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Valle d'Aosta

«Solidarietà e sobrietà fanno la felicità»

Questa la "formula" che l'Arcivescovo ha "imparato" direttamente dai più giovani, come lui stesso ha spiegato durante la visita ai campeggi ambrosiani in corso in Valgrisenche e in Val di Rhems. Una giornata per riscoprire la bellezza della natura e la dimensione spirituale del creato. Parlando del tema della sicurezza con alcuni giornalisti, il Cardinale ha poi sottolineato che solidarietà, accoglienza e legalità devono viaggiare insieme

di Claudio MAZZA Redazione

16 Luglio 2009

È in corso in Val d’Aosta la tradizionale visita del cardinale Dionigi Tettamanzi ai campeggi estivi degli oratori milanesi. Questa mattina ha visitato in Valgrisenche il campeggio “Stella alpina”, gestito dalla parrocchia di Sant’Ambrogio di Cinisello Balsamo, dove in zona sono ospitate anche le tende degli oratori di Dairago, Milano-San Barnaba al Gratosoglio, Saronno, Castelleone, Arconate e Gorgonzola.
Sono stati proprio i ragazzi di quest’ultimo oratorio i primi ad accogliere l’Arcivescovo: sulle loro magliette uno slogan – “Solidarietà + sobrietà = felicità” -, mutuato dai tanti interventi del Cardinale su questi temi oggi di attualità. Ai ragazzi che lo attorniavano festanti Tettamanzi ha poi detto: «Sogno una Chiesa viva e voi siete lo siete».
Un appuntamento che si ripete ogni anno e che aiuta i ragazzi – vivendo la vacanza all’aria aperta – a riscoprire certi valori, primo fra tutti quello della sobrietà, che l’Arcivescovo sta sollecitando in ogni contesto. L’altro aspetto importante è il contatto con la natura: qui i ragazzi provano sul campo cosa sia l’ecologia e il rispetto dell’ambiente. Ma riscoprono, immersi nelle bellezze del creato, soprattutto una dimensione spirituale e il “volto” di Chi ha creato tali bellezze. Spunti attorno ai quali l’Arcivescovo ha sviluppato la sua omelia, nella quale ha ricordato anche l’alto valore educativo dell’esperienza dei campeggi e il dovere della testimonianza umana e cristiana di adulti ed educatori.
Spontaneo anche il pensiero al Santo Padre in vacanza poco lontano da lì: rivolto ai ragazzi il Cardinale ha aggiunto: «Voi qui siete benedetti da Benedetto».
Con i ragazzi, i preti e gli educatori, ad accogliere l’Arcivescovo c’era anche il vicario episcopale della Zona VII, monsignor Carlo Faccendini. E poco prima di pranzare sotto il tendone allestito dagli oratori di Dairago e di Arconate, l’Arcivescovo – assieme a monsignor Giuseppe Anfossi, vescovo d’Aosta, salito lassù per salutarlo – si è raccolto in preghiera con un gruppo di ragazzi in una piccola cappella alpina dedicata a San Dionigi, poco distante dalle tende.
Nel pomeriggio la visita ai campeggi prosegue in Val di Rhems. È in corso in Val d’Aosta la tradizionale visita del cardinale Dionigi Tettamanzi ai campeggi estivi degli oratori milanesi. Questa mattina ha visitato in Valgrisenche il campeggio “Stella alpina”, gestito dalla parrocchia di Sant’Ambrogio di Cinisello Balsamo, dove in zona sono ospitate anche le tende degli oratori di Dairago, Milano-San Barnaba al Gratosoglio, Saronno, Castelleone, Arconate e Gorgonzola.Sono stati proprio i ragazzi di quest’ultimo oratorio i primi ad accogliere l’Arcivescovo: sulle loro magliette uno slogan – “Solidarietà + sobrietà = felicità” -, mutuato dai tanti interventi del Cardinale su questi temi oggi di attualità. Ai ragazzi che lo attorniavano festanti Tettamanzi ha poi detto: «Sogno una Chiesa viva e voi siete lo siete».Un appuntamento che si ripete ogni anno e che aiuta i ragazzi – vivendo la vacanza all’aria aperta – a riscoprire certi valori, primo fra tutti quello della sobrietà, che l’Arcivescovo sta sollecitando in ogni contesto. L’altro aspetto importante è il contatto con la natura: qui i ragazzi provano sul campo cosa sia l’ecologia e il rispetto dell’ambiente. Ma riscoprono, immersi nelle bellezze del creato, soprattutto una dimensione spirituale e il “volto” di Chi ha creato tali bellezze. Spunti attorno ai quali l’Arcivescovo ha sviluppato la sua omelia, nella quale ha ricordato anche l’alto valore educativo dell’esperienza dei campeggi e il dovere della testimonianza umana e cristiana di adulti ed educatori.Spontaneo anche il pensiero al Santo Padre in vacanza poco lontano da lì: rivolto ai ragazzi il Cardinale ha aggiunto: «Voi qui siete benedetti da Benedetto».Con i ragazzi, i preti e gli educatori, ad accogliere l’Arcivescovo c’era anche il vicario episcopale della Zona VII, monsignor Carlo Faccendini. E poco prima di pranzare sotto il tendone allestito dagli oratori di Dairago e di Arconate, l’Arcivescovo – assieme a monsignor Giuseppe Anfossi, vescovo d’Aosta, salito lassù per salutarlo – si è raccolto in preghiera con un gruppo di ragazzi in una piccola cappella alpina dedicata a San Dionigi, poco distante dalle tende.Nel pomeriggio la visita ai campeggi prosegue in Val di Rhems. Una sicurezza umana e umanizzante A margine dell’incontro con i ragazzi degli oratori, rispondendo alle domande dei giornalisti, il Cardinale ha ricordato che solidarietà, accoglienza, legalità devono viaggiare insieme. «Diversamente – ha ammonito l’Arcivescovo – si corre il rischio che una sicurezza di questo genere sminuisca enormemente la solidarietà e l’accoglienza, pur esse necessarie. Anche noi vogliamo la sicurezza, ma una sicurezza che sia umana e umanizzante».«Il discorso della solidarietà – ha poi sottolineato il Cardinale – è molto ampio e articolato, ma comporta indubbiamente come primo passo l’accoglienza. Se una persona non accoglie, vuol dire che si richiude in se stessa e tutto il mondo diventa il proprio io; invece accoglienza vuol dire aprirsi all’altro; significa avere il coraggio di fare dei passi insieme nella vita». – – – Tettamanzi sull’encliclica del Papa: «Collaboriamo tutti a creare un clima di speranza» (https://www.chiesadimilano.it/or4/or?uid=ADMIesy.main.index&oid=1849883) – Il Cardinale fra le tende (https://www.chiesadimilano.it/or4/or?uid=ADMIesy.main.index&oid=1843931)