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Evento

Francesco d’Assisi, storia ed eredità

A 800 anni dall’approvazione della Regola francescana, il 9 novembre, all’Università Cattolica, convegno promosso dalla Fondazione Terra Santa insieme all’ateneo con la partecipazione dell’Arcivescovo

6 Novembre 2023
San Francesco

Un importante convegno scientifico il 9 novembre celebra a Milano l’anniversario di un momento fondativo della storia del francescanesimo. Scritta e approvata otto secoli fa da papa Onorio III, con la bolla Solet Annuere del 29 novembre 1223, la Regola della fraternità riunita intorno a Francesco d’Assisi non rappresenta solo un documento storico del Medioevo cristiano, o il riferimento comune e costante della famiglia francescana nelle sue articolazioni, ma i dodici capitoli della Regola sono ancora oggi una «mappa esistenziale che orienta il vivere quotidiano».

Il convegno «Dalla fraternità alla regola. Storia ed eredità di Francesco d’Assisi» è promosso dalla Fondazione Terra Santa insieme all’Università Cattolica del Sacro Cuore nell’ambito del progetto «Frate Francesco 2023-2026. Centenari francescani in Lombardia», realizzato con il contributo della Fondazione Cariplo.

È noto che le radici culturali dell’Università Cattolica sono impregnate del singolare spirito francescano trasmesso da padre Agostino Gemelli, fondatore e primo rettore, e dai cofondatori Armida Barelli e Ludovico Necchi, terziari francescani. Padre Gemelli, che «scelse la spiritualità dell’Assisiate come regola di vita, sulla quale modellare ogni progetto e ogni attività – come ha scritto monsignor Claudio Giuliodori, assistente generale dell’ateneo, all’avvio del progetto dei Centenari – colse immediatamente nella vita e nella spiritualità del Santo di Assisi i segni evidenti di una pedagogia capace di informare la vita e l’uomo di ogni tempo, perché “specchio di una civiltà perenne” (F. Mattesini)».

Il rilievo dell’evento per l’Università Cattolica e per l’intera Chiesa ambrosiana è testimoniato dagli interventi introduttivi tenuti dal prorettore Fausto Colombo, dal preside della Facoltà di Lettere e Filosofia Andrea Canova, dallo stesso monsignor Giuliodori, e dall’Arcivescovo di Milano, monsignor Mario Delpini, Presidente dell’Istituto Toniolo.

Il programma

Il convegno sarà strutturato in una sessione mattutina (ore 9.30 – 13), con approfondimenti di carattere scientifico affidati a medievisti e storici del cristianesimo, e in tre panel nel pomeriggio (ore 14.30 – 18) dedicati a temi quali povertà e ricchezza, ecologia integrale, dialogo interreligioso, affrontati con una prospettiva rivolta al presente.

Roberto Rusconi, dell’Università degli Studi Roma Tre, aprirà i lavori con una relazione su «Francesco, la fraternità e la regola», quindi Nicolangelo D’Acunto (Università Cattolica) allargherà lo sguardo sul contesto storico ed ecclesiale dell’Italia del Duecento. Fra Pietro Maranesi, cappuccino e docente dell’Istituto Teologico di Assisi, parlerà degli inizi dell’esperienza di Francesco e dei suoi frati, mentre fra Luciano Bertazzo, conventuale, docente della Facoltà Teologica del Triveneto a Padova, approfondirà la Regola di fronte all’istituzione. «I frati Minori a Milano, dalle origini a San Francesco Grande» (insediamento oggi scomparso), sarà il tema della relazione di Maria Pia Alberzoni (Università Cattolica). I lavori della prima sessione saranno condotti dal domenicano padre Marco Rainini, che nell’ateneo insegna Storia del Cristianesimo.

Il primo panel pomeridiano, dal titolo «Della povertà e della ricchezza. Economia e spiritualità francescana a confronto», moderato da Elisabetta Soglio del Corriere della Sera, vedrà dialogare la preside della Facoltà di Economia dell’Università Cattolica Antonella Occhino, con Gian Luca Potestà, storico medievalista nello stesso ateneo, e con Andrea Piccaluga, terziario francescano e direttore dell’Istituto di Management della Scuola superiore Sant’Anna di Pisa.

All’Ecologia integrale tra ecocentrismo e antropocentrismo, a partire dall’enciclica Laudato si’, è dedicato il secondo panel condotto da Francesco Antonioli, direttore di Mondo economico. Si confronteranno fra Giuseppe Buffon, frate minore e docente alla Pontificia Università Antonianum (Roma), Elena Beccalli, preside della Facoltà di Scienze bancarie dell’Università Cattolica, e don Roberto Maier, docente di Teologia nell’ateneo.

Il panel «Il Signore ti dia la pace. Francesco di fronte ai conflitti del suo tempo e del nostro» concluderà il ricco programma di approfondimenti con uno sguardo all’impegno francescano nella pace e nel dialogo tra le fedi. Il Custode di Terra Santa, fra Francesco Patton, che verrà per l’occasione da Gerusalemme, e il cappuccino monsignor Angelo Pagano, vescovo di Harar, città musulmana in Etiopia, dialogheranno sui temi della pace e dell’incontro tragicamente attuali, insieme a Riccardo Redaelli che nell’Università Cattolica insegna Storia e istituzioni dell’Asia. Il direttore di Avvenire, Marco Girardo, modererà l’incontro.

Al termine del convegno nella Basilica di Sant’Ambrogio alle 18.30 sarà celebrata la Messa, presieduta da monsignor Angelo Pagano.

L’iscrizione al Convegno è gratuita. È richiesta la registrazione sulla piattaforma Eventbrite, fino a esaurimento posti.
Info: segreteria@fratefrancesco2026.it; www.fratefrancesco2026.it

«Un presepe in ogni casa»

Nell’ottavo centenario dalla stesura della Regola Bollata e dall’invenzione del primo presepe di Greccio, il Coordinamento Ecclesiale dei Centenari Francescani - facendo proprie le parole del Papa nella Lettera apostolica «Admirabile Signum» - promuove l’iniziativa «Un presepe in ogni casa», che la Presidenza della Conferenza Episcopale Italiana ha deciso di sostenere e promuovere, rilanciando quanto scritto dal Santo Padre: «Comporre il presepe nelle nostre case ci aiuta a rivivere la storia che si è vissuta a Betlemme. Naturalmente, i Vangeli rimangono sempre la fonte che permette di conoscere e meditare quell’Avvenimento; tuttavia, la sua rappresentazione nel presepe aiuta a immaginare le scene, stimola gli affetti, invita a sentirsi coinvolti nella storia della salvezza, contemporanei dell’evento che è vivo e attuale nei più diversi contesti storici e culturali».