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Turismo religioso

Meditare nel deserto

La proposta di pellegrinaggi della Duomo Viaggi per una crescita spirituale all'ascolto della Parola.� Parla il�nuovo amministratore delegato, Silvano Mezzenzana

di Ylenia SPINELLI Redazione

11 Dicembre 2009

La Duomo Viaggi, operatore specializzato in turismo religioso che fa capo alla diocesi di Milano, ha appena festeggiato i 40 anni di attività. Orgogliosa del suo passato, ora è tutta proiettata verso il futuro, con nuove proposte di viaggio, sempre al passo con i tempi. «I quarant’anni per noi non sono un punto di arrivo, ma di partenza verso nuovi traguardi e obiettivi», ci dice il nuovo amministratore delegato, Silvano Mezzenzana.
Anche in ambito religioso, infatti, il turismo è molto cambiato. «Uno spartiacque è rappresentato dal Concilio Vaticano II – continua Mezzenzana – che ha introdotto una nuova visione della vita ecclesiale, intesa come cammino. Così, negli anni, è maturata l’idea di pellegrinaggio come tappa di un cammino, momento di approfondimento spirituale, che deve però tener conto di tre grandi sfide: far vivere la fratellanza con le comunità missionarie, far crescere la comunione con le altre Chiese cristiane e dunque ripensare il pellegrinaggio in termini ecumenici e come momento di approfondimento biblico, infine, in una società individualistica come la nostra, offrire spazi e percorsi personali».
È in questo contesto che è nato il nuovo catalogo Deserti di meditazione, primo capitolo di una collana che gli ideatori vorrebbero intitolare “Viaggi da conservare”. Contro l’idea del viaggio come bene di consumo, un’offerta da prendere al volo, o, come si dice oggi last minute, questa proposta parte dall’idea che ci sono viaggi che posso cambiare o segnare la vita, dunque bisogna conservarli.
«Come meta abbiamo scelto il deserto – spiega l’ad della Duomo Viaggi – perché pensiamo possa essere un luogo interessante e utile per la propria crescita personale e spirituale. Il deserto però inteso – come suggerisce il termine ebraico – come luogo della parola e non del silenzio. Nel deserto, infatti, sperimentiamo la nostra piccolezza di esseri umani e allo stesso tempo il nostro bisogno di essere salvati e aiutati dall’ascolto della Parola di Gesù».
I deserti presi in considerazione sono quelli del Medio Oriente, citati nella Bibbia. «Abbiamo previsto tre itinerari in Egitto, tre in Israele, uno in Siria e uno in Giordania – spiega Mezzenzana – della durata di circa una settimana ciascuno. In questi luoghi si può viaggiare tutto l’anno, percorrendo alcuni tratti a piedi, altri in jeep o in sella a un dromedario. Certo, non si pernotta in alberghi di lusso, ma il confort è assicurato, anche quando si tratta di dormire in un campo tendato sotto le stelle».
Per fare qualche esempio, c’è un tour che partendo da Betlemme attraversa il deserto di Giuda e poi da Gerico porta alle porte di Gerusalemme, fermandosi tre giorni all’Eremo del Getsemani da dove si contempla la città, come fece Gesù. Un altro itinerario, sempre in Israele, ha come meta il deserto del Negev ed è legato all’esperienza dei profeti, un altro ancora ripercorre i sentieri di Gesù, dalla Galilea a Gerusalemme.
Dei tre tour in Egitto, invece, due sono legati al libro dell’Esodo e hanno come meta il monte Oreb e il monastero di Santa Caterina. Quello in Giordania, poi, comprende il deserto del Wadi Room, Petra, Dana e la visita alla tomba di Aronne, un’occasione per leggere e meditare il Deuteronomio. Infine, il tour in Siria ha come meta il monastero di Mar Musa, dove padre Paolo Dall’Oglio negli ultimi anni ha tentato il dialogo islamo-cristiano vivendo in mezzo ai musulmani e utilizzando la lingua araba come lingua ufficiale della sua comunità. Anche scegliendo una meta del catalogo Deserti di meditazione, senza nessuna spesa aggiuntiva, si potrà devolvere cinque euro per le Missioni. Iniziativa di solidarietà che Duomo Viaggi ha recentemente stretto in collaborazione con l’Ufficio Missionario diocesano. La Duomo Viaggi, operatore specializzato in turismo religioso che fa capo alla diocesi di Milano, ha appena festeggiato i 40 anni di attività. Orgogliosa del suo passato, ora è tutta proiettata verso il futuro, con nuove proposte di viaggio, sempre al passo con i tempi. «I quarant’anni per noi non sono un punto di arrivo, ma di partenza verso nuovi traguardi e obiettivi», ci dice il nuovo amministratore delegato, Silvano Mezzenzana.Anche in ambito religioso, infatti, il turismo è molto cambiato. «Uno spartiacque è rappresentato dal Concilio Vaticano II – continua Mezzenzana – che ha introdotto una nuova visione della vita ecclesiale, intesa come cammino. Così, negli anni, è maturata l’idea di pellegrinaggio come tappa di un cammino, momento di approfondimento spirituale, che deve però tener conto di tre grandi sfide: far vivere la fratellanza con le comunità missionarie, far crescere la comunione con le altre Chiese cristiane e dunque ripensare il pellegrinaggio in termini ecumenici e come momento di approfondimento biblico, infine, in una società individualistica come la nostra, offrire spazi e percorsi personali».È in questo contesto che è nato il nuovo catalogo Deserti di meditazione, primo capitolo di una collana che gli ideatori vorrebbero intitolare “Viaggi da conservare”. Contro l’idea del viaggio come bene di consumo, un’offerta da prendere al volo, o, come si dice oggi last minute, questa proposta parte dall’idea che ci sono viaggi che posso cambiare o segnare la vita, dunque bisogna conservarli.«Come meta abbiamo scelto il deserto – spiega l’ad della Duomo Viaggi – perché pensiamo possa essere un luogo interessante e utile per la propria crescita personale e spirituale. Il deserto però inteso – come suggerisce il termine ebraico – come luogo della parola e non del silenzio. Nel deserto, infatti, sperimentiamo la nostra piccolezza di esseri umani e allo stesso tempo il nostro bisogno di essere salvati e aiutati dall’ascolto della Parola di Gesù».I deserti presi in considerazione sono quelli del Medio Oriente, citati nella Bibbia. «Abbiamo previsto tre itinerari in Egitto, tre in Israele, uno in Siria e uno in Giordania – spiega Mezzenzana – della durata di circa una settimana ciascuno. In questi luoghi si può viaggiare tutto l’anno, percorrendo alcuni tratti a piedi, altri in jeep o in sella a un dromedario. Certo, non si pernotta in alberghi di lusso, ma il confort è assicurato, anche quando si tratta di dormire in un campo tendato sotto le stelle».Per fare qualche esempio, c’è un tour che partendo da Betlemme attraversa il deserto di Giuda e poi da Gerico porta alle porte di Gerusalemme, fermandosi tre giorni all’Eremo del Getsemani da dove si contempla la città, come fece Gesù. Un altro itinerario, sempre in Israele, ha come meta il deserto del Negev ed è legato all’esperienza dei profeti, un altro ancora ripercorre i sentieri di Gesù, dalla Galilea a Gerusalemme.Dei tre tour in Egitto, invece, due sono legati al libro dell’Esodo e hanno come meta il monte Oreb e il monastero di Santa Caterina. Quello in Giordania, poi, comprende il deserto del Wadi Room, Petra, Dana e la visita alla tomba di Aronne, un’occasione per leggere e meditare il Deuteronomio. Infine, il tour in Siria ha come meta il monastero di Mar Musa, dove padre Paolo Dall’Oglio negli ultimi anni ha tentato il dialogo islamo-cristiano vivendo in mezzo ai musulmani e utilizzando la lingua araba come lingua ufficiale della sua comunità. Anche scegliendo una meta del catalogo Deserti di meditazione, senza nessuna spesa aggiuntiva, si potrà devolvere cinque euro per le Missioni. Iniziativa di solidarietà che Duomo Viaggi ha recentemente stretto in collaborazione con l’Ufficio Missionario diocesano. – – La storia della Duomo

Silvano Mezzenzana