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Sirio 09 - 15 dicembre 2024
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Proposta

“Pietre vive”, ora la lettera diventa un viaggio

Visitare dal vivo in un pellegrinaggio in Francia i luoghi citati nelle pagine scritte dall'Arcivescovo per presentare l'anno pastorale. La proposta, rivolta alle parrocchie, è dell'agenzia Duomo Viaggi. Saranno previsti degli incontri di preparazione prima della partenza. Partecipazione aperta anche ai singoli

Luisa BOVE Redazione

21 Ottobre 2009
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Nell’Anno sacerdotale voluto da Benedetto XVI e rilanciato dal cardinale Tettamanzi che già a luglio ha guidato un pellegrinaggio in Francia sulle orme del santo curato d’Ars, la Duomo Viaggi (tel. 02.72599370) ripropone agli ambrosiani lo stesso itinerario alla scoperta di luoghi così rappresentativi ancora oggi. Il programma prevede diverse tappe dal significato artistico e spirituale: Paray-le-Monial, Nevers, Alençon, Lisieux, Vézelay e Ars. «È un percorso di santità come se ne potrebbero inventare tanti – spiega Silvano Mezzenzana, direttore dell’Agenzia turistica -, ma quello che proponiamo si rifà al percorso pastorale e in particolare alla lettera dell’Arcivescovo "Pietre vive" che noi consigliamo di leggere tappa per tappa». Il cardinale Tettamanzi «ha fatto proprio questo esercizio: ha scritto i contenuti in relazione ai luoghi visitati».
«È un viaggio adatto a tutti», assicura il direttore, anche se non vuole essere una proposta generica alle parrocchie. E puntualizza: «Sarebbe bello che questo pellegrinaggio lo facessero tutti coloro che sono impegnati nelle attività parrocchiali, a cominciare dai Consigli pastorali, i direttivi, i gruppi familiari, della catechesi, della carità… Questo itinerario infatti aiuta a rimettere a fuoco la tensione verso la santità e il sacerdozio battesimale dei laici». Secondo Mezzenzana «i parroci dovrebbero proporlo soprattutto alle persone più vicine e coinvolte nella vita della parrocchia». Ma se le comunità non riescono a organizzarsi, rilancia il direttore, «la nostra idea è di rendere disponibili un paio di date nel corso dell’anno in cui le singole persone o i gruppetti possono mettersi insieme e vivere un pellegrinaggio gestito da noi a livello diocesano, cioè sovraparrocchiale». Unico neo saranno i lunghi percorsi in pullman, «ma se vissuti bene con una proposta di animazione come è possibile fare (abbiamo accompagnatori capaci), i viaggi invece di essere noiosi o faticosi, diventano uno spazio ulteriore di riflessione, preghiera e approfondimento».
È importante però arrivare preparati al pellegrinaggio, che deve essere vissuto come «punto di arrivo di un cammino». Per questo la Duomo Viaggi ha introdotto quest’anno per l’itinerario in Francia "Pietre vive" quello che già avviene per i pellegrinaggi biblici: incontri di preparazione per i gruppi che partecipano. «Non sono di presentazione dell’itinerario – spiega il direttore -, ma di lettura della Bibbia e di approfondimento spirituale. Anche in questo caso mi pare che il tema vocazionale e quello della santità siano due elementi importanti sui quali riflettere prima di iniziare il cammino, altrimenti si rischia di accorgersi alla fine che si doveva arrivare preparati. Noi siamo quindi disponibili a organizzare su richiesta di gruppi e parrocchie gli incontri di preparazione».
«Il pellegrinaggio – diceva il cardinale Tettamanzi nel luglio scorso – è innanzitutto occasione per dire la nostra gratitudine a Dio per quanto ci ha amato e continua ad amarci. È un momento di revisione di vita per tornare all’amore di un tempo e riscoprire la misericordia che ci è stata usata».
Il viaggio da Paray-le-Monial ad Ars guidato dall’Arcivescovo «è stato molto rappresentativo», dice Mezzenzana, perché il gruppo che ha partecipato, un centinaio di persone tra famiglie, preti, religiose… dava una bella immagine di Chiesa. «Il Cardinale, che ha colto tutto questo, lo ha tradotto nella sua lettera. Raccogliere ora ricchezza che lui ha evidenziato e riproporla ancora mi sembra bello e prezioso». Dal quel pellegrinaggio sono nate le pagine che l’Arcivescovo ha scritto alla diocesi intitolandole "Pietre vive". «Al rientro – dirà lui stesso -, mi è venuto spontaneo stendere queste "cinque lettere dalla Francia", in cui riproporre a tutti i fedeli alcune suggestioni del viaggio». Il desiderio è che «vi siano compagne nel pellegrinaggio spirituale e pastorale di quest’anno».

Nell’Anno sacerdotale voluto da Benedetto XVI e rilanciato dal cardinale Tettamanzi che già a luglio ha guidato un pellegrinaggio in Francia sulle orme del santo curato d’Ars, la Duomo Viaggi (tel. 02.72599370) ripropone agli ambrosiani lo stesso itinerario alla scoperta di luoghi così rappresentativi ancora oggi. Il programma prevede diverse tappe dal significato artistico e spirituale: Paray-le-Monial, Nevers, Alençon, Lisieux, Vézelay e Ars. «È un percorso di santità come se ne potrebbero inventare tanti – spiega Silvano Mezzenzana, direttore dell’Agenzia turistica -, ma quello che proponiamo si rifà al percorso pastorale e in particolare alla lettera dell’Arcivescovo "Pietre vive" che noi consigliamo di leggere tappa per tappa». Il cardinale Tettamanzi «ha fatto proprio questo esercizio: ha scritto i contenuti in relazione ai luoghi visitati».«È un viaggio adatto a tutti», assicura il direttore, anche se non vuole essere una proposta generica alle parrocchie. E puntualizza: «Sarebbe bello che questo pellegrinaggio lo facessero tutti coloro che sono impegnati nelle attività parrocchiali, a cominciare dai Consigli pastorali, i direttivi, i gruppi familiari, della catechesi, della carità… Questo itinerario infatti aiuta a rimettere a fuoco la tensione verso la santità e il sacerdozio battesimale dei laici». Secondo Mezzenzana «i parroci dovrebbero proporlo soprattutto alle persone più vicine e coinvolte nella vita della parrocchia». Ma se le comunità non riescono a organizzarsi, rilancia il direttore, «la nostra idea è di rendere disponibili un paio di date nel corso dell’anno in cui le singole persone o i gruppetti possono mettersi insieme e vivere un pellegrinaggio gestito da noi a livello diocesano, cioè sovraparrocchiale». Unico neo saranno i lunghi percorsi in pullman, «ma se vissuti bene con una proposta di animazione come è possibile fare (abbiamo accompagnatori capaci), i viaggi invece di essere noiosi o faticosi, diventano uno spazio ulteriore di riflessione, preghiera e approfondimento».È importante però arrivare preparati al pellegrinaggio, che deve essere vissuto come «punto di arrivo di un cammino». Per questo la Duomo Viaggi ha introdotto quest’anno per l’itinerario in Francia "Pietre vive" quello che già avviene per i pellegrinaggi biblici: incontri di preparazione per i gruppi che partecipano. «Non sono di presentazione dell’itinerario – spiega il direttore -, ma di lettura della Bibbia e di approfondimento spirituale. Anche in questo caso mi pare che il tema vocazionale e quello della santità siano due elementi importanti sui quali riflettere prima di iniziare il cammino, altrimenti si rischia di accorgersi alla fine che si doveva arrivare preparati. Noi siamo quindi disponibili a organizzare su richiesta di gruppi e parrocchie gli incontri di preparazione».«Il pellegrinaggio – diceva il cardinale Tettamanzi nel luglio scorso – è innanzitutto occasione per dire la nostra gratitudine a Dio per quanto ci ha amato e continua ad amarci. È un momento di revisione di vita per tornare all’amore di un tempo e riscoprire la misericordia che ci è stata usata».Il viaggio da Paray-le-Monial ad Ars guidato dall’Arcivescovo «è stato molto rappresentativo», dice Mezzenzana, perché il gruppo che ha partecipato, un centinaio di persone tra famiglie, preti, religiose… dava una bella immagine di Chiesa. «Il Cardinale, che ha colto tutto questo, lo ha tradotto nella sua lettera. Raccogliere ora ricchezza che lui ha evidenziato e riproporla ancora mi sembra bello e prezioso». Dal quel pellegrinaggio sono nate le pagine che l’Arcivescovo ha scritto alla diocesi intitolandole "Pietre vive". «Al rientro – dirà lui stesso -, mi è venuto spontaneo stendere queste "cinque lettere dalla Francia", in cui riproporre a tutti i fedeli alcune suggestioni del viaggio». Il desiderio è che «vi siano compagne nel pellegrinaggio spirituale e pastorale di quest’anno». Un riferimento per i fedeli – “Pietre vive” (Centro Ambrosiano, 47 pagine, 0.95 euro) è il testo che raccoglie le cinque lettere dalla Francia che l’Arcivescovo ha indirizzato a «tutti i fedeli della Chiesa ambrosiana». Si tratta di «una traccia di meditazione, o meglio una lettera confidenziale e franca», scriverà l’Arcivescovo, «per proporre i contenuti fondamentali e il clima di intensa spiritualità con cui vivere fruttuosamente questo tempo di grazia». Oggi questo testo, non solo rappresenta un importante riferimento per tutti gli ambrosiani della diocesi, ma può diventare anche una guida utile alla riflessione e meditazione per coloro che decideranno di vivere un pellegrinaggio in Francia sulle orme del santo curato d’Ars. Le pagine accompagneranno il viaggio a tappe: Paray-le-Monial, cittadina della Borgogna divenuta famosa per il culto del Sacro Cuore; poi al Santuario di S. Bernardetta a Nevers e alla cattedrale di Alen�on, dove nel 1858 si sono sposati i genitori di Teresa di Lisieux, quindi tappa anche in questa città; visita alla basilica e chiostri di Vézelay e arrivo ad Ars. (L.B.)

Il cardinal Tettamanzi con alcuni pellegrini lo scorso luglio in Francia