L’esperienza di «Fede e Luce» è nata oltre cinquant’anni fa, nel 1971, in seguito a un pellegrinaggio internazionale a Lourdes. Le comunità «Fede e Luce» sono luoghi in cui viene custodita e lasciata fiorire la spiritualità delle persone più fragili, che rivelano la bellezza del Vangelo e aiutano a scoprire e ad accogliere le fragilità di ciascuno. Il cammino compiuto da amici, persone con disabilità e le loro famiglie è volto a consentire a tutti di trovare il proprio posto nella Chiesa e nella società.
Nella Diocesi ambrosiana sono presenti in tutto 10 comunità. A Rho dal 1987 è attiva una comunità nata in seno alla parrocchia di San Vittore Martire, ma aperta al territorio cittadino. A Gratosoglio, periferia Sud di Milano, un’altra comunità è attiva da quasi 40 anni, a Maria Madre della Chiesa.
Nel 2019 è nato un modello di campo estivo che ha l’obiettivo di far incontrare ai giovani di alcune parrocchie della Diocesi l’esperienza di «Fede e Luce». Nel 2019 si è svolta una vacanza a Fano con un gruppo di adolescenti della parrocchia Maria Madre della Chiesa coordinato da don Giovanni Salatino, del decanato Navigli. L’estate scorsa, a Marina di Massa, l’esperienza ha coinvolto giovani dai 20 ai 23 anni della parrocchia Chiesa Rossa, con don Davide Brambilla.
I ragazzi con disabilità delle comunità di Rho e di Gratosoglio sono stati testimoni e promotori dell’esperienza di «Fede e Luce»: sono stati loro a invitare i giovani e a favorire questa nuova avventura. Se con gli adolescenti il motivo ispiratore sono stati alcuni supereroi, per arrivare a capire che ciascuno ha un dono speciale da condividere, l’estate scorsa si è vissuto un “Viaggio a passo lento” ispirato alla lettura della Storia di una lumaca che scoprì l’importanza della lentezza di Luis Sepùlveda. Ogni tappa trovava origine da un passo del Vangelo e alcuni laboratori vissuti insieme hanno aiutato a crescere nell’amicizia e nella condivisione.
Un’occasione di servizio
Certo, per i giovani è anche una occasione di servizio nei confronti di chi vive maggiori difficoltà. L’albergo scelto a Marina di Massa era privo di barriere e si affacciava sul mare, il che ha permesso molti momenti di pura vacanza all’insegna dell’aiuto reciproco e dell’allegria, fra giochi e nuotate in compagnia.
Il tema del prossimo campo (31 luglio – 6 agosto) è tutto da definire e da costruire con chi parteciperà. I giovani (tra 18 e 35 anni) interessati a vivere questa esperienza, dimenticando “barriere” e “maschere” e giocandosi con la massima semplicità, sono attesi e desiderati.
Info e iscrizioni: angi.grassi67@gmail.com