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Solidarietà

Colletta per la Terra Santa, oggi più che mai necessaria

La drastica riduzione di pellegrinaggi e di piccole attività commerciali a causa del conflitto in corso rende ancora più importante la raccolta del Venerdì Santo per la custodia dei luoghi e il sostentamento delle comunità. La Chiesa ambrosiana nel 2024 ha devoluto oltre 200 mila euro. In maggio una delegazione diocesana si recherà in loco quale segno di incoraggiamento

di Massimo PAVANELLO Responsabile Servizio diocesano per la Pastorale Turismo e Pellegrinaggi

15 Aprile 2025

La «Colletta per la Terra Santa» – tipica del Venerdì, secondo giorno del triduo pasquale (vedi qui il manifesto) – ha lo scopo di custodire i Luoghi Santi e di finanziare attività educative, sanitarie e sociali a favore delle persone che vivono in quella terra segnata da molte difficoltà.

Destinazione dei fondi

Il 65% dei proventi viene destinato alla Custodia Francescana, che si occupa della protezione dei luoghi sacri, oltre al sostentamento di scuole, ospedali, case per anziani, centri di assistenza a migranti, sfollati, rifugiati. Il restante 35%, invece, va al Dicastero per le Chiese Orientali. Quest’ultimo ha il compito di aiutare le Chiese locali, promuovere la formazione scolastica e accademica e supportare sacerdoti e seminaristi. In un contesto così complesso, la Colletta per la Terra Santa risulta essere un elemento cruciale per preservare la presenza cristiana nella regione.

Invito al pellegrinaggio

Il Patriarca di Gerusalemme dei Latini, il cardinale Pierbattista Pizzaballa, ha recentemente invitato tutti a «tornare in Terra Santa», perché «la comunità cristiana ha bisogno della presenza dei pellegrini», i quali, nonostante le ostilità in campo, possono muoversi con sicurezza. Sua Beatitudine, inoltre, ha esortato a «darsi coraggio, avere fiducia ed esprimere solidarietà», declinando il titolo della Colletta 2025 «Dona speranza, semina la pace».

Parole in sintonia con quelle del confratello sono arrivate dal cardinale Claudio Gugerotti, Prefetto del Dicastero per le Chiese Orientali. Che, per la ricorrenza in oggetto, ha scritto: «Quest’anno la Colletta diventa una risorsa imprescindibile: a causa della quasi completa interruzione dei pellegrinaggi e delle piccole attività che soprattutto i cristiani hanno creato a lato di essi, molti sono stati costretti all’esilio. Se vogliamo rinforzare la Terra Santa e assicurare il contatto vivo con i Luoghi Santi, occorre sostenere le comunità cristiane».

Una delegazione da Milano

Lo stesso invito era stato fatto direttamente alla nostra diocesi dal Custode, padre Francesco Patton, durante una sua recente visita a Milano. L’appello è stato raccolto. Il Servizio pastorale per il turismo e i pellegrinaggi e l’agenzia Duomo viaggi visiteranno i luoghi di Gesù dal 13 al 16 maggio.

La forma dell’uscita, somiglierà a quella narrata nel capitolo 13 del libro dei Numeri, dove Mosè inviò a Canaan dodici esploratori, i quali, una volta tornati, «riferirono ogni cosa a loro e a tutta la comunità e mostrarono loro i frutti del paese». Una delegazione di incoraggiamento, quindi, per abbracciare chi là vive e per spronare chi qui è titubante all’idea del viaggio. Un viaggio che i Vescovi lombardi – come conferenza regionale – hanno già messo nella loro agenda per il prossimo ottobre.

Raccolta in controtendenza

Padre Gianluigi Ameglio, nuovo Commissario di Terra Santa per il Nord Italia, ha espresso gratitudine alla Chiesa ambrosiana per la generosità dimostrata in occasione della Colletta del 2024. La raccolta milanese del Venerdì Santo ha fruttato 210.708,02 euro, superando di ben 70 mila euro la cifra dell’anno precedente. «Si tratta di un dato in controtendenza, confrontato con il trend delle diocesi italiane», ha confidato il frate. Il quale ha poi aggiunto: «Seppur nominato da poco, sono stato già invitato in diverse parrocchie della diocesi. Si vede che c’è affetto e attenzione per la Chiesa Madre del cristianesimo. Oltre alla Colletta annuale, noto che molte comunità ambrosiane organizzano raccolte dedicate. Non posso che ringraziare».

È bene ricordare che l’obolo del Venerdì santo, a differenza di altre dazioni, sostiene non solo i luoghi illuminati dai media, ma anche quelli più in ombra. I territori che ne beneficiano, sotto diverse forme, sono infatti Palestina, Israele, Giordania, Cipro, Siria, Libano, Egitto, Etiopia, Eritrea, Turchia, Iran e Iraq.