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Roma

Lefebvriani, la solidarietà dell’Arcivescovo al Papa

«Il Santo Padre ha fatto chiarezza su tutto», ha detto il cardinale Tettamanzi a margine della presentazione del suo libro "La Bellezza della fede". La revoca della scomunica è «un atto di misericordia, che non cede al compromesso»

Carlo ROSSI Redazione

29 Gennaio 2009

Sui rapporti con gli ebrei e con i lefebvriani le parole del Papa sono state «chiare ed esplicite», tanto da spegnere ogni interrogativo al riguardo: lo ha detto a Roma il cardinale Tettamanzi, arcivescovo di Milano, a margine della presentazione del libro La Bellezza della fede, che raccoglie i suoi interventi rivolti ai giovani, recentemente pubblicato dalla Libreria Editrice Vaticana.
Richiesto di un commento sulle affermazioni negazioniste della Shoah pronunciate in questi giorni da un sacerdote lefebvriano trevigiano, l’Arcivescovo ha ribadito che «il Santo Padre ha fatto chiarezza su tutto», facendo capire che simili posizioni nella Chiesa cattolica rappresentano casi estremamente isolati e che nella diocesi di Milano «grazie a Dio non ne ho trovato uno». Rispondendo poi a una domanda sui rapporti con gli ebrei, il Cardinale ha aggiunto che «ogni cosa viene superata e il dialogo può andare avanti nella verita, e se va avanti nella verità, darà sicuramente frutti».
In merito poi alla revoca della scomunica ai lefebvriani da parte di Benedetto XVI, Tettamanzi l’ha definita «un atto di misericordia, che è qualcosa che non cede al compromesso». In questo senso – ha precisato – è da intendersi anche il richiamo del Papa ai lefebvriani sul riconoscimento del Concilio Vaticano II: «Il problema è l’adesione ai documenti, sui quali sono stati fatti alcuni passi avanti. Su altri devono ancora esserne fatti. La verità dell’uomo – ha concluso – non si risolve con un gesto, ma è un cammino che procede un passo dopo l’altro». Sui rapporti con gli ebrei e con i lefebvriani le parole del Papa sono state «chiare ed esplicite», tanto da spegnere ogni interrogativo al riguardo: lo ha detto a Roma il cardinale Tettamanzi, arcivescovo di Milano, a margine della presentazione del libro La Bellezza della fede, che raccoglie i suoi interventi rivolti ai giovani, recentemente pubblicato dalla Libreria Editrice Vaticana.Richiesto di un commento sulle affermazioni negazioniste della Shoah pronunciate in questi giorni da un sacerdote lefebvriano trevigiano, l’Arcivescovo ha ribadito che «il Santo Padre ha fatto chiarezza su tutto», facendo capire che simili posizioni nella Chiesa cattolica rappresentano casi estremamente isolati e che nella diocesi di Milano «grazie a Dio non ne ho trovato uno». Rispondendo poi a una domanda sui rapporti con gli ebrei, il Cardinale ha aggiunto che «ogni cosa viene superata e il dialogo può andare avanti nella verita, e se va avanti nella verità, darà sicuramente frutti».In merito poi alla revoca della scomunica ai lefebvriani da parte di Benedetto XVI, Tettamanzi l’ha definita «un atto di misericordia, che è qualcosa che non cede al compromesso». In questo senso – ha precisato – è da intendersi anche il richiamo del Papa ai lefebvriani sul riconoscimento del Concilio Vaticano II: «Il problema è l’adesione ai documenti, sui quali sono stati fatti alcuni passi avanti. Su altri devono ancora esserne fatti. La verità dell’uomo – ha concluso – non si risolve con un gesto, ma è un cammino che procede un passo dopo l’altro».