Sirio 26-29 marzo 2024
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Verso la beatificazione

La sua opera continua nella Fondazione

Sono 28 i Centri dislocati in 9 regioni d'Italia. La Don Gnocchi sempre più impegnata al servizio e in difesa della vita

di Filippo MAGNI Redazione

2 Settembre 2009

«Amis, ve raccomandi la mia baracca…»: così, sul letto di morte, don Carlo affidò la propria Opera a quanti gli stavano accanto. Oltre mezzo secolo dopo, quel monito è una sfida che vede la Fondazione sempre più impegnata al servizio e in difesa della vita. Nei suoi 28 Centri in 9 regioni d’Italia, la «Don Gnocchi» si prende cura di portatori di handicap: li accoglie e costruisce con loro e le loro famiglie un progetto riabilitativo che comprende assistenza, scuola, formazione professionale e sostegno alla famiglia.
Cura persone con esiti di traumi, colpite da ictus, sclerosi multipla, sclerosi laterale amiotrofica, morbo di Parkinson, malattia di Alzheimer o che necessitano di riabilitazione nei settori neuromotorio, cardiorespiratorio e presto anche oncologico.
Assiste anziani non autosufficienti, nelle Rsa, nei Centri Diurni e a domicilio. Si prende cura di malati oncologici terminali, di persone con gravi cerebrolesioni acquisite o in stato vegetativo persistente.
Tutto questo è supportato da un’intensa attività di ricerca sanitaria, scientifica e tecnologica e da un costante impegno formativo per la crescita e l’aggiornamento professionale degli operatori. Riconosciuta «Organizzazione Non Governativa» (Ong), la Fondazione Don Gnocchi è inoltre impegnata in progetti di solidarietà nei Paesi in via di sviluppo. Negli ultimi anni ha realizzato Centri per bambini disabili in Bosnia Erzegovina ed Ecuador e strutture di chirurgia ortopedica e di riabilitazione in Rwanda e in Sierra Leone. Altri interventi sono in corso o in programma in parecchie nazioni povere del mondo.
Quali segni concreti, in occasione della beatificazione, la «Don Gnocchi» sta lavorando a una nuova Unità di riabilitazione cardiologica in ambito pediatrico al Centro «S. Maria Nascente» di Milano. Qui, accanto alla tomba di don Carlo, è stata inoltre avviata la realizzazione di una nuova chiesa e di un museo dedicato al fondatore.
In Toscana è in costruzione un moderno Centro di riabilitazione nella città di Firenze e un nuovo presidio riabilitativo sorgerà a Fivizzano (Ms). A Roma è pronta una moderna struttura per affetti da Alzheimer e Parkinson e continua il potenziamento dell’attività nel Sud, in particolare in Campania e Basilicata.
Per informazioni e per sostenere la Fondazione Don Gnocchi:
tel. 02.40308.900;
www.dongnocchi.it. «Amis, ve raccomandi la mia baracca…»: così, sul letto di morte, don Carlo affidò la propria Opera a quanti gli stavano accanto. Oltre mezzo secolo dopo, quel monito è una sfida che vede la Fondazione sempre più impegnata al servizio e in difesa della vita. Nei suoi 28 Centri in 9 regioni d’Italia, la «Don Gnocchi» si prende cura di portatori di handicap: li accoglie e costruisce con loro e le loro famiglie un progetto riabilitativo che comprende assistenza, scuola, formazione professionale e sostegno alla famiglia.Cura persone con esiti di traumi, colpite da ictus, sclerosi multipla, sclerosi laterale amiotrofica, morbo di Parkinson, malattia di Alzheimer o che necessitano di riabilitazione nei settori neuromotorio, cardiorespiratorio e presto anche oncologico.Assiste anziani non autosufficienti, nelle Rsa, nei Centri Diurni e a domicilio. Si prende cura di malati oncologici terminali, di persone con gravi cerebrolesioni acquisite o in stato vegetativo persistente.Tutto questo è supportato da un’intensa attività di ricerca sanitaria, scientifica e tecnologica e da un costante impegno formativo per la crescita e l’aggiornamento professionale degli operatori. Riconosciuta «Organizzazione Non Governativa» (Ong), la Fondazione Don Gnocchi è inoltre impegnata in progetti di solidarietà nei Paesi in via di sviluppo. Negli ultimi anni ha realizzato Centri per bambini disabili in Bosnia Erzegovina ed Ecuador e strutture di chirurgia ortopedica e di riabilitazione in Rwanda e in Sierra Leone. Altri interventi sono in corso o in programma in parecchie nazioni povere del mondo.Quali segni concreti, in occasione della beatificazione, la «Don Gnocchi» sta lavorando a una nuova Unità di riabilitazione cardiologica in ambito pediatrico al Centro «S. Maria Nascente» di Milano. Qui, accanto alla tomba di don Carlo, è stata inoltre avviata la realizzazione di una nuova chiesa e di un museo dedicato al fondatore.In Toscana è in costruzione un moderno Centro di riabilitazione nella città di Firenze e un nuovo presidio riabilitativo sorgerà a Fivizzano (Ms). A Roma è pronta una moderna struttura per affetti da Alzheimer e Parkinson e continua il potenziamento dell’attività nel Sud, in particolare in Campania e Basilicata.Per informazioni e per sostenere la Fondazione Don Gnocchi:tel. 02.40308.900;www.dongnocchi.it.

Un ospite della Fondazione Don Gnocchi