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Il Bilancio di missione della parrocchia, una scelta di trasparenza

Come l’attività di una comunità contribuisce all'azione evangelizzatrice? Lo può certificare questo strumento, che si invita a realizzare utilizzando un vademecum messo a disposizione dall’Ufficio per le Comunicazioni Sociali

19 Febbraio 2024

Il rendiconto parrocchiale – in preparazione in questo periodo – è uno strumento fondamentale per valutare i risultati economico-finanziari, ma comunica ben poco circa i risultati più importanti generati dall’attività pastorale della parrocchia o della Comunità pastorale. Per questo motivo, sulla scorta di quanto fanno da alcuni anni diversi enti ecclesiastici così come molte organizzazioni attive nell’ambito sociale, culturale, ambientale, le parrocchie della Diocesi quest’anno sono invitate a realizzare un proprio Bilancio di missione.

In generale questo può essere definito come un «documento che misura, analizza e rendiconta l’identità di una organizzazione, i suoi valori peculiari, le attività svolte e i benefici prodotti per gli altri e per le comunità, mettendo però sempre “al centro” la missione peculiare e istitutiva dell’organizzazione» (M. Merlini [ed.], Trasparenza: una sfida per la Chiesa, Studium 2021). Con riferimento alle realtà ecclesiali, e più specificamente alle parrocchie e comunità pastorali, il Bilancio di missione è lo strumento attraverso il quale si cerca di rendicontare, raccontare e, per quanto possibile, misurare, il modo in cui le varie dimensioni dell’attività – da quelle prettamente liturgiche a quelle educative, da quelle socio-assistenziali a quelle economiche – contribuiscono al perseguimento della missione ultima, l’annuncio del Vangelo agli uomini e alle donne di oggi.  

Perché realizzare il Bilancio di missione della parrocchia? Anzitutto per accrescere la trasparenza interna ed esterna e l’efficacia comunicativa. All’interno della comunità, questo documento crea maggiore identità, comunione, consapevolezza su ciò che funziona bene e ciò che può essere migliorato, su ciò che è stato realizzato e sull’impatto che ha generato. A livello “esterno”, si raggiungono le istituzioni pubbliche del territorio, i media locali, le varie componenti della società civile, smontando stereotipi sull’istituzione ecclesiale che magari nascono da una comunicazione da parte della parrocchia che non spiega come determinate attività (per esempio alcune scelte in ambito immobiliare o comunque di tipo economico) siano in relazione alla missione.

Per le parrocchie interessate a realizzare il proprio Bilancio di missione, l’Ufficio per le Comunicazioni Sociali mette a disposizione un vademecum con alcuni suggerimenti e un possibile “indice”, con indicazioni pratiche sui contenuti da inserire, e una tabella excel collegata. Alle parrocchie che ne faranno richiesta verrà inviato anche un testo dell’Arcivescovo (da richiedere a comunicazione@diocesi.milano.it) che potrebbe idealmente aprire il documento.

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