Share

Chiese

Cessate il fuoco per la Settimana Santa, Consiglio panucraino accoglie l’appello Onu

I leader religiosi hanno accolto con favore l’appello del segretario generale Guterres: una pausa umanitaria da giovedì 21 a domenica 24 aprile

di Maria Chiara Biagioni Agensir

21 Aprile 2022
Foto Sir

I leader religiosi ucraini hanno accolto con favore l’appello del segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres che nei giorni scorsi ha chiesto una pausa umanitaria di 4 giorni per la Settimana Santa che inizi giovedì 21 e duri fino a domenica 24 aprile, in modo da consentire le celebrazioni della Pasqua cristiana, la Pasqua ebraica e il Ramadan musulmano e l’apertura di una serie di corridoi umanitari.

Lo hanno detto i membri del Consiglio panucraino delle Chiese e delle organizzazioni religiose durante un incontro online con il sottosegretario generale delle Nazioni Unite Martin Griffiths. Griffiths – secondo quanto riporta l’agenzia ucraina Risu – ha affermato che il segretario generale delle Nazioni Unite ha chiesto la fine delle ostilità durante le festività religiose per aprire corridoi umanitari per Mariupol, Kherson, Donetsk, Luhansk e altre città, sottolineando l’importanza di permettere l’evacuazione della popolazione civile da queste regioni in luoghi più sicuri in Ucraina e fornire cibo, acqua, medicine e soccorso ai feriti.

Da parte loro, i membri del Consiglio panucraino hanno chiesto alla leadership delle Nazioni Unite di intraprendere un’azione più decisiva per porre fine alla guerra. I rappresentanti religiosi ucraini hanno sottolineato che le Nazioni Unite sono nate dopo la Seconda Guerra mondiale per prevenire il ripetersi di tali catastrofi mondiali. Invece, oggi l’Ucraina e il mondo intero stanno subendo un’azione militare della Russia, che «deve essere fermata». Inoltre, i rappresentanti del Consiglio panucraino delle Chiese ha espresso gratitudine per il fatto che i loro appelli per stabilire una tregua durante le festività religiose e per stabilire un corridoio umanitario per Mariupol e altre città siano stati ascoltati e sostenuti dalla leadership delle Nazioni Unite.

Vai allo speciale