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Preghiera, necessità della vita cristiana

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Milano

Casa Nazareth, ritiri mensili per vivere bene la Messa

Il 16 ottobre, presso le Suore della Riparazione, riparte l’iniziativa mensile di riflessione e spiritualità in preparazione al Vangelo della domenica condotta da monsignor Claudio Stercal con le religiose. «Nel solco della Proposta pastorale aiutiamo a cogliere l’intreccio tra Eucarestia e vita quotidiana e valorizziamo il senso comunitario dell’Eucarestia»

di Stefania CECCHETTI

9 Ottobre 2022
Le Suore della Riparazione durante una celebrazione nella loro Casa generalizia

Ricominciano domenica 16 ottobre i ritiri domenicali con mons. Claudio Stercal presso l’Istituto Suore della Riparazione – Casa di Nazareth, in via padre Carlo Salerio, 53 a Milano. Si tratta di un’esperienza di «ritiro, riflessione e spiritualità» come la descrive lo stesso mons. Stercal, docente e direttore del Centro studi di spiritualità della Facoltà teologica di Milano: «L’iniziativa nasce nell’ottobre 2017 – racconta – presso le suore della Riparazione, che sin dall’inizio condividono il cammino. L’intento è offrire alla città un momento di riflessione per vivere più intensamente la domenica».

La struttura degli incontri, che hanno più o meno cadenza mensile (i prossimi saranno domenica 13 novembre e domenica 4 dicembre, quest’ultimo con cena condivisa a seguire) prevede la lettura del Vangelo proposto dalla liturgia in quella domenica, una introduzione al brano di mons. Stercal, uno spazio di silenzio e meditazione personale, seguito dalla condivisione delle risonanze che il brano ha avuto in ciascuno. Infine, dopo un break che consente ai partecipanti di fare due chiacchiere, la celebrazione della Messa. Il tutto nello spazio di un pomeriggio, dalle 15.30 alle 18 circa.

Monsignor Claudio Stercal
Monsignor Claudio Stercal

Un momento di condivisione

«Non si tratta – precisa mons. Stercal – di una lezione sul Vangelo. L’aspetto più interessante è quello della condivisione reciproca. Dalla quale, devo dire, escono sempre riflessioni molto interessanti e profonde. La qualità del confronto è davvero molto alta». Altro focus dell’esperienza è la possibilità di prepararsi a vivere meglio l’Eucarestia: «Vivere la Messa insieme a persone con le quali si sono condivise alcune riflessioni sullo stesso Vangelo, la rende un’esperienza sicuramente più distesa e partecipata».

Sono soprattutto giovani, anziani, studenti e docenti, religiose e diaconi a partecipare. Circa 200 le persone che hanno provato l’esperienza almeno una volta, con una media di 30-50 presenze ogni domenica. Numeri cospicui, che fanno capire come l’iniziativa abbia intercettato un bisogno nella città: «Quello che ci ha convinto a proseguire l’esperienza dopo i primi incontri – racconta mons. Stercal – è stato il constatare come venisse incontro a un bisogno di incontro e preghiera molto sentito. Oserei dire un bisogno esistenziale». Per questo i ritiri domenicali non si sono fermati nemmeno durante il lockdown. Anzi, la modalità online, sperimentata in quell’occasione, è rimasta come possibilità ulteriore di seguire anche ora che sono ripresi gli appuntamenti in presenza.

L’esperienza dei ritiri diventa ancora più significativa quest’anno, che l’arcivescovo Delpini ha scelto di dedicare alla riflessione sulla preghiera con la Proposta pastorale Kyrie, Alleluia, Amen: «La nostra iniziativa – conclude mons. Stercal – interseca il progetto pastorale dell’Arcivescovo in particolare in due punti: aiutando a cogliere l’intreccio tra Eucarestia e vita quotidiana e valorizzando il senso comunitario dell’Eucarestia. Entrambe sottolineature fatte da mons. Delpini nel presentare la sua Proposta».

Per partecipare scrivere a domenicheinsieme@gmail.com