Oggi, nella solennità dell’assunzione al cielo della Beata Vergine Maria, nel Duomo di Milano il Pontificale presieduto dall’Arcivescovo, monsignor Mario Delpini. Pubblichiamo l’omelia.
L’Arcivescovo a pranzo con i poveri
Anche quest’anno è confermato il tradizionale pranzo di Ferragosto per famiglie povere, senza tetto e anziani soli organizzato dall’Opera Cardinal Ferrari, anche se, causa Covid, ci saranno posti contati, la giusta distanza e ogni sicurezza.
A servirli – in un appuntamento che si realizza grazie a tanti donatori – volontari, anche giovanissimi e lo staff di Opera. Pochi ospiti, tra tutti, monsignor Mario Delpini, arcivescovo di Milano, “che – spiega una nota dell’Opera – non ha voluto rinunciare al tradizionale pranzo con loro”.
Anche durante il lockdown è rimasto aperto il centro diurno con servizi dimezzati, la mensa su due turni, dando priorità ai senza fissa dimora, aumentando la distribuzione di pacchi viveri e le telefonate amiche per chi era chiuso in casa. E questo è stato possibile grazie anche a tanti nuovi volontari che si sono presentati per dare una mano.
Le altre celebrazioni in Duomo
In Cattedrale altre celebrazioni eucaristiche alle 7, 8, 9.30, 12.30 e 17.30; alle 10.25 Lodi mattutine, alle 16 Vespri e Processione mariana.
La solennità dell’assunzione di Maria
L’assunzione al cielo della Beata Vergine Maria si festeggia nel giorno in cui a Gerusalemme fu inaugurata una delle primissime chiese erette in suo onore (secolo V). La solennità entra nel rito di Roma intorno al secolo VII. A Milano è documentata nel secolo IX. Il dogma di Maria elevata in corpo e anima alla gloria del cielo, al termine della sua vita terrena, fu definito da Pio XII nel 1950. Maria ha vissuto la Passione del Figlio fino in fondo: è stata pienamente unita a lui nella morte, e per questo le è stato dato il dono della risurrezione. Cristo è la primizia dei risorti, e Maria è la primizia dei redenti, la prima di «quelli che sono di Cristo».
Oltre alla Madonnina posta sulla guglia maggiore, in Duomo la vetrata centrale della facciata è dedicata alla Madonna Assunta, raffigurata anche in un antello del Cinquecento nella seconda vetrata della navata meridionale.