro, unendoci tutti per essere un solo popolo sempre in pace».
Facciamo nostro questo appello: continueremo a tessere ponti di fraternità e solidarietà, favorendo l’incontro e il dialogo ovunque operiamo. Ci impegniamo ad essere artigiani di pace nei territori e nelle periferie del mondo, perché la Chiesa sia sempre più segno di unità nella diversità e ogni persona possa sentirsi parte di un’unica famiglia umana.
Santità, può contare su di noi!
La Presidenza di Caritas Italiana – a nome della rete delle Caritas in Italia – Le assicura la preghiera, l’affetto e rinnova la volontà di camminare con Lei per servire i più poveri, per testimoniare la speranza e per essere, insieme, «Chiesa missionaria, una Chiesa sempre aperta a ricevere tutti coloro che hanno bisogno della nostra carità».
La Presidenza di Caritas Italiana
L’Azione Cattolica Italiana: «Guidi il suo popolo sulle strade della verità, della giustizia e della speranza, in un mondo assetato di pace»
«I nostri cuori gioiscono e fanno festa. La Chiesa di Cristo ha accolto un nuovo Pietro. A Papa Leone XIV, tutta l’Azione Cattolica Italiana rivolge fin da questi primi istanti del suo pontificato l’ascolto attento, la preghiera più intensa e filiale, stringendolo in un commosso e amorevole abbraccio, con l’affetto e la gratitudine di figli devoti».
È la dichiarazione della presidenza nazionale dell’Azione Cattolica Italiana appena appresa la notizia. «In papa Leone XIV riconosciamo il rinnovarsi del dono che Dio fa continuamente alla Sua Chiesa: il dono di un Pastore innamorato del Vangelo, capace di rispondere con fede incrollabile e amore appassionato al mandato che Gesù affidò a Pietro dopo la Risurrezione: “Mi ami tu? Pasci le mie pecore” (Gv 21,16)».
L’Ac auspica a papa Leone XIV «di essere sempre un coraggioso testimone dell’amore infinito di Dio, e di lasciarsi condurre dallo Spirito Santo per guidare il suo popolo sulle strade della verità, della giustizia e della speranza, in un mondo assetato di pace. Saremo al fianco di Papa Leone XIV nel proporre al mondo contemporaneo il volto autentico di una Chiesa evangelizzatrice e missionaria: una comunità di discepoli fedele alla propria storia e alla propria missione, ma allo stesso tempo capace di un rinnovamento profondo in stile sinodale e nel solco tracciato dal Concilio Vaticano II, i cui frutti più maturi attendono ancora di essere pienamente colti – affermano -. Saremo con Papa Leone XIV nel costruire una Chiesa che si dedica al mondo intero, una Chiesa che si fa “ospedale da campo” – come già mostrato da papa Francesco – capace di farsi prossima e curare le ferite dell’umanità. Una Chiesa chiamata contemporaneamente al mistero sublime dell’adorazione di Dio e all’esercizio concreto della misericordia, soprattutto nel “cambiamento d’epoca” che stiamo vivendo, mostrando nelle opere di salvezza il volto umile e povero di Cristo. Saremo accanto a Papa Leone XIV nel realizzare una Chiesa sempre più sinodale. Tutti insieme, consapevoli e responsabili del dono grande del Battesimo, che ci esorta a partecipare alla vita di tutti nella forma della comunità, non come semplici destinatari ma come soggetti attivi della missione della Chiesa. Con rinnovato entusiasmo e con la forza della preghiera, camminiamo già da adesso con il Santo Padre sulle vie che il Signore ci mostrerà, pellegrini di speranza».
Beccalli (rettore Università Cattolica): «Possa il suo pontificato essere segno di speranza nel mondo, di unità nella Chiesa e di pace tra le nazioni»
La famiglia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore esprime «grande gioia» per l’elezione al soglio pontificio del cardinale Robert Francis Prevost e «affida la sua missione di pastore universale della Chiesa alla cura del Sacro Cuore di Gesù». «L’Ateneo dei cattolici italiani, con rinnovato slancio, si pone al servizio di Sua Santità Papa Leone XIV. Possa il Suo Pontificato essere segno di speranza nel mondo, di unità nella Chiesa e di pace tra le nazioni», afferma il Rettore Elena Beccalli.
Prosperi (Cl): «Pronti a camminare insieme per testimoniare l’amore di Cristo»
«Accogliamo con grande gioia l’elezione al soglio pontificio del card. Robert Francis Prevost con il nome di Leone XIV. Siamo grati allo Spirito Santo che ha illuminato il lavoro dei Cardinali donando alla Chiesa una nuova guida». Così Davide Prosperi, presidente della Fraternità di Comunione e Liberazione, ha commentato l’elezione di Leone XIV. «In un momento storico segnato da sofferenze e divisioni profonde, l’unità della Chiesa – dimostrata anche dalla rapidità di questa elezione – testimonia quella possibilità di vera pace che il mondo attende e che il nuovo Pontefice ha richiamato con forza sin dalle prime parole pronunciate. Egli ci ha confermato che “Dio ci vuole bene” e pertanto “il male non prevarrà”, indicando così la fonte della nostra speranza: “Cristo ci precede. Il mondo ha bisogno della Sua luce. L’umanità necessita di Lui come il ponte per essere raggiunti da Dio e dal Suo amore”».
«Il Servo di Dio don Luigi Giussani – ha aggiunto Prosperi – ha testimoniato per tutta la sua vita che la speranza introdotta dall’incontro con Cristo nella vita è sperimentabile solo nella comunione della Chiesa, cioè nell’obbedienza al successore di Pietro. Tutto il movimento di Comunione e Liberazione assicura fin da ora a Papa Leone XIV il proprio sostegno per il compito gravoso che gli è affidato e la propria fedele e appassionata sequela per camminare insieme – riprendendo le sue parole – “come Chiesa unita cercando sempre la pace, la giustizia, cercando sempre di lavorare come uomini e donne fedeli a Gesù Cristo, senza paura, per proclamare il Vangelo, per essere missionari”. Preghiamo Cristo perché doni sempre al Suo Vicario la Sua luce e la Sua forza, confermando la nostra totale disponibilità a spenderci instancabilmente al servizio di tutta la Chiesa secondo quanto Papa Leone XIV sentirà più urgente affinché l’amore di Dio possa raggiungere ogni persona. La Madonna del Rosario di Pompei, di cui oggi si celebra la festività, interceda per il Santo Padre e per il popolo di Dio».
Sant’Egidio: «Un orientamento prezioso per l’umanità»
La Comunità di Sant’Egidio, nel messaggio di auguri, esprime la sua gioia. «Eletto in un momento storico attraversato da tanti conflitti e grandi incertezze, la sua prima parola da vescovo di Roma è stata “pace”, nel solco di papa Francesco, invitandoci al dialogo e alla costruzione di ponti. Saprà offrire, non solo ai credenti ma a tutti, una voce autorevole e un orientamento prezioso per il futuro dell’umanità».
Acs: «Il nostro sostegno»
“Durante il suo mandato – scrive Aiuto alla Chiesa che soffre che si congratula con il nuovo Papa- come vescovo di Chiclayo in Perù, dal 2005 al 2013, Acs l’ha sostenuto con molteplici progetti, soprattutto per la formazione di seminaristi, missionari e catechisti, nonché con offerte per messe, destinate in parte ai missionari che operano nelle zone remote delle Ande”.
RnS: «Ci conduca sulle strade della verità e della speranza»
«La generosità dello Spirito Santo – scrive il presidente nazionale Giuseppe Contaldo, a nome di tutto il Rinnovamento nello Spirito Santo – ha regalato alla Chiesa e all’umanità una nuova guida. Al Papa appena eletto auguriamo di essere un coraggioso testimone dell’amore di Dio e di condurre il suo popolo sulle strade della verità e della speranza».