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Don Gnocchi Beato

Martini: «Una testimonianza per tutti il suo coraggio nell’affrontare percorsi nuovi»

di Carlo Maria MARTINI Arcivescovo emerito di Milano Redazione

25 Ottobre 2009

Ricordo bene come ebbi a iniziare il processo diocesano in vista della beatificazione di don Carlo nel 1987. Grande dunque è la mia gioia oggi nel vedere questa straordinaria figura di prete ambrosiano proclamato beato. Il beato don Gnocchi è un po’ il simbolo della molteplicità delle vocazioni di un prete diocesano. Egli non fu mai parroco in una parrocchia, ma si distinse come educatore, poi come cappellano militare e infine come apostolo della carità. Questo mi fa dire che la vocazione del prete ambrosiano è molto ampia e occorre procedere con questa larghezza di vedute. È naturalmente molto significativo che questa beatificazione avvenga durante l’Anno Sacerdotale voluto da Benedetto XVI. L’esempio di questo beato, il suo coraggio nell’affrontare anche percorsi nuovi e la sua speranza rimangono una testimonianza per tutti i nostri preti e per i nostri fedeli.
Carlo Maria Martini
Arcivescovo emerito di Milano
Ricordo bene come ebbi a iniziare il processo diocesano in vista della beatificazione di don Carlo nel 1987. Grande dunque è la mia gioia oggi nel vedere questa straordinaria figura di prete ambrosiano proclamato beato. Il beato don Gnocchi è un po’ il simbolo della molteplicità delle vocazioni di un prete diocesano. Egli non fu mai parroco in una parrocchia, ma si distinse come educatore, poi come cappellano militare e infine come apostolo della carità. Questo mi fa dire che la vocazione del prete ambrosiano è molto ampia e occorre procedere con questa larghezza di vedute. È naturalmente molto significativo che questa beatificazione avvenga durante l’Anno Sacerdotale voluto da Benedetto XVI. L’esempio di questo beato, il suo coraggio nell’affrontare anche percorsi nuovi e la sua speranza rimangono una testimonianza per tutti i nostri preti e per i nostri fedeli.Carlo Maria MartiniArcivescovo emerito di Milano