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La Pasqua 2024 nella Chiesa ambrosiana

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Solidarietà

Colletta del Venerdì santo, una vicinanza concreta alla Terra Santa

Le offerte raccolte durante le celebrazioni del giorno in tutte le chiese sostengono i Francescani della Custodia nella conservazione dei Luoghi Santi e nelle attività pastorali, educative, assistenziali, sanitarie e sociali che favoriscono la presenza cristiana nell’area

di Massimo PAVANELLO

28 Marzo 2024

Puntuale arriva la domanda, rimasta in gola dall’inizio: «E noi, in questo momento di prova, cosa possiamo fare per la Terra santa?».

Padre Rami Asakrieh – parroco di Betlemme, relatore a un recente incontro milanese (leggi qui) – risponde d’emblée. Il quesito se lo aspettava. Meno attesa, forse, è la sua replica, derivata certamente da una spiritualità decantata sul campo: «La prima cosa che vi chiedo è quella di essere cristiani coerenti nei vostri territori. A noi fa bene sapere che, nel mondo, tanti vivono la nostra stessa fede. E soffrono, ciascuno per la propria parte, a motivo dell’identico credo. Ci dà forza e speranza non sentirci soli in questa testimonianza». La risposta è poi completata dall’invito a «raccogliere aiuti diretti per la popolazione e a non far mancare la presenza dei pellegrini».

Lasciamo ai lettori la meditazione sulle non scontate parole del religioso. Qui ricordiamo, invece, solo un appuntamento periodico circa gli aiuti diretti.

Guerre e calamità naturali

La tradizione della Chiesa conosce, come strumento ordinario di sostegno, la Colletta del Venerdì santo (vedi qui il manifesto). Quest’anno, a motivo della situazione dell’area, la Conferenza episcopale italiana, straordinariamente, ne ha effettuata una anche durante la 1a domenica di Quaresima (leggi qui).

Con tali fondi, i francescani custodiscono i Luoghi Santi e favoriscono la presenza cristiana attraverso tante attività (pastorali, educative, assistenziali, sanitarie e sociali). I territori che beneficiano dell’obolo sono Gerusalemme, Palestina, Israele, Giordania, Cipro, Siria, Libano, Egitto, Etiopia, Eritrea, Turchia, Iran e Iraq. Talune di queste Nazioni sono flagellate da guerre annose, cui si sono aggiunte calamità naturali.

Dopo il terremoto in Siria (febbraio 2023), per esempio, è stato ideato un progetto di aiuto per circa 7000 persone. Il preventivo ammonta a un milione di dollari. Il competente Dicastero vaticano, finora, ha trasferito 600 mila dollari.

Di norma la Custodia di Terra Santa riceve il 65% della Colletta, mentre il restante 35% va al Dicastero per le Chiese orientali, che lo utilizza per la formazione dei seminaristi, il sostentamento del clero, l’attività scolastica, la formazione culturale e i sussidi alle diverse circoscrizioni ecclesiastiche in Medio Oriente. Il Patriarcato Latino di Gerusalemme è aiutato invece dai Cavalieri del Santo Sepolcro.

Il rendiconto nel mondo e a Milano

La Colletta del 2023, a livello mondiale, ammonta a 6.571.893,96 euro. La diocesi di Milano ha versato 136.172,99 euro, provenienti da 378 parrocchie. Un terzo di queste si è recato in banca, per il bonifico, dopo il 7 ottobre (data dell’inizio del conflitto).

Le Offerte del Venerdì santo – anche a livello locale – hanno registrato un sensibile aumento sull’anno precedente. Una fedeltà, nei confronti di quei fratelli, segnalata pure dai numerosi inviti che le diverse realtà milanesi hanno confermato anche nel tempo dei pellegrinaggi frenati. Abbiamo citato la presenza di padre Rami. Ma qualche giorno prima, sempre in diocesi, si è pure tenuto un incontro tra il Patriarca Pierbattista Pizzaballa e l’arcivescovo Mario Delpini (leggi qui).

L’intenzione del Papa

Dopo gli avvenimenti del 7 ottobre, migliaia di famiglie, in quelle zone, vivono in difficoltà. Che cosa fare, se lo è chiesto pure il Papa. La sua intenzione sarebbe quella di realizzare un progetto, a Gaza o in Cisgiordania, che possa aiutare la popolazione a riprendere una vita dignitosa, creando opportunità di lavoro a guerra finita. Questo progetto – ha reso noto il competente Dicastero – potrebbe essere realizzato proprio con le offerte dei fedeli che partecipano alla Colletta per la Terra Santa.

Preghiera in musica

Domenica 7 aprile, alle 16, presso la chiesa milanese di San Fedele, il Servizio diocesano Turismo e pellegrinaggi invita a un appuntamento orante: «Pellegrinaggio di desiderio. Il nostro cuore in Terra Santa» (leggi qui). Il coro Laudamus di Nerviano, diretto dal maestro Andrea Dellavedova, proporrà una elevazione musicale per unirsi spiritualmente ai fratelli che abitano la regione biblica.
Sono centinaia gli ambrosiani che, dallo scorso ottobre, hanno dovuto rinunciare al viaggio in quei luoghi. Alla preghiera sono invitati, particolarmente, i «pellegrini (per ora) mancati». Monsignor Mario Delpini, - uno di loro, che avrebbe dovuto guidare un gruppo diocesano nel prossimo settembre - invierà un indirizzo di saluto.
L’ingresso è libero. Potranno aggiungersi tutti coloro che lo desiderano.
La raccolta di offerte confluirà nella tradizionale Offerta del Venerdì santo.