La Messa esequiale di papa Francesco si terrà sabato 26 aprile, alle 10, primo giorno dei Novendiali, sul sagrato della Basilica di San Pietro, secondo quanto previsto nell’Ordo Exsequiarum Romani Pontificis. Lo rende noto l’Ufficio delle Celebrazioni Liturgiche, riferendo che la liturgia esequiale sarà presieduta dal cardinale Giovanni Battista Re, Decano del Collegio Cardinalizio (vedi qui il libretto liturgico), alla presenza di Capi di Stato e di Governo provenienti da tutto il mondo.
Saranno presenti anche l’Arcivescovo di Milano, monsignor Mario Delpini, e due Vescovi ausiliari della Diocesi: monsignor Giuseppe Vegezzi (Vicario episcopale della città di Milano) e monsignor Luca Raimondi (Vicario episcopale della Zona IV – Rho), entrambi nominati Vescovi proprio da papa Bergoglio il 30 aprile 2020. Diretta su www.chiesadimilano.it e youtube.com/chiesadimilano).

La tumulazione
Al termine della celebrazione eucaristica avranno luogo l’Ultima commendatio e la Valedictio. Di seguito il feretro del Pontefice sarà portato nella Basilica di San Pietro e da lì nella Basilica di Santa Maria Maggiore per la tumulazione. Qui, ad accogliere il feretro dai gradini della Basilica, ognuno con una rosa bianca in mano, ci saranno una quarantina di persone tra poveri, senza fissa dimora, detenuti, persone transgender e migranti: saranno loro gli ultimi a salutare Francesco prima della tumulazione. Un’idea nata dopo un contatto tra il vescovo Benoni Ambarus, segretario della Commissione Cei per le migrazioni e delegato per l’ambito della carità, e il maestro delle Celebrazioni liturgiche pontificie monsignor Diego Ravelli, per «provare a valorizzare la presenza delle persone povere».
La tomba è nei pressi dell’Altare di San Francesco, nel loculo della navata laterale tra la Cappella Paolina (Cappella della Salus Populi Romani) e la Cappella Sforza. È stata realizzata in marmo di provenienza ligure con la sola iscrizione “FRANCISCUS” e la riproduzione della croce pettorale del Pontefice. Il Camerlengo presiederà il rito della tumulazione. Dopo l’apposizione dei sigilli, la bara sarà deposta nel sepolcro.



