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Percorso

Il Cammino di San Colombano si svela ai pellegrini

Il 3 aprile a Sant’Eustorgio, alla presenza del Console onorario d’Irlanda, presentazione della prima guida ufficiale, preceduta da una camminata da Chiaravalle alla Basilica

di Massimo Pavanello

20 Marzo 2022

Il nostro tempo, come ogni tempo, ricerca un senso. Inteso sia come direzione di marcia, sia come significato. I percorsi che i pellegrini hanno tracciato nei secoli, ne sono segno e strumento. Anche chi li intraprende solo per un breve tratto si sente immerso in un orizzonte ampio. Farne esperienza è molto più facile di quanto sembri.

Se ne darà opportunità, per esempio, domenica 3 aprile alle 16. Presso la Basilica di Sant’Eustorgio a Milano, con ingresso libero, si terrà la presentazione della prima guida ufficiale al percorso italiano del Cammino di San Colombano, candidato ufficiale per il riconoscimento di «Itinerario Culturale Europeo» del Consiglio d’Europa (è l’unico percorso – attraversante Milano – che sinora garantisce le caratteristiche richieste).

La guida

La guida (vedi qui la locandina) è stata scritta da Caterina Barbuscia e Valeria Beretta, per Terre di Mezzo. Nel dialogo si alterneranno Luca Camisana, parroco della Comunità Pastorale dei Santi Magi; Cosimo Damiano Meleleo, responsabile del Servizio Sistema Turistico Metropolitano; Antonietta Marsaglia, Console generale onorario d’Irlanda; chi scrive, responsabile del Servizio Turismo e Pellegrinaggi dell’Arcidiocesi Milano; Mauro Steffenini, presidente dell’Associazione Amici di San Colombano per l’Europa.

Camminata in silenzio

L’appuntamento culturale, per chi lo desidera, sarà preceduto da una camminata esperienziale. Si svolgerà in silenzio. Le drammatiche vicende del momento suggeriscono di prendere sul serio il II capitolo della regola monastica di San Colombano: «Si stabilisce che la regola del silenzio debba essere osservata con grande diligenza, poiché è scritto: frutto della giustizia sono il silenzio e la pace».

Il ritrovo sarà alle 14 presso l’abbazia di Chiaravalle – una tappa del percorso in oggetto – a evocazione del monaco irlandese. Si sosterà poi alle 14.30 presso Nocetum, una comunità che vive i principi esplicitati nelle encicliche Laudato si’ e Fratelli tutti. E che è un nodo del Cammino dei Monaci, anch’esso inserito nella Rete dei Cammini Metropolitani.

Da lì si raggiungerà la Basilica di Sant’Eustorgio, dove avrà luogo la presentazione della guida all’itinerario colombano. Si tratta di un percorso che si snoda dal confine svizzero fino a Milano, dove iniziano le 8 tappe finali che conducono a Bobbio. Al tracciato spirituale si affiancano attrattive culturali, ambientali, artigianali ed enogastronomiche.

San Colombano
San Colombano

Padre dell’Europa

Parlare, in questo momento, di Europa e di impegno delle Chiese (Colombano è considerato Santo da tutte le confessioni cristiane), pare quanto mai opportuno. Tanto più che fu proprio il nostro monaco a citare per primo il termine.

Di lui papa Benedetto XVI ha chiosato: «Con buona ragione egli può essere chiamato un santo “europeo”. Era consapevole dell’unità culturale dell’Europa. In una sua lettera, scritta intorno all’anno 600 (…) si trova per la prima volta l’espressione “totius Europae – di tutta l’Europa”, con riferimento alla presenza della Chiesa nel Continente (cfr Epistula I,1). Con la sua energia spirituale, con la sua fede, con il suo amore per Dio e per il prossimo divenne realmente uno dei Padri dell’Europa: egli mostra anche oggi a noi dove stanno le radici dalle quali può rinascere questa nostra Europa».

Infine, qualche curiosità. Colombano significa «colomba bianca». A un suo miracolo la tradizione fa risalire l’invenzione della dolce colomba pasquale. Introdusse – invece, certamente, con il Paenitentiale – l’uso della confessione privata in sostituzione di quella pubblica per il sacramento della penitenza. Tramite le sue numerose fondazioni, contribuì alla diffusione del monachesimo in Europa. È invocato particolarmente dai motociclisti.