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Esequie

La sua vita, una testimonianza di gioia

Si sono svolti ieri i funerali di Enrico Belluschi presieduti da don Mario Longo. Tanti parrocchiani, amici e qualche giornalista presente alla celebrazione

Luisa BOVE Redazione

21 Ottobre 2009

Tanti parrocchiani, amici e qualche giornalista hanno dato ieri l’ultimo saluto a Enrico Belluschi, il fotografo che per tanti anni ha lavorato per le testate della diocesi ambrosiana. In fondo alla chiesa della SS. Trinità tanti pannelli con gli ultimi scatti di Belluschi per rendere omaggio a un grande professionista. La messa funebre era presieduta dal parroco don Mario Longo e concelebrata da altri tre sacerdoti che lo hanno conosciuto e apprezzato.
Belluschi è morto proprio nel giorno della festa della Dedicazione del Duomo, ha ricordato il parroco, simbolo della «Chiesa di Milano che Enrico ha servito per tanti anni». E proprio nella cattedrale aveva raccontato la storia di tante persone con i suoi scatti cogliendo «i momenti più gioiosi e solenni». Era un uomo «giusto» Enrico, «che adesso sappiamo essere con il Signore».
Don Longo ha ricordato i tratti essenziali del fotografo ufficiale della Curia, a cominciare dalla sua «testimonianza di gioia» e parlando della professione ha sottolineato «la tanta serenità e passione» che metteva nel lavoro. Il suo ultimo servizio fotografico lo aveva fatto proprio al nuovo parroco della Trinità il 4 ottobre scorso. «Ha fotografato la mia storia sacerdotale», ha detto don Mario. Poi ha aggiunto: «Era un uomo giusto e affabile» che sapeva immortalare «storie vissute non dietro l’obbiettivo, ma col cuore».
«Noi della comunità della Trinità – ha detto ancora Longo – siamo tristi perché perdiamo una pietra viva, forte e importante». Ma «chissà quante foto e ricordi belli, dolorosi e carichi di emozioni porterà ora davanti al Signore?» e «dal cielo farà ancora tanti meravigliosi servizi per ciascuno di noi». Una parrocchiana al termine della funzione ha ricordato infatti le numerose fotografie che Belluschi ha scattato in diverse occasioni di vita comunitaria, ma quello che ora mancherà a tutti saranno «le sue battute e il suo sorriso». Pochi giorni fa – lo ha ricordato la figlia – Enrico aveva detto a sua moglie in milanese: «Mi spiacerebbe morire proprio adesso» e forse in quel momento pensava in particolare alle due nipotine per le quali «ha fatto tanti sacrifici».
A ricordare ancora una volta la grande collaborazione con la Curia è stato il Vescovo di Mantova mons. Roberto Busti, che ha inviato un breve messaggio ricordando gli anni trascorsi insieme in piazza Fontana come responsabile dell’Uffico comunicazioni sociali della diocesi. Di Enrico ha voluto sottolineare «la collaborazione sempre competente e gioiosa» che ha potuto apprezzare negli anni passati insieme. Sul sagrato ancora un’ultima benedizione alla salma e un canto del coro parrocchiale nel quale anche Belluschi cantava. Tanti parrocchiani, amici e qualche giornalista hanno dato ieri l’ultimo saluto a Enrico Belluschi, il fotografo che per tanti anni ha lavorato per le testate della diocesi ambrosiana. In fondo alla chiesa della SS. Trinità tanti pannelli con gli ultimi scatti di Belluschi per rendere omaggio a un grande professionista. La messa funebre era presieduta dal parroco don Mario Longo e concelebrata da altri tre sacerdoti che lo hanno conosciuto e apprezzato.Belluschi è morto proprio nel giorno della festa della Dedicazione del Duomo, ha ricordato il parroco, simbolo della «Chiesa di Milano che Enrico ha servito per tanti anni». E proprio nella cattedrale aveva raccontato la storia di tante persone con i suoi scatti cogliendo «i momenti più gioiosi e solenni». Era un uomo «giusto» Enrico, «che adesso sappiamo essere con il Signore».Don Longo ha ricordato i tratti essenziali del fotografo ufficiale della Curia, a cominciare dalla sua «testimonianza di gioia» e parlando della professione ha sottolineato «la tanta serenità e passione» che metteva nel lavoro. Il suo ultimo servizio fotografico lo aveva fatto proprio al nuovo parroco della Trinità il 4 ottobre scorso. «Ha fotografato la mia storia sacerdotale», ha detto don Mario. Poi ha aggiunto: «Era un uomo giusto e affabile» che sapeva immortalare «storie vissute non dietro l’obbiettivo, ma col cuore».«Noi della comunità della Trinità – ha detto ancora Longo – siamo tristi perché perdiamo una pietra viva, forte e importante». Ma «chissà quante foto e ricordi belli, dolorosi e carichi di emozioni porterà ora davanti al Signore?» e «dal cielo farà ancora tanti meravigliosi servizi per ciascuno di noi». Una parrocchiana al termine della funzione ha ricordato infatti le numerose fotografie che Belluschi ha scattato in diverse occasioni di vita comunitaria, ma quello che ora mancherà a tutti saranno «le sue battute e il suo sorriso». Pochi giorni fa – lo ha ricordato la figlia – Enrico aveva detto a sua moglie in milanese: «Mi spiacerebbe morire proprio adesso» e forse in quel momento pensava in particolare alle due nipotine per le quali «ha fatto tanti sacrifici».A ricordare ancora una volta la grande collaborazione con la Curia è stato il Vescovo di Mantova mons. Roberto Busti, che ha inviato un breve messaggio ricordando gli anni trascorsi insieme in piazza Fontana come responsabile dell’Uffico comunicazioni sociali della diocesi. Di Enrico ha voluto sottolineare «la collaborazione sempre competente e gioiosa» che ha potuto apprezzare negli anni passati insieme. Sul sagrato ancora un’ultima benedizione alla salma e un canto del coro parrocchiale nel quale anche Belluschi cantava.

L'ingresso del parroco don Mario Longo, uno degli ultimi scatti di Enrico Belluschi