La sesta Teologia di quest’anno è una delle classi più piccole degli ultimi tempi, composta da dieci seminaristi: cinque provenienti da Milano e cinque dalle altre Zone della diocesi. Sono i candidati al diaconato che sabato 26 settembre verranno ordinati in Duomo dall’Arcivescovo, con una celebrazione solenne a partire dalle 9: diretta su Chiesa Tv (canale 195 del digitale terrestre), www.chiesadimilano.it e canale youtube.com/chiesadimilano.it; omelia su Radio Mater in differita alle 20.30. Insieme a loro saranno ordinati anche 7 seminaristi del Pime.
Da quel giorno inizieranno il loro percorso in preparazione all’ordinazione sacerdotale del 12 giugno 2021, accompagnati dal motto «Camminate nell’amore», tratto dalla seconda Lettera di Giovanni, il libro più corto della Bibbia. «Esso non solo completa un ideale triennio di motti sulle virtù teologali, da “Lieti nella speranza” dei sacerdoti 2019 a “Perché il mondo creda” dei preti ordinati lo scorso 5 settembre – tiene a precisare il candidato Paolo Zibra -, ma fa sintesi dell’itinerario vocazionale che ci ha coinvolti dal Biennio fino al discernimento di quinta Teologia».
I candidati spiegano che per loro la vocazione al presbiterato assume l’immagine di un cammino di ricerca e di sequela del Signore Gesù che, proprio quando sembra giungere a compimento, ricomincia di nuovo, incrociando nomi, volti e storie per i quali è bello donare la vita. «Ma ciò è possibile solamente rimanendo radicati nell’amore del cuore di Gesù», aggiunge Zibra.
Il più giovane di loro è Davide Serra (25 anni), entrato in Seminario dopo la maturità classica nel 2014; il maggiore è Andrea Budelli (38 anni), con alle spalle anni di lavoro come farmacista. Tanti e diversi sono i percorsi di vita e di studio degli altri candidati: c’è chi è laureato in Filosofia, chi in Scienze dei beni culturali o in Scienze dello spettacolo, chi ha studiato medicina e chi ha lavorato presso una multinazionale. Mumbi Benard, zambiese, si è formato presso i Frati Minori Francescani; giunto a Milano nel 2012, è stato accolto nella parrocchia dei Santi Nazaro e Celso alla Barona e, avendo alle spalle molti esami conseguiti in questi anni di Seminario, ha avuto l’opportunità di insegnare come docente di religione presso alcune scuole.
L’immagine che i futuri diaconi hanno scelto è il particolare «Maestro, dove abiti?» del più ampio mosaico realizzato nel 2010 da padre Marko Rupnik per la cappella romana della Fraternità San Carlo. In esso osserviamo il cammino verso Gesù dei primi due discepoli, secondo la narrazione giovannea: Andrea e un anonimo discepolo. Nell’opera, la mano destra di Cristo indica il cielo dove, con l’Ascensione, egli è entrato nella piena comunione di vita con il Padre; a noi rimane accessibile mediante il sacramento dell’Eucaristia, presente nel tabernacolo, che è posizionato tra i discepoli e Cristo. Nel rotolo, che Gesù tiene tra le mani, è contenuta la Parola di Dio; Andrea, stringendo un rotolo più piccolo, rappresenta la sequela del discepolo nella missione di annuncio della Parola che è Gesù stesso.
Da oggi i candidati al diaconato sono a Caravate per gli Esercizi spirituali, predicati da don Ivano Valagussa, fino al 25 settembre, quando rientreranno in Seminario e, durante una significativa celebrazione, giureranno sui Vangeli e sul Crocifisso davanti al Rettore e a tutta la comunità di Venegono. La mattina di sabato 26 settembre lasceranno il Seminario per recarsi in Arcivescovado e recitare le Lodi e l’Ora Media con monsignor Delpini prima dell’ordinazione.
«Con la nostra classe inizia una nuova modalità di presenza pastorale dei diaconi transeunti nelle parrocchie – spiega Zibra -: nella stessa realtà dove abbiamo vissuto l’anno di quinta Teologia vivremo l’anno di sesta. Dopo l’ordinazione sacerdotale riceveremo dall’Arcivescovo la nostra prima destinazione da preti, dove rimarremo per un numero non definito di anni, da valutare mediante giusto discernimento, caso per caso».
La preghiera
«Il cammino nell’amore ci accompagnerà anche in altri aspetti della vita pastorale – spiega Paolo Timpano, un altro dei Candidati -, come la proposta oratoriana «A occhi aperti», che pone al centro l’incontro del Risorto con i due discepoli sulla strada di Emmaus, oppure attraverso grandi figure di santità che l’Arcivescovo ci ha indicato nella Proposta pastorale». Avvicinandoci a questo passo decisivo del nostro «cammino dell’amore» chiediamo la vicinanza di tutti con le parole di questa preghiera che abbiamo composto e che segnerà i passi che ci introdurranno nel ministero ordinato:
Padre Santo,
nel tuo Figlio Gesù, Via, Verità e vita,
ci hai resi figli e fratelli amati.
Effondi il tuo Spirito
su questi Tuoi servi
perché siano testimoni del tuo comandamento:
Camminate nell’amore.
Maria, Madre della Chiesa,
custodisca il loro ministero.
Amen».